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Questa è la "Stele di Rosetta", rinvenuta nell'omonima città portuale egiziana (Rashid) il 15 luglio 1799 da un soldato napoleonico, su cui è incisa un'iscrizione incompleta realizzata nel 196 a.C. in tre diverse grafie:
- quella greca classica (la lingua della dinastia regnante, i Tolomei),
- il demotico (la scrittura quotidiana e popolare della lingua egizia)
- il geroglifico (i "segni sacri incisi" usati dai sacerdoti della Terra dei faraoni).

Per gli studiosi non era importante ciò che diceva la stele, quanto il fatto che lo ripetesse tre volte, in tre lingue diverse. E che una di queste, il greco, fosse comprensibile.
Nel 1822 sarà l'egittologo francese Jean-François Champollion a risolvere l'enigma e a decifrare l'iscrizione trilingue, contribuendo a scoprire il codice di decrittazione dell'antica lingua scritta egizia. Da quel giorno i geroglifici non furono più un mistero.

#ritrovamenti #archeologia #storia
Torna "domenicalmuseo": il 7 luglio si rinnova l'iniziativa del MiC che consente l'ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei italiani e nei parchi archeologici statali.

Per info cultura.gov.it/domenicalmuseo

#arte #cultura #musei
🔎I plutei di Traiano, rinvenuti nel 1872, sono delle balaustre, oggi le troviamo in alcune chiese, che hanno subito notevoli danni ma dalle quali si riescono a leggere notizie interessanti. Rinvenuti nel Foro, tra la colonna di Foca ed il comizio, sono attualmente al riparo nella Curia Julia, l’antico Senato, di cui sia chiaro, non fanno parte. Chiudevano, l’area del Ficus Ruminalis, che vediamo in una della lastre. Le parti esterne poco protette hanno subito i danni maggiori, le interne, con gli animali sono quelle migliori. La scena delle Suovetaurilia, con gli animali da sacrificare in ottime condizioni. In una assistiamo alla cancellazione dei debiti tributari, soldati portano al macero le tavolette. Manca una parte dove si vedeva l’imperatore che assiste, ci troviamo nel Foro si vedono i Rostri il tempio di Vespasiano e Tito, il Tabularium ed il Tempio di Saturno.

Tratto da www.romanoimpero.com

#storia #ritrovamenti #archeologia
🔎Palazzo Colonna, uno dei più grandi e antichi palazzi privati di Roma.
La sua costruzione inizia nel XIV secolo per volere della famiglia Colonna, che vi risiede stabilmente da otto secoli. Al suo interno si possono ammirare grandi capolavori, opera dei maggiori artisti italiani e stranieri tra il XV e il XVI secolo.
Tra i tanti, Pinturicchio, Cosmè Tura, Carracci, Guido Reni, Tintoretto, Salvator Rosa, Bronzino, Guercino, Veronese, Vanvitelli e molti altri ancora.

#arte #storia #luoghidavisitare
🔎Presentata a Roma, al Ministero della Cultura, "Musei Italiani" la nuova app ufficiale del Sistema Museale Nazionale

🔗 Per saperne di più:
https://cultura.gov.it/comunicato/26541

#musei #cultura
Forwarded from Mondolibri
«L’età fragile» di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi) è il libro vincitore della LXXVIII edizione del Premio Strega.
📝Costruito oltre 420 anni fa a Firenze, Italia, il Colosso appenninico è una straordinaria scultura metà uomo e metà montagna. Realizzato con un nucleo di mattoni e rivestito in pietra scolpita, si erge per 35 piedi sopra l'acqua. Al suo interno, una stanza segreta dietro la testa nasconde un camino che emette fumo attraverso le sue potenti narici. Un capolavoro da scoprire!
Può essere ammirata nei terreni di villa Demidoff a Vaglia, Toscana.
Venne realizzata dallo scultore fiammingo Jean De Boulogne, noto come Gianbologna.

#arte #architettura #luoghidavisitare
Nell'Odissea si narra che Calipso abitasse in una grande grotta il cui ingresso era nascosto da una vite. Calipso si innamorò di Ulisse, lo tenne nell'isola per dieci anni e ebbero due figli: Nausitous e Nausinous. Gli promise l'immortalità e l'eterna giovinezza se fosse rimasto con lei per sempre, ma Ulisse non poteva dimenticare Penelope e il figlio Telemaco. Zeus mandò Hermes, messaggero degli dei, affinché Calipso lasciasse andare Ulisse. La ninfa obbedì a Zeus e fornì a Ulisse cibo e una nave, in modo che potesse continuare il suo viaggio di ritorno a Itaca.
La scultura in bronzo della ninfa Calipso, opera dello scultore Ceuta Ginés Serrán Pagán, si trova nel giardino situato proprio di fronte all'edificio Trujillo, contribuendo ad abbellire l'intera area della Plaza de la Constitución. È alta cinque metri e mezzo e pesa 750 chilogrammi. È considerata la più grande scultura in bronzo femminile della mitologia classica al mondo.

#scultura #donna #mitologia #epica
Una delle più PRESTIGIOSE ed AFFASCINANTI dimore del '500 LOMBARDE si trova a PIURO, SONDRIO! In VALCHIAVENNA Palazzo VERTEMATE FRANCHI fu eretto dai fratelli Vertemate Franchi, provenienti da una delle famiglie più ricche di Piuro, ed è l’unico edificio delle proprietà che si salvò dalla frana del 1618 che sommerse il paese con molti dei suoi abitanti. La dimora è immersa in un ambiente incantevole e comprende il palazzo, alcuni rustici e un’area verde molto estesa di epoca rinascimentale. All'interno pareti e soffitti a volta sono riccamente affrescati e vi sono rappresentate grandi scene mitologiche; stüe e soffitti INTARSIATI sono sicuramente le meraviglie del palazzo. Dal 1988 il complesso è diventato museo di proprietà del comune di Chiavenna, il quale si è preoccupato della sua conservazione.

#architettura #arte
Elisabeth Wegener Passarge era una fanciulla tedesca che morì sfortunatamente pochi giorni prima del matrimonio; il giovane sposo, lo scultore Ferdinand Seeboeck, le realizzò questa tomba nel Cimitero Acattolico di Roma che la ritrae vestita con l’abito nuziale, distesa su un letto. Secondo una tradizione, se visitando la fanciulla le si lascia un fiore nella mano, ella realizzerà un nostro desiderio.

#scultura #arte #tradizioni
🏛Il Castello di Donnafugata, in provincia di Ragusa, è un'enorme dimora nobiliare ottocentesca, voluta dal barone di Donnafugata. Esso mostra elementi settecenteschi, neoclassici e gotici. Il castello prende il nome dal feudo Donnafugata. Secondo una leggenda, il nome potrebbe derivare da donna-fuggita e sarebbe legato alla regina Bianca di Navarra, rinchiusa nel castello da Bernardo Cabrera, conte di Modica. La regina con la sua fuga avrebbe dato nome al castello, ma per quanto affascinante sia la storia, rimane solo una leggenda. La residenza è circondata da un immenso parco di piante mediterranee ed esotiche, dove si trova anche una graziosa Coffee House, in voga nei giardini inglesi, e un labirinto. All'interno, 120 lussuose stanze sono divise su tre piani. Il castello è stato scelto per alcune scende dalla fiction "Il commissario Montalbano".

#architettura #castelli
"Quando l'8 luglio 1593 Prudenzia di Ottaviano Montoni diede alla luce la sua creatura, la reazione del marito non fu sulle prime delle migliori. Orazio Gentileschi, apprezzato pittore nella Roma di fine Cinquecento, formatosi nel tardo manierismo toscano, salvo poi approdare allo stile caravaggesco, avrebbe, infatti, desiderato un maschio, il perfetto erede a cui trasmettere la sua arte, a cui lasciare, un giorno, la sua rinomata bottega. Nacque invece Artemisia. L'atteso maschio, Francesco, arrivò sei anni dopo, ma non sarà lui, bensì Artemisia, a ereditare il talento paterno, a portare avanti la tradizione pittorica di famiglia. In verità, fece di più perché la sua arte superò quella del padre Orazio, imponendosi in un mondo, quello della pittura, declinato da sempre al maschile.
Artemisia fu più forte degli stereotipi, delle convenzioni ma soprattutto fu più forte della violenza. A violentarla, un giorno di inizio maggio del 1611, fu il pittore Agostino Tassi a cui Orazio Gentileschi aveva affidato la figlia perché si perfezionasse nella tecnica della prospettiva, in cui l'artista, originario di Ponzano Romano, eccelleva. Dopo il processo Artemisia scelse di lasciare Roma per Firenze.. Riuscì ad entrare (prima donna in assoluto) nella prestigiosa Accademia delle Arti e del Disegno, frequentata, tra gli altri, da Michelangelo il Giovane, nipote del genio rinascimentale. Firenze fu il trampolino di lancio per una straordinaria carriera. "


📝Testo e collage fotografico di Maurizio Carvigno

🔎Per chi volesse approfondire la vicenda umana e artistica di Artemisia Gentileschi, può cliccare il link sottostante.

https://www.storiamo.it/donne-nella-storia/artemisia-gentileschi-il-coraggio-di-dipingere/

#arte #storia #storiedidonne
Nel maggio del 1812 venne inaugurata agli Uffizi la "Venere Italica" il capolavoro di Antonio Canova, che oggi splende, come un gioiello di suprema bellezza femminile, al centro della sala, che da lei prende il nome, alla Galleria Palatina a Palazzo Pitti.
Ugo Foscolo era presente il giorno dell’inaugurazione.

La scultura sostituiva la Venere dei Medici, la statua ellenistica, emblema del collezionismo mediceo, che Napoleone aveva portato via dalla Tribuna degli Uffizi per collocarla nel suo museo allestito a Parigi.

Dopo la caduta di Napoleone, nel 1815 Canova si recò a Parigi come emissario dello stato pontificio per trattare la restituzione delle opere sottratte da Bonaparte e la Venere antica riprese il suo posto nella Tribuna, mentre l’Italica di Canova, ormai "spodestata", fu trasferita a Palazzo Pitti.

#arte #scultura #storia
2024/10/01 22:18:17
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