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"Il Grande Autoritratto" - Antonio Ligabue - 1950, olio su faesite, dimensioni 190 x 130 cm. "Collezioni Banca Popolare di Bergamo", Bergamo

Antonio Ligabue (1899-1965), liquidato come "artista matto", è stato in realtà un artista visionario sorprendente, capace di ritrarre giungle tropicali senza averle mai conosciute, e di costruire immagini che mescolano l’efficacia e la semplicità delle stampe popolari con accenti avanguardistici di matrice espressionista.

#arte #quadro #dipinto #autoritratto
Il castello di Rocchetta Mattei del XIX secolo è una meraviglia in stile moresco
sull' AppenninoTosco-Emiliano
In provincia di Bologna

#castelli #storia #geografia
Jacopo della Quercia
Madonna della Melagrana (1403-1406), marmo di Carrara con tracce di doratura, altezza cm. 155. Ferrara, Museo della Cattedrale.

E’ la più antica scultura tra quelle che ci sono pervenute di Jacopo della Quercia. Commissionata all’artista senese nel 1403 dagli esecutori testamentari di Virgilio Silvestri, la maestosa opera fu collocata sull’altare di famiglia nell’antico Duomo nel settembre di tre anni dopo. L’iscrizione sul basamento, che riporta la data 1408, è pertanto apocrifa, aggiunta probabilmente agli inizi dell’Ottocento.

#scultura #arte #immaginisacre
La Leggenda delle Teste di Moro, leggenda Siciliana, raffigurata da coloratissimi vasi di terracotta con il volto di un uomo e di una donna. Secondo la leggenda originale, intorno all’anno 1000, nel quartiere arabo di Palermo “Al Hàlisah” viveva (chiusa in casa per la gelosia del padre) una bellissima fanciulla. Un giorno, un giovane e bellissimo soldato Moro, solito passare da quella strada, se ne innamorò e dichiarò il suo amore. La giovane, convinta di aver trovato il principe tanto atteso, ricambiò con altrettanta passione. Il Moro, però, aveva omesso di avere moglie e figli che lo attendevano in Oriente. La fanciulla sentendosi ingannata, una notte lo decapitò, gli aprì il cranio, gli piantò dentro un germoglio di basilico, creando un vaso. Depose la testa sul suo balcone, innaffiandola quotidianamente con le proprie lacrime. I vicini, avvolti da quel profumo, si fecero realizzare, dagli artigiani locali, vasi in terracotta simili.

#leggenda #storia #geografia #cultura
🗣Il 24 giugno del 1519, dopo l’ultimo faticoso parto di una bambina, moriva Lucrezia Borgia d’Este. Era nota come la "figlia del Papa" perché suo padre, nel 1492 diventò papà col nome di Alessandro VI.
Diventò una pedina di scambio sulla scacchiera. Prima fu fatta sposare con Giovanni Sforza, Signore di Pesaro. Ma dopo 1 anno, si pente della propria scelta e lo fa accusare d'impotenza. Lucrezia fu nascosta nel convento romano di San Sisto, dove trovò consolazione nel giovane Perotto, servitore di suo padre, rimanendo così in dolce attesa. Lucrezia subito dopo il parto, si sposò con Alfonso d'Aragona, duca di Bisceglie e figlio naturale di re Alfonso II di Napoli. Ma, Cesare, volendo assicurarsi il sostegno francese per consolidare i suoi domini in Romagna, uccise il cognato. Lucrezia si risposò per la terza ed ultima volta col principe Alfonso d'Este, figlio del Duca di Ferrara, solo per allontanarsi da Roma e dai suoi ricordi

(Testo di Anselmo Pagani)

#storia #storiedidonne #accaddeoggi
"Carissimi,
siamo pronti! Dopo tanti preparativi, molte ore trascorse tra riunioni con gli autori, riprese in studio e analisi di filmati, finalmente questa sera alle 21.25 parte “Noos. L’avventura della conoscenza”. Questa nuova trasmissione eredita moltissimo da Superquark, il programma che mio padre Piero ha ideato e condotto per tanti anni e che ha portato la divulgazione scientifica in prima serata su Rai1. A partire dal titolo: “Noos”, infatti, antica forma greca che sta per “intelletto”, è il nome dell’astronave con la quale Piero esplorava lo spazio profondo nel suo storico programma “Viaggio nel cosmo”. È giunto, quindi, il momento di proseguire la rotta che mio padre aveva tracciato.
Anche Noos avrà al centro servizi dedicati alle più importanti novità scientifiche nel campo della medicina, della genetica, delle neuroscienze e della biologia, argomenti ai quali si affiancheranno l’archeologia, la paleontologia e anche la geopolitica. Al gruppo storico di autori della trasmissione di Piero, si uniranno nuovi racconti e storie che, di puntata in puntata, ci accompagneranno alla scoperta di tanti aspetti del sapere. Dedicheremo una speciale attenzione al tema dell’ambiente che verrà raccontato, oltre che con servizi di approfondimento, anche grazie ad uno studio immersivo, dotato di uno schermo in grado di fornire immagini di altissima qualità della natura, dello spazio e sulla tecnologia che mi permetteranno di muovermi in ambienti diversi.
Questa prima puntata prende il via, come da tradizione, con spettacolari immagini della natura: seguiremo la storia di una leonessa e dei suoi cuccioli che lottano per la sopravvivenza nella pianura del Serengeti, tra Kenya e Tanzania. Ospite Harrison Ford che, in concomitanza dell’uscita del quinto film della storica serie di Indiana Jones, ci racconterà lo spirito che anima il suo personaggio di fiction: la stessa curiosità che fa da ispirazione a Noos. Saranno in studio: l’astronauta Samantha Cristoforetti, lo storico Alessandro Barbero che ricostruirá la figura storica di Napoleone, lo scrittore Carlo Lucarelli racconterà la storia del Blu di Prussia, “il colore del diavolo”; il segretario nazionale del Cicap Massimo Polidoro ci metterà in guardia dalle immagini fake create dall’intelligenza artificiale; il sessuologo Emmanuele Jannini ci parlerà dei nostri comportamenti sessuali; la nutrizionista Elisabetta Bernardi spiegherà il meccanismo della sazietà e come incoraggiarlo con un biscotto antifame. E, dalla prossima settimana, il filosofo della biologia Telmo Pievani.

Questa prima puntata di Noos riserva un omaggio particolare alla memoria di una grande scienziata, Margherita Hack, che ci ha lasciati dieci anni fa proprio il 29 giugno. Seguendo le sue orme, Edwige Pezzulli ci mostrerà “la culla delle stelle”, alcune straordinarie immagini dello spazio ottenute dal James Webb Space Telescope.

Il campo in cui si muove Noos è molto vasto con uno sguardo particolare al futuro: quali saranno le nuove fonti di benessere e prosperità? Lo scopriremo con le analisi geopolitiche di Dario Fabbri.
E, guardando al passato: come mai in un monastero del Lazio i corpi di diciassette suore morte nel Seicento si sono conservati mummificati fino a noi?
E infine, la scrittura: come sono nate le lettere del nostro alfabeto? Ce lo racconta una penna stilografica che ha la voce di Paola Cortellesi. Insomma, come da tradizione, un programma ricco di contenuti, di spunti e di informazioni necessarie per alimentare la conoscenza condivisa.

Ricominciamo dallo stesso studio in cui mio padre ha realizzato le sue ultime puntate… "


Vi aspetto questa sera alle 21.25 su RaiUno per la prima puntata di “Noos. L’avventura della conoscenza”.

Un caro abbraccio a tutti voi.
Alberto Angela


📸(Photo credit Barbara Ledda)
BIBLIOCULTURA 🥰 pinned «⁣"Carissimi, siamo pronti! Dopo tanti preparativi, molte ore trascorse tra riunioni con gli autori, riprese in studio e analisi di filmati, finalmente questa sera alle 21.25 parte “Noos. L’avventura della conoscenza”. Questa nuova trasmissione eredita moltissimo…»
🏛Villa Sticchi a Santa Cesarea Terme, Lecce.

L'abbraccio tra occidente e oriente. La cupola rosso porpora, le volte degli archi, tutto sembra lasciar credere di essere stati catapultati in qualche meta esotica dell’oriente.

Palazzo Sticchi è una costruzione progettata dall’ingegnere Giovanni Pasca negli ultimi anni del XIX secolo.
L’intero impianto dell’edificio è concepito in stile moresco, con la chiara volontà di chi l’ha costruito di realizzare un’opera che fosse un ideale collegamento tra la cultura occidentale e quella orientale.

#storia #cultura
I SARCOFAGI DI TUTANKHAMON

La magnificenza del corredo funebre del giovane Tutankhamon sta anche nel fatto che per lui non era stato creato un solo sarcofago, ma ben tre.
I sarcofagi erano uno dentro l'altro, tutti e tre meravigliosamente decorati e con iscrizioni.
Il re fanciullo riposava, quindi, dentro una sorta di preziosa e antica matriosca egiziana.

Deve essere stato incredibile per il team di Carter, all'epoca, scoprire che, aperto il primo sarcofago, dentro ce ne fosse un secondo, e poi un terzo, quello che custodiva le spoglie mummificate di Tutankhamon (con la famosa maschera funeraria).
I sarcofagi, oltre al resto del corredo, si trovano al Museo del Cairo e, presto, faranno parte della collezione del nuovissimo GEM.

#storia #archeologia
👰‍♂La Principessa dei Ghiacci

La mummia della Principessa Ukok è stata ritrovata nel 1993 dall’archeologa russa Natali’ja Polos’mak sull'altopiano di Ukok è una zona remota di confine tra Russia, Cina, Kazakistan e Mongolia.
Il corpo della Principessa fu rinvenuto in uno stato eccezionale di conservazione. Fatto dovuto anche alle particolari condizioni del luogo. Sepolta con due guerrieri e sei cavalli in un tumulo risalente al V secolo a.C. Morta a 27 anni , probabilmente per un tumore al seno . Riccamente vestita con una blusa di seta cinese, gonna di lana e stivali in feltro.
Aveva i capelli rasati ma indossava un’elaboratissima parrucca. Nel suo corredo vi erano trucchi e cosmetici originari del medioriente.
Presenti sul corpo e precisamente sulla spalla sinistra, sul braccio, sulle mani e sul ventre vi erano numerosi tatuaggi.

#archeologia #storia
Inakadate (Giappone - a 600 km nord di Tokio), "Rice paddy art" (dal 1993)

In Giappone i campi di riso sono delle opere d'arte di dimensioni enormi, corrispondenti anche a diversi ettari. Le opere d’arte nei campi di riso giapponesi sono diventate infatti, delle attrazioni a livello mondiale. Le piantine verdi di riso vengono infatti seminate con precisione millimetrica fra altre specie di colori differenti, in modo da creare delle spettacolari immagini aeree.
Per rendere possibile la visione delle risaie, hanno persino costruito una torre di 22 metri, visitata ogni anno da centinaia di migliaia di turisti.
Di solito ci vuole circa un mese per creare un capolavoro di riso.
Il riso viene piantato in primavera. Gli effetti si vedono meglio in autunno, quando è il momento del raccolto.

#geografia #arte
Casa di Pikasiet
nel centro storico di Chartres, vicino a Parigi. Chiamata anche Casa dei Mille Pezzi, è tutta decorata con mosaici in ceramica. Questo capolavoro è stato costruito da Raymond Isidore, soprannominato Pikasiet. Isidore ha trascorso tutta la sua vita a creare questa casa e questo giardino.
I suoi unici strumenti erano una paletta, un cucchiaio da minestra, una forchetta e un coltellino tascabile. Ogni centimetro qui è fatto di piccole tessere di diversi colori.

#storia #cultura
La roccia monumentale di Sa Crabarissa è ispiratrice di una nota leggenda, secondo la quale una ragazza di Cabras conobbe un pastore austese nel periodo della transumanza. I due si innamorarono follemente e lui promise di sposarla, prima di partire per tornare al paese natio. Dopo mesi senza alcuna notizia, lei andò a cercarlo ad Austis, ma lo scoprì già sposato e per il dolore, sulla via del ritorno, si tramutò in roccia.
Agli occhi del geografo, però, la leggenda rivela molto più della sua suggestione: rivela un tempo in cui le transumanze coinvolgevano ogni angolo della Sardegna, generando occasioni formidabili di scambi culturali e sociali, ampliando la percezione delle regioni storiche dell'Isola. In una delicata leggenda si può scorgere l'epifania di una società pastorale complessa e dinamica, motrice di economie e di culture: l'ennesima ricchezza di quest'angolo di Mediterraneo.

#inviatodavoi

#storia #leggende #geografia
Nella mitologia, la coccinella è il simbolo della Dea Giunone, detta anche Lucina, dea protettrice del parto e della fertilità, dell'Amore e della Bellezza, tali valori vengono celebrati dal colore rosso, che sin dall’epoca romana, è associato al coraggio e alla fortuna. Il nome "coccinella" deriva dal latino coccĭnus, dal greco κόκκινος "colore rosso scarlatto"
La simbologia della coccinella è antichissima, la livrea ricorda le sette stelle più brillanti delle Pleiadi. La corazza della coccinella è costituita da una coppia di elitre, ovvero ali dure e maculate che proteggono completamente anche addome e torace a riposo.
Le coccinelle sono impiegate nell’agricoltura biologica perché sono predatori di acari, cocciniglia ed afidi.
La coccinella si difende grazie ai suoi colori sgargianti. La colorazione brillante è un vero e segnale di pericolo rivolto a eventuali predatori.

Foto: © Il Fruscio delle Stelle

#mitologia #scienze
A Pompei è stato trovato un affresco con l'antenato della pizza: è una focaccia condita con frutta e spezie. Sembra una pizza, ma ovviamente non lo può essere, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella.
Secondo gli archeologi però potrebbe trattare di "un'antenata" della pietanza moderna. L'affresco raffigura una natura morta ed è emerso nell'ambito dei nuovi scavi nell'insula 10 della Regio IX a Pompei, in una abitazione che si trova vicino al forno. Tale genere di immagini, noto in antico con il nome xenia, prendeva spunto dai «doni ospitali» che si offrivano agli ospiti secondo una tradizione greca. Dalle città vesuviane si conoscono circa trecento di queste raffigurazioni.

Testo: Anticae Viae

#storia #archeologia
Castel del Monte, a 60 chilometri da Bari, in una frazione di Andria, è uno dei luoghi magici d’Italia. Dal 1996 è stato inserito tra i luoghi Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Splendido esempio di architettura medievale del XIII secolo. Fu fatto costruire con quarzo e pietra calcarea, dall’Imperatore del Sacro Romano Impero, Federico II.
Situato su una collina della catena delle Murge occidentali, gli studiosi non concordano sull’attribuzione a un preciso architetto. Non si sa se fu Riccardo da Lentini o lo stesso Federico II. Una più recente attribuzione indica Philippe Chinard, architetto militare cipriota autore, anche, del castello di Trani.
L’ingresso del castello, con l'imponente portale costituito da due colonne, ha due leoni, il primo con lo sguardo rivolto verso il sorgere del sole al solstizio d’inverno e il secondo nella direzione del sorgere del sole nel solstizio d’estate. La fortezza era un rifugio dell'imperatore per dedicarsi allo studio delle scienze.

#storia #castelli #geografia
👩‍🎤Il Mose', di Michelangelo e' stato pensato e scolpito per decorare la tomba di Giulio II insieme ad altre 50 statue.
Seduto con atteggiamento serio riposa con un braccio sulle tavole (dieci comandamenti) e con l'altra regge la lunga barba lucida. Michelangelo ha presentato nel marmo la divinità con cui Dio ha reso quel volto santo. I drappeggi cadono in falde piene di grazia, ed i muscoli delle braccia e le ossa delle mani sono così belle e perfette esattamente come le gambe e le ginocchia, i piedi sono adornati con delle scarpe eccellenti. Le curiose corna che adornano la testa, dovrebbero essere i raggi della Divina Sapienza.
Si trova a Roma nella chiesa di San Pietro in Vincoli.

#arte #scultura
OSEPHINE DIEBITSCH-PEARY, esploratrice e scrittrice
È stata la prima donna ad avventurarsi nell’Artico. Giovanissima, sposò Robert Peary, il primo uomo bianco ad esplorare l’Artico. Nel 1891 Robert Peary intraprese un viaggio per raggiungere la Groenlandia ed annunciò che sua moglie lo avrebbe accompagnato, perché al tempo si considerava che solo le donne nate in quei territori potessero sopportare il freddo e la durezza delle condizioni di vita. Josephine si dedicò alla caccia e soprattutto iniziò a tessere legami con le donne del posto, imparando le loro abitudini e a realizzare abiti di pelliccia. In quel periodo scrisse “My Arctic Journal, a year among ice-fields and Eskimos” e “The Snow Baby”, I racconti di Josephine erano domestici e intimi sulla vita quotidiana della comunità Inuit e donarono un punto di vista femminile prezioso. Morì a Portland, nel 1955, a 82 anni.

#storia #storiedidonne
Forwarded from IL PUGNO DURO DEL CLAN (Titti Coscia)
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Una delle più grandi biblioteche di #Francia bruciata a #Marsiglia , si stimano danni per migliaia di €.
https://www.tg-me.com/insidethe1thenews
🏛La Cisterna Basilica è la più grande cisterna sotterranea conservata ad Istanbul. Scoperta sul finire del XIX secolo, la cisterna fu costruita dall'imperatore Giustiniano I (527-565), durante il periodo più prospero dell'Impero romano d'Oriente, nel 532. Oggi si presenta come un enorme spazio sotterraneo di circa 140 metri per 70, in cui trovano spazio dodici file di 28 colonne alte 9 metri e distanziate l'una dall'altra di 4,90 m. I capitelli sono un misto tra gli stili ionico e corinzio, con alcune eccezioni di dorico o addirittura di colonne non decorate. I muri perimetrali sono di mattoni ed hanno uno spessore di 4 metri. La malta utilizzata nella costruzione è speciale ed impermeabile.

#storia #cultura
2024/09/28 20:17:04
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