😍Lo splendore del Ninfeo di Diana a Palazzo Doria Pamphilij.
La Galleria Doria Pamphilj, all’interno del Palazzo omonimo su via del Corso a Roma, è una delle più prestigiose collezioni private del mondo e tra le più conosciute della capitale. Situata a pochi passi da Piazza Venezia e dai Giardini del Quirinale, la Galleria Doria Pamphilj nacque nel 1651 per volere di Giambattista Pamphilj salito al soglio pontificio come Papa Innocenzo X, le sale del palazzo ospitano opere di grandi maestri, come Tiziano, Raffaello, Caravaggio, Brueghel il Vecchio, Velázquez, Tintoretto, Guercino e Bernini, solo per citare alcuni nomi. Nelle stanze private della Principessa Olimpia Aldobrandini arricchite da dipinti e arredi dell’epoca c'è il meraviglioso Ninfeo di Diana.
L’immenso edificio Doria Pamphilj è il più grande palazzo abitato della capitale, ed è tuttora la residenza della famiglia nobiliare omonima.
La Galleria Doria Pamphilj, all’interno del Palazzo omonimo su via del Corso a Roma, è una delle più prestigiose collezioni private del mondo e tra le più conosciute della capitale. Situata a pochi passi da Piazza Venezia e dai Giardini del Quirinale, la Galleria Doria Pamphilj nacque nel 1651 per volere di Giambattista Pamphilj salito al soglio pontificio come Papa Innocenzo X, le sale del palazzo ospitano opere di grandi maestri, come Tiziano, Raffaello, Caravaggio, Brueghel il Vecchio, Velázquez, Tintoretto, Guercino e Bernini, solo per citare alcuni nomi. Nelle stanze private della Principessa Olimpia Aldobrandini arricchite da dipinti e arredi dell’epoca c'è il meraviglioso Ninfeo di Diana.
L’immenso edificio Doria Pamphilj è il più grande palazzo abitato della capitale, ed è tuttora la residenza della famiglia nobiliare omonima.
🏛Il Teatro Olimpico
E' una delle meraviglie artistiche di Vicenza, patrimonio mondiale dell’Unesco. Questo teatro rappresenta il vertice assoluto della creatività di uno dei più grandi architetti italiani : Andrea Palladio che si ispirò dichiaratamente agli antichi teatri romani . Commissionato nel 1580 dall’Accademia Olimpica, la sua progettazione fu iniziata nello stesso anno ma , il Palladio non ne vide la realizzazione per l’improvviso sopraggiungere della sua morte. Inaugurato il 3 marzo 1585 , è il teatro coperto più antico al mondo.
E' una delle meraviglie artistiche di Vicenza, patrimonio mondiale dell’Unesco. Questo teatro rappresenta il vertice assoluto della creatività di uno dei più grandi architetti italiani : Andrea Palladio che si ispirò dichiaratamente agli antichi teatri romani . Commissionato nel 1580 dall’Accademia Olimpica, la sua progettazione fu iniziata nello stesso anno ma , il Palladio non ne vide la realizzazione per l’improvviso sopraggiungere della sua morte. Inaugurato il 3 marzo 1585 , è il teatro coperto più antico al mondo.
🏛IL CASTELLO DELL' INNOMINATO DE "I PROMESSI SPOSI" TRA STORIA E TELEVISIONE
Nel 1967 SANDRO BOLCHI realizzò per la RAI uno sceneggiato televisivo in otto puntate tratto dai "PROMESSI SPOSI" di Alessandro MANZONI. Per girare le scene relative all'INNOMINATO e alla sua dimora, il regista Bolchi scelse, per la sua posizione scenografica e lo stile austero, il CASTELLO di CASALEGGIO BOIRO, piccolo Comune tra le colline dell'Alto Monferrato, in provincia di Alessandria.
Il CASTELLO, con ai suoi piedi le poche case che componevano l'antico borgo, è un autentico gioiello nell'architettura medioevale.
Nel 1967 SANDRO BOLCHI realizzò per la RAI uno sceneggiato televisivo in otto puntate tratto dai "PROMESSI SPOSI" di Alessandro MANZONI. Per girare le scene relative all'INNOMINATO e alla sua dimora, il regista Bolchi scelse, per la sua posizione scenografica e lo stile austero, il CASTELLO di CASALEGGIO BOIRO, piccolo Comune tra le colline dell'Alto Monferrato, in provincia di Alessandria.
Il CASTELLO, con ai suoi piedi le poche case che componevano l'antico borgo, è un autentico gioiello nell'architettura medioevale.
🏛La Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Palermo...
Il più ricco monastero femminile di tutta Palermo grazie al suo straordinario apparato decorativo, fatto completamente in marmo. La Chiesa del monastero è un vero capolavoro del barocco palermitano la cui costruzione risale al 1566-96 e fu voluta dalla priora Suor Maria del Carretto, poi sepolta dietro l’altare maggiore. Fu ultimata solo nel XVIII secolo.
Il più ricco monastero femminile di tutta Palermo grazie al suo straordinario apparato decorativo, fatto completamente in marmo. La Chiesa del monastero è un vero capolavoro del barocco palermitano la cui costruzione risale al 1566-96 e fu voluta dalla priora Suor Maria del Carretto, poi sepolta dietro l’altare maggiore. Fu ultimata solo nel XVIII secolo.
🖼Amore e Psiche, raccontata dal pittore emiliano Giuseppe Maria Crespi (1665 - 1747).
Galleria degli Uffizi Firenze.
Apuleo narra nelle Metamorfosi
la favola dell'amore perduto della splendida fanciulla Psiche. Il mito insegna che per amare bisogna accettare il più duro dei compromessi: affrontare l'ignoto!
Psiche avrebbe potuto essere felice per sempre ad una condizione: non avrebbe mai dovuto vedere il volto del suo amante, ma unirsi a lui solo nel buio della notte.
Ma la curiosità è sempre più forte e il
patto d'Amore è presto violato.
Psiche prende in mano una lucerna per scorgere il viso del suo amante sconosciuto. Ecco che una goccia d'olio incandescente sveglia l'amato, che altri non è che il dio Amore, che in un attimo scompare nel nulla.
Galleria degli Uffizi Firenze.
Apuleo narra nelle Metamorfosi
la favola dell'amore perduto della splendida fanciulla Psiche. Il mito insegna che per amare bisogna accettare il più duro dei compromessi: affrontare l'ignoto!
Psiche avrebbe potuto essere felice per sempre ad una condizione: non avrebbe mai dovuto vedere il volto del suo amante, ma unirsi a lui solo nel buio della notte.
Ma la curiosità è sempre più forte e il
patto d'Amore è presto violato.
Psiche prende in mano una lucerna per scorgere il viso del suo amante sconosciuto. Ecco che una goccia d'olio incandescente sveglia l'amato, che altri non è che il dio Amore, che in un attimo scompare nel nulla.
🚪La porta di Ishtar
Dedicata alla dea Ištar , conosciuta anche come Ishtar, era la principale porta d'ingresso alla città di Babilonia. Era un simbolo della forza , della grandezza e la testimonianza della ricchezza raggiunta dalla civiltà babilonese.
Con i suoi colori sgargianti accoglieva i visitatori che provenivano dal vicino Eufrate prima d'introdurli nel palazzo reale.
La struttura era rivestita da migliaia di mattonelle policrome sulle quali erano raffigurati a rilievo leoni, tori, draghi e altri animali sacri alla dea Ištar ...
Oggi la porta è conservata e parzialmente ricostruita al Pergamonmuseum di Berlino.
Altri elementi della porta si trovano sparsi in numerosi musei del mondo, incluso il museo di archeologia di Istanbul, il Louvre e il Metropolitan di New York.
Dedicata alla dea Ištar , conosciuta anche come Ishtar, era la principale porta d'ingresso alla città di Babilonia. Era un simbolo della forza , della grandezza e la testimonianza della ricchezza raggiunta dalla civiltà babilonese.
Con i suoi colori sgargianti accoglieva i visitatori che provenivano dal vicino Eufrate prima d'introdurli nel palazzo reale.
La struttura era rivestita da migliaia di mattonelle policrome sulle quali erano raffigurati a rilievo leoni, tori, draghi e altri animali sacri alla dea Ištar ...
Oggi la porta è conservata e parzialmente ricostruita al Pergamonmuseum di Berlino.
Altri elementi della porta si trovano sparsi in numerosi musei del mondo, incluso il museo di archeologia di Istanbul, il Louvre e il Metropolitan di New York.
🏛Il Baldacchino del Bernini
Nella navata centrale della Basilica di San Pietro s'innalza il Baldacchino del Bernini, eseguito su commissione di Urbano VIII, della famiglia Barberini.
Il Baldacchino doveva avere la funzione di dare risalto al punto in cui fu sepolto l’apostolo Pietro e l’idea dell’artista era quella di creare un' opera che richiamasse il baldacchino papale utilizzato per le processioni, ma con dimensioni molto più grandi.
Il Baldacchino di S. Pietro, infatti, è alto ben 28 metri!
Gian Lorenzo Bernini, per realizzare l'imponente opera impiegò quasi dieci anni.
Ha lasciato, però, un'opera unica una delle testimonianze più eccelse di quel barocco romano che ha reso tanto artistica e preziosa la nostra Urbe.
Nella navata centrale della Basilica di San Pietro s'innalza il Baldacchino del Bernini, eseguito su commissione di Urbano VIII, della famiglia Barberini.
Il Baldacchino doveva avere la funzione di dare risalto al punto in cui fu sepolto l’apostolo Pietro e l’idea dell’artista era quella di creare un' opera che richiamasse il baldacchino papale utilizzato per le processioni, ma con dimensioni molto più grandi.
Il Baldacchino di S. Pietro, infatti, è alto ben 28 metri!
Gian Lorenzo Bernini, per realizzare l'imponente opera impiegò quasi dieci anni.
Ha lasciato, però, un'opera unica una delle testimonianze più eccelse di quel barocco romano che ha reso tanto artistica e preziosa la nostra Urbe.
🔎Statua di Giordano a Campo dè Fiori, Roma.
Realizzata dallo scultore Ettore Ferrari inaugurata nel 1889.
Svetta a Campo dè Fiori, in atteggiamento di sfida davanti al tribunale dell'inquisizione la statua di Filippo Bruno, noto con il nome di Giordano Bruno. Filosofo, scrittore e frate domenicano nato a Nola nel 1548.
Precursore e martire del libero pensiero, arso sul rogo nella piazza, il 17 febbraio 1600 per ordine della "santa inquisizione" dopo un processo durato otto anni.
"Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell' ascoltarla"
Realizzata dallo scultore Ettore Ferrari inaugurata nel 1889.
Svetta a Campo dè Fiori, in atteggiamento di sfida davanti al tribunale dell'inquisizione la statua di Filippo Bruno, noto con il nome di Giordano Bruno. Filosofo, scrittore e frate domenicano nato a Nola nel 1548.
Precursore e martire del libero pensiero, arso sul rogo nella piazza, il 17 febbraio 1600 per ordine della "santa inquisizione" dopo un processo durato otto anni.
"Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell' ascoltarla"
Acquasantiere di particolare rilievo artistico, collocate nella Basilicata di San Pietro, Città del Vaticano.
Alte quasi due metri, furono realizzate tra il 1722 e il mille 1725 su disegno di Agostino Cornacchini. Constano due conche in giallo di Siena, opera di Giuseppe Lironi, e due coppie di putti di Francesco Moderati e Giovanni Battista de Rossi
Alte quasi due metri, furono realizzate tra il 1722 e il mille 1725 su disegno di Agostino Cornacchini. Constano due conche in giallo di Siena, opera di Giuseppe Lironi, e due coppie di putti di Francesco Moderati e Giovanni Battista de Rossi
🏛Teatro Olimpico di Vicenza, il più antico teatro coperto, progetto di Andrea Palladio, scenografia fissa di Vincenzo Scamozzi. Al centro della facciata in proscenio si legge la scritta “HOC OPUS, HIC LABOR” che racchiude l’intento nel suo operare dell’audace Accademia Olimpica di Vicenza, artefice di aver commissionato ad Andrea Palladio la costruzione del Teatro Olimpico, una “miniatura” di inestimabile valore e bellezza. Andrea Palladio, dopo aver studiato ed assorbito la grande bellezza dell’architettura classica romana e dopo averne apprezzato le nuove interpretazioni del primo e del tardo Rinascimento, fa dell’architettura un’arte nuova che è creativa e dinamica. Lo Stile Palladiano è variabile come lo spazio e il tempo, si fa strumento di espressione e per questo riesce, solo grazie agli occhi, ad appagare tutti i sensi.
Caravaggio, David con la testa di Golia, dipinto tra il 1609 e 1610. Conservato nella Galleria Borghese Roma.
Il Caravaggio dipinse quest'opera mentre era a Napoli, in fuga per l'accusa di omicidio. Il dipinto venne accluso alla richiesta della grazia che Caravaggio inviò a Scipione Borghese, il potente nipote del Papa Paolo V.
A riprova dell'estremo atto di contrizione formulato dall'artista, sulla spada del giovane Davide che stringe in pugno si leggono le lettere " H-AS-OS", sigla che riassume il motto agostiniano " L'umiltà uccise la superbia". Secondo una recente interpretazione di Sergio Rossi, il dipinto sarebbe un doppio autoritratto, o una doppia autoidentificazione :
Il Merisi si identifica in Davide quando era ragazzo e in Golia dopo la colpa dell'omicidio. Il buio che inghiotte la spalla di Davide.
Il Caravaggio dipinse quest'opera mentre era a Napoli, in fuga per l'accusa di omicidio. Il dipinto venne accluso alla richiesta della grazia che Caravaggio inviò a Scipione Borghese, il potente nipote del Papa Paolo V.
A riprova dell'estremo atto di contrizione formulato dall'artista, sulla spada del giovane Davide che stringe in pugno si leggono le lettere " H-AS-OS", sigla che riassume il motto agostiniano " L'umiltà uccise la superbia". Secondo una recente interpretazione di Sergio Rossi, il dipinto sarebbe un doppio autoritratto, o una doppia autoidentificazione :
Il Merisi si identifica in Davide quando era ragazzo e in Golia dopo la colpa dell'omicidio. Il buio che inghiotte la spalla di Davide.
🛣BASILICA OTTODEUREN
Architettura barocca
Germania
La Basilica dei Santi Alessandro e Teodoro, in tedesco Basilika St. Alexander und Theodor, è la chiesa del monastero benedettino di Ottodeuren, in Baviera. Costruita fra il 1737 e il 1766raoresenta uno dei capolavori dell’architettura barocca tedesca. Ha il rango di basilica minore.
Architettura barocca
Germania
La Basilica dei Santi Alessandro e Teodoro, in tedesco Basilika St. Alexander und Theodor, è la chiesa del monastero benedettino di Ottodeuren, in Baviera. Costruita fra il 1737 e il 1766raoresenta uno dei capolavori dell’architettura barocca tedesca. Ha il rango di basilica minore.
🏛La Basilica di San Paolo fuori le Mura. Imponente, elegante e maestosa è una delle quattro basiliche papali di Roma, seconda in grandezza solo alla Basilica di San Pietro, in Vaticano. La chiesa si trova lungo la Via Ostiense, a circa 2 km fuori dalle mura aureliane , da cui il nome .
Costruita sul luogo di sepoltura di Paolo di Tarso, dopo che fu martirizzato, la Basilica è andata distrutta nell'incendio del 1823 e ricostruita a partire dal 1826 grazie ai contributi dei fedeli di tutto il mondo.
Costruita sul luogo di sepoltura di Paolo di Tarso, dopo che fu martirizzato, la Basilica è andata distrutta nell'incendio del 1823 e ricostruita a partire dal 1826 grazie ai contributi dei fedeli di tutto il mondo.