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IL MALLEUS MALEFICARUM E IL SACRO FEMMINILE

“L'Inquisizione cattolica pubblicò un libro che era probabilmente l'opera più sporca di sangue della storia dell'umanità: il "Malleaus maleficarum", "il martello delle streghe", aveva indottrinato il mondo sul "pericolo delle donne che pensano liberamente e insegnato al clero come individuarle, torturarle, e distruggerle.
La categoria delle cosiddette "streghe", definite così dalle Chiesa, comprendeva tutte le donne:
- istruite,
- le sacerdotesse,
- le zingare,
- le amanti della natura,
- le erboriste
- e molte donne "legate in modo sospetto al mondo naturale.
Anche le levatrici erano uccise per la loro pratica eretica di servirsi di conoscenze mediche per alleviare i dolori del parto, una sofferenza, proclamava la Chiesa, che era giusta punizione di Dio perché Eva aveva voluto assaggiare il Frutto della Conoscenza, con il conseguente peccato originale.
In trecento anni di caccia alla streghe, la Chiesa aveva bruciato sul rogo centinaia di migliaia di donne.
La propaganda e lo spargimento di sangue avevano funzionato.
Il mondo di oggi ne è la prova vivente, La donna nel tempo celebrata come essenziale metà dell'illuminazione spirituale, era stata bandita dai templi del mondo.
Non c'erano rabbini ortodossi di sesso femminile, né sacerdotesse cattoliche, né donne di religione, imam islamiche.
L'atto, un tempo sacro, dello "hieros gamos", l'unione sessuale naturale tra uomo e donna, con cui ciascuno dei due acquisiva l'unità spirituale, era stato ridefinito come peccato.
Gli uomini di fede, che un tempo avevano bisogno dell'unione sessuale con le loro equivalenti femminili per entrare in comunione con Dio, adesso temevano i loro naturali impulsi sessuali e li vedevano come opera del demonio, il quale operava con la sua complice preferita, la donna.
Neppure l'associazione tra il lato sinistro e il femminino era sfuggita alla diffamazione della Chiesa. In Francia e in Italia, gauche e sinistro avevano avevano assunto una connotazione negativa, mentre i termini relativi alla destra assumevano un connotato di giustizia,di correttezza e abilità. Ancora oggi tutto ciò che è malvagio è considerato "sinistro".
I giorni della dea erano finiti.
L'oscillazione aveva portato il pendolo dall'altra parte. La Madre Terra era divenuto un mondo di maschi, e gli dei della distruzione e della guerra avevano prelevato il loro terribile tributo.
Per due millenni l'Io maschile non era più stato frenato dalla sua controparte femminile.. Questa eliminazione del femminino sacro nella vita moderna ha causato quello che gli americani Hopi chiamano "kojanisquatsi" - la vita priva di equilibrio - una situazione di instabilità contrassegnata da guerre alimentate dal testosterone, da una pletora di società misogine e da una crescente mancanza di rispetto per la Madre Terra!”

Dan Brown

Dal 10 al 12 dicembre lavoreremo proprio sull’integrazione tra maschile e femminile, durante il ritiro (che chiamiamo Viaggio) “Le Nozze Alchemiche del
Sé”…

Chi fosse interessato ha ancora possibilità di aderire. Contattateci in privato.
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Quei respiri dell'anima che ci portano a "casa", al centro di noi...
Buongiorno da Porto X…
Dopo la pioggia di ieri, il secondo giorno del Viaggio “Le Nozze Alchemiche del Sé” inizia così…
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“Nozze Alchemiche del Sé”
Secondo giorno.
Praticando l’integrazione del proprio Yin…
“Nozze Alchemiche del Sé”
Terzo giorno.
Pratica mattutina sotto a un caldo sole dicembrino…
*Porto X Experience*
di Capodanno 2022


dal 31 dicembre 2021 (ore 11) al 2 gennaio 2022 (ore 12)


È stato un anno difficile, intenso, per molti versi doloroso, eppure è stato un anno di meraviglia, di riscoperta di noi, di chi davvero siamo, di coraggio inimmaginabile, di scelte straordinarie, di infinite opportunita di generare Bellezza in risposta all'orrore, di Verità in risposta alle menzogne, di mani tese e umanità risvegliata a dispetto di tutta la disumanità che urla la fuori...

Continuiamo a costruire un mondo che ci somigli, un mondo che sia casa, che ci appartenga... continuiamo a creare Bellezza, continuiamo a riconoscere la nistra sacra Libertà, continuiamo a condividere e nutirirci, continuiamo a essere Umani...

Abbiamo deciso di aprire le porte del Porto per salutare insieme questo anno passato e accogliere il nuovo con ancora più coraggio, con ancora più energia, con ancora più potenza di Verità e Bellezza...

Porto X è aperto per chiunque voglia unirsi a noi...

Per quanto riguarda l'energia denaro, abbiamo deciso di fissare un contributo  come nutrimento per Porto X di 300€ adulto/100 bambini 6-11 anni.

Offriamo alloggio per  2 notti, cenone del 31, brunch del 1 gennaio, cena del 1 Gennaio, magie per i piccoli e per i grandi…passeggiate nei boschi alla scoperta degli spiriti dell'Inverno, musica, arte, incanto e molte altre sorprese, chi ci sarà saprà e vivrà…😊

Come ogni esperienza a Porto X sarà un viaggio al di fuori dell’ordinario concetto di tempo e di spazio.

Prenotazioni da subito fino ad esaurimento posti.

Vi attendiamo a braccia aperte...
Senza alcun lasciapassare!

Per info e adesioni 
331 5253214
Questa sera 30 dicembre, ore 21,15, diretta da Porto X…
Valentina Cidda, Valentino Infuso e qualche altro ospite a sorpresa!!! Parleremo del significato concreto della trasformazione della merda in Bellezza (o, in termini più strettamente alchemici, di vile in aureo…).
Felici di avervi a bordo!
Bicchiere di vino alla mano, come sempre (se non lo avete, usate l’acqua che procederemo assieme a trasmutarla in vino…)
Che ciascuno di noi possa in questo 2022 rendere reale un Nuovo piccolo grande Mondo!!! Che ciascuno di noi possa essere a suo modo Mago, inteso nel meraviglioso senso che ne dava Giordano Bruno nel De Magia:

“…tunc magus significat hominem sapientem cum virtute agendi.”
Ossia:
“…‘mago’ significa uomo sapiente dotato della capacità di saper agire.”

Non basta la teoria, lo studio, la conoscenza… ora più che mai è il momento della Pratica, è il momento di agire le proprie sapienze, le proprie nozioni, il proprio sentire, le proprie Visioni… tutto ciò che sappiamo è niente se non viene coerentemente praticato, se le azioni non corrispondono alle conoscenze tanto vale restare ignoranti, non rischiando così di risultare profondamente incoerenti.
Semplicemente questo l’augurio per tutti noi da Porto X:
coerenza profonda tra ciò che si ritiene di sapere e la capacità di saper agire questo sapere.
Come primo Viaggio del 2022 siamo felici di riproporre:

Le Nozze Alchemiche del Sé
Viaggio verso l’integrazione tra Maschile e Femminile

3 giorni di Pratica
a Porto X (Lucignano, Ar)
21-23 gennaio 2022
(Arrivi il 20sera/21mattina - partenze il 23 sera/24 mattina)
Le Nozze Alchemiche del Sé

In ciascuno di noi, uomini e donne, esistono e agiscono due forme-energia distinte e complementari: il Femminile e il Maschile. Sono due entità con specifiche caratteristiche, e che rivelano differenti desideri, aspirazioni, gusti, capacità, doni nell’individuo.

Il modo in cui queste due parti di noi si sono sviluppate nella nostra specifica Coscienza a partire dalle nostre relazioni primarie, dal contesto sociale e culturale in cui siamo cresciuti, dalle esperienze che abbiamo vissuto, etc-, e il modo in cui queste due parti di fatto si manifestano nel nostro Presente, influisce profondamente in ogni aspetto della nostra vita.
Se il Femminile è la Luna, è lo Yin, è la nostra capacità di viaggiare nelle profondità, di accogliere, contenere, comprendere, accostarci al Mistero, la nostra ispirazione inafferrabile che puo renderci artisti della Vita, il Maschile è Sole, è lo Yang, la fiaccola che fa luce sulla Via mostrandone la direzione, è lo scalpello, il pennello, la mano che crea, ciò che ci consente di agire, determinare, andare nel mondo, dare una direzione, penetrare la realtà plasmandola appunto come un opera d'arte.
Un Femminile integro è la chiave di accesso per l’ascolto, la visione, l'accoglienza dei nostri desideri più autentici; un Maschile integro è la chiave di accesso alla realizzazione concreta di chi davvero siamo.
Insieme, e solo insieme, queste sue forme energia possono dare vita all’emersione di un Sé integro davanti a se stessi e al Mondo. In questo Viaggio avremo modo di incontrare faccia a faccia queste due "entità", di conoscerne fragilità e paure, si scoprire se e quale dei due ha preso il sopravvento in noi, di scoprirne i blocchi emotivi, quali sono gli schemi nei quali sono rimasti intrappolati e perché, di riportarli a dialogare, di ricordare ferite e promesse di ognuno, di portare allo scoperto luci e ombre e guidarli a danzare in un imprevedibile  armonioso abbraccio.

Saranno tre giorni di ritiro, tre giorni di Pratica dedicata, sottile, fisica, energetica, materica, nella suggestiva dimensione di Porto X.
Per quanto riguarda gli alloggi, ogni camera è curata con attenzione per un'atmosfera calda ed accogliente. L’ottima cucina, poi, sarà il perfetto corollario conviviale (colazione, pranzo e cena) di un’esperienza residenziale unica che difficilmente si riuscirà a dimenticare.

Condotto da
Anabel / Valentina Cidda Maldesi e Valentino Infuso



Nessun lasciapassare qui verrà mai richiesto…

Costi
Questo è un discorso molto delicato ma fondamentale in questo momento, anche da un punto di vista dello Sviluppo collettivo. Abbiamo deciso, visto ciò che sta accadendo, di ridurre al minimo la quota richiesta affinché questa esperienza possa essere accessibile a tutti e allo stesso tempo permettere a Porto X di sostenersi e progredire come punto di riferimento, come faro per chi senta la necessità di Vedere… la quota minima richiesta per questo Viaggio (che comprende i 3 giorni di pratica guidata, vitto completo e alloggio per 4 notti) è stata stabilita a 380 euro. Ma… c’è un ma.
Dato che non vogliamo, ora più che mai, discriminare nessuno neanche dal punto di vista economico consci che parte di chi ci segue in questo momento sta già compiendo Scelte coraggiose di rinuncia ad una condizione anche lavorativa non più sostenibile, abbiamo deciso, per chi sente forte motivazione e necessità di esserci per questo Viaggio ma non può permetterselo, di aprire la possibilità di uno scambio diverso: una quota in energia denaro commisurata alle proprie possibilità (foss’anche simbolica) e lo scambio con l’arte, il mestiere, l’abilità insomma quello che si ritiene di poter scambiare per contribuire allo Sviluppo di Porto X. Chi si sente in questa condizione ci contatti in privato per trovare assieme il modo per rendere possibile ciò che va reso possibile.

Valentino Infuso & Valentina Cidda
"Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo."

SOCRATE
NON PARLIAMONE PIÙ.

Ciò che accade accade.

Nella nostra vita intima e intorno a noi, ciò che accade accade.
E ciò che accade possiamo saperlo o meno non fa differenza. Accade comunque.

Ma in noi, l’informazione di un fenomeno che accade la differenza la fa eccome.
Eppure la nostra esistenza continuerebbe a scorrere anche senza sapere.

(Continua nel post successivo…)
(“Non parliamone più.”, seconda parte)

La differenza è che queste due dimensioni, ciò che accade e la nostra esistenza, procedono comunque indipendentemente l’una dall’altra.
L’informazione circa un fenomeno in atto può anche lasciarci indifferenti, certo, ed essere per noi irrilevante. Basta mettere la testa sotto la sabbia. In quel caso occorre solo fare attenzione però al fatto che il culo è rimasto fuori, in balia degli eventi da cui stiamo scappando con la nostra rassicurante “deprivazione sensoriale”.
La differenza vera, concreta, inizia a farsi dal momento che, messi al corrente di ciò che accade, sorge una reazione. Una reazione intima, interiore, certo. Ma una reazione intima e interiore non basta se resta là, nel mondo interiore palesandosi solo sotto forma di indignazione, rabbia, sconforto, frustrazione, eccetera.
La reazione intima o interiore può essere tutto e niente se non si traduce in azione concreta intorno a noi, nel mondo, nell’Universo. Proprio come il gatto di Schrödinger chiuso nella scatola:
è vivo e morto contemporaneamente finché non si apre la scatola facendo sì che la realtà “collassi” in una delle due possibilità: gatto vivo o gatto morto.
Ma credo che, aprendo la scatola del nostro gatto emotivo, un’azione diretta contro ciò che ci indigna sia relativamente poco funzionale. Si schianterebbe contro qualsiasi azione contraria più forte della nostra.
Ma un’azione rivolta altrove?
Un’azione rivolta altrove cosa potrebbe materializzare, e quali conseguenze potrebbe provocare? Per rispondere bisogna intendersi sul significato di “altrove”.
L’Altrove è un luogo (fisico, mentale, spirituale, sentimentale, eccetera) altro rispetto a cui si è. Ma non solo. L’Altrove, inteso come meta della nostra azione in reazione ad una azione esterna ritenuta ingiusta e violenta, è tutto ciò che esiste di tangibile e di sottile al di là di quella miserrima porzioncina di esistenza da cui deriva l’azione violenta a cui sentiamo di rispondere. Lo so, quest’ultima frase è di un contorsionismo concettuale tale da richiederne una rilettura. Perfetto, rileggetela pure, per semplicità ve la riscrivo qua: L’Altrove, inteso come meta della nostra azione in reazione ad una azione esterna ritenuta ingiusta e violenta, è tutto ciò che esiste di tangibile e di sottile al di là di quella miserrima porzioncina di esistenza da cui deriva l’azione violenta a cui sentiamo di rispondere. E se ancora non basta, rileggetela ancora.
Cosa voglio dire…
Lasciar andare ciò che è marcio per focalizzare tutta l’attenzione verso ciò che al di là di quel marcio si può sviluppare e contribuire a far fiorire. Siamo così abituati ormai a consumare la nostra essenza quotidianamente nel commentare notizie, nell’indignarci per l’ingiustizia sociale e politica sempre più imperante, nello sbigottirci di fronte all’atteggiamento di un popolo sempre più cieco e asservito nonostante l’evidenza eclatante di ciò che sta accadendo. Lo abbiamo sempre fatto, ed ora che viviamo questa distopica realtà siamo portati a farlo ancora di più. E quando non sono i fattori esterni, politici, sociali, economici, sanitari, eccetera, particolarmente coinvolgenti (soggettivamente parlando), lo facciamo rispetto a ciò che appartiene alla nostra cerchia più prossima e ristretta: ci lamentiamo del partner che non ci capisce, dei figli che non capiamo, dei parenti prepotenti, degli amici che ci abbandonano, dei vicini che disturbano, del commerciante truffaldino, della bolletta e della multa, è così via… e allora? Anche qualora avessimo ragione, anche qualora questa rabbia, questa indignazione, questa frustrazione fosse ben riposta e motivata? E allora? Cosa abbiamo ottenuto se non alimentare in noi, in ogni caso, angoscia e timore per ciò che ci attende? E angoscia e timore compongono il più tossico dei veleni: la paura. Perché è la paura a guidare il nostro agire, a generare le nostre intenzioni, ad alimentare le nostre scelte. Dall’altra parte c’è l’amore.

(Continua nel post successivo…) un
(“Non parliamone più.”, terza parte)

Biochimicamente è sorprendente il fatto che ossitocina(conosciuta come “l’ormone dell’amore”) e vasopressina(“l’ormone della paura”) siano secrete dalla stessa ghiandola, la neuroipofisi. È interessante perché questa ghiandola non può produrre contemporaneamente entrambi gli aminoacidi ma o l’uno o l’altro. Vale a dire che, più mi alleno a far sì che in me si generi paura meno spazio c’è per l’amore, e viceversa, più mi metto in condizione di far scorrere in me ossitocina meno spazio lascio alla vasopressina e quindi alla paura.
Ecco. Forse, delle nefandezze e dei soprusi e delle ingiustizie di cui veniamo quotidianamente informati è giunto il momento di smettere di parlarne. Non di escluderle dalle nostre percezioni, intendiamoci, ma smettere semplicemente di parlarne. Perché ogni volta che ne parliamo e ci lamentiamo è lì che portiamo tutto il nostro essere, tutte le nostre energie, bruciandole. Ed alimentiamo in noi il rilascio di vasopressina, autogenerando paura.
L’energia scorre dove la mente sta”, ho sentito dire da un venerabile maestro Shaolin. Niente di più vero!
Sarebbe sano quindi ogni volta spostare la nostra mente, il nostro essere, la nostra forza, la nostra essenza vitale verso ciò che ci permette di progredire, sviluppare, crescere, amare, gioire attraverso azioni concrete rivolte alla Bellezza, alla condivisione, alla trasformazione di noi stessi in meglio, sempre in meglio, costantemente però in accoglienza del nostro peggio, come un blocco informe di argilla da cui partire per plasmare la materia in qualcosa di unico, di bello, di nutriente per se stessi e per chi ci circonda. Nonostante tutto. Anzi, in virtù di tutto.
Siamo chiamati, ora più che mai, a trasformare ogni lamentela in azione verso l’apprendimento; siamo chiamati, ora più che mai, alla messa in atto di qualcosa che vada al di là di ciò che ci angoscia. Non è facile, non è semplice. Ma lo è restare affossati nel pantano dell’impanicante psicosi generale? Lo è restare raggelati dalla nostra percepita impotenza e dalla timorata rabbia? Potrebbe sembrare di sì, ma semplicemente perché ci siamo abituati a questo. E dunque, non resta che iniziare a modificare le nostre abitudini. Oppure continuare a lamentarci.

Socrate diceva:
"Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo."

Accogliamo questo invito e costruiamo il nuovo, ciascuno partendo da Sé. Nonostante tutto. Anzi, in virtù di tutto.

Valentino Infuso
2024/10/02 12:30:13
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