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⁣6 MAGGIO 1788 - NASCE IL REGOLAMENTO DEI PALCHI DI PIAZZA DEL CAMPO

Il 6 maggio 1788 venne notificato il “Regolamento per la costruzione dei nuovi palchi”. Fino ad allora il montaggio dei palchi per il Palio era compito dei proprietari e la Biccherna si limitava a compiere una semplice ispezione. Per risparmiare, però, si usava comunemente legname di scarsa qualità, e questo, nel tempo, aveva provocato diversi incidenti. Per la prima volta, invece, si riponeva importanza anche nel decoro estetico e uniformato nelle decorazioni dei palchi, che dovevano avere tutti lo stesso aspetto uniforme. Questa innovazione scatenò, come in genere accade per le novità nella nostra città, l’opposizione di proprietari e bottegai...

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A cura di Maura Martellucci e Roberto Cresti
Chi vinse il Palio quando ci fu l'Anno Santo del Giubileo e fu eletto il nuovo Papa

Prima di questo 2025, sono soltanto 4 gli anni nella Storia in cui si è celebrato un Anno Santo (ordinario o straordinario) e anche un Conclave.

1550
1700
1775
1829 - Anno Santo straordinario
2025

Partiamo dal primo, l'Anno Santo 1550, indetto da Paolo III, che però morì nel novembre 1549, poco prima dell’apertura, il Conclave si svolse tra fine 1549 e febbraio 1550, eleggendo Giulio III, che presiedette l’Anno Santo. Ma non abbiamo notizie certe di Palii disputati in quell'anno e quindi la nostra cabala paliesca non la possiamo fare.

Il 1700 ci fu Anno Santo e Conclave. Innocenzo XII guidò l'apertura dell'Anno Santo, ma morì durante l’Anno Santo, per cui fu Clemente XI a guidarne la conclusione. Il Conclave si tenne nell'ottobre-novembre 1700, fu eletto appunto Clemente XI.
Il Palio del 2 luglio 1700 fu vinto dalla Tartuca.

Il 1775 è l'altro anno della Storia prima del 2025 in cui si sono verificate sia l’elezione di un nuovo Papa sia un Giubileo e in quell'anno si disputarono regolarmente i due Palii, vinti rispettivamente da Nicchio e Lupa. Ecco le schede dei due Palii

Palio del 2 luglio 1775 - Nicchio
Palio del 16 agosto 1775 - Lupa

Anche nel 1829 ci fu sia un Anno Santo (straordinario) che un conclave con l'elezione di un nuovo Papa. L'Anno Santo straordinario 1829 fu indetto da Papa Pio VIII, come confermato dalle principali fonti storiche. Il Conclave del 1829 si svolse tra il 24 febbraio e il 31 marzo 1829, a seguito della morte di Papa Leone XII. Il conclave elesse Papa Pio VIII, che fu incoronato il 5 aprile 1829.

Palio del 2 luglio 1829 - Torre
Palio del 16 agosto 1829 - Valdimontone

Casi particolari - Il mancato Giubileo del 1800 a causa delle ristrettezze dovute alla dittatura Napoleonica

Un caso particolare è rappresentato dal 1800, quando un Giubileo ordinario era previsto ma non venne celebrato a causa delle complesse condizioni politiche del momento. Come noto, in quegli anni saltarono anche due Palii, quello del 2 luglio 1798 e quello del 2 luglio 1799. In questo stesso periodo si tenne un conclave (1799-1800) che elesse papa Pio VII, ma si svolse eccezionalmente a Venezia anziché a Roma.

Anche nel 1850 il Giubileo non si tenne: l'Italia, come entità geografica, ma non ancora unita, aveva vissuto la Prima Guerra di Indipendenza nel 1848 e 1849. Nello stesso periodo si erano verificati i famosi moti del '48 di cui abbiamo parlato altre volte e che ricorderemo anche a fine mese di maggio.


Ecco l’elenco completo degli Anni Santi ordinari e straordinari celebrati sinora e i Papi che li hanno indetti e presieduti (fonte)

1300: Bonifacio VIII
1350: Clemente VI
1390: indetto da Urbano VI, presieduto da Bonifacio IX
1400: Bonifacio IX
1423: Martino V
1450: Niccolò V
1475: indetto da Paolo II, presieduto da Sisto IV
1500: Alessandro VI
1525: Clemente VII
1550: indetto da Paolo III, presieduto da Giulio III
1575: Gregorio XIII
1585: Sisto V - Inizio del pontificato
1600: Clemente VIII
1625: Urbano VIII
1650: Innocenzo X
1655: Alessandro VII - Inizio del pontificato
1675: Clemente X
1700: aperto da Innocenzo XII, concluso da Clemente XI
1725: Benedetto XIII
1745: Benedetto XIV
1750: Benedetto XIV
1775: indetto da Clemente XIV, presieduto da Pio VI
1825: Leone XII
1829: Pio VIII
1875: Pio IX
1900: Leone XIII
1925: Pio XI
1933: Pio XI
1950: Pio XII
1966: Paolo VI - A conclusione del Concilio Vaticano II
1975: Paolo VI
1983: Giovanni Paolo II
2000: Giovanni Paolo II
2015/2016: Francesco - Giubileo della Misericordia, 50° della conclusione del Concilio Vaticano II
2025: indetto da Papa Francesco, presieduto da Papa Francesco e, dopo la sua scomparsa da ???

Riassumendo: abbiamo 1 Vittoria per ciascuna di queste Contrade

Tartuca
Nicchio
Lupa
Torre
Valdimontone

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8 MAGGIO 290 d.C. - VIENE MARTIRIZZATO SAN VITTORE IL MORO, UNO DEI QUATTRO SANTI PATRONI DI SIENA

Era chiamato Il Moro, perché proveniva dalla Mauritania. Fu martirizzato appunto nell'anno 290 a Laus Pompeia, l'attuale città di Lodi Vecchio, sì, proprio Lodi quella salita alle cronache per il #coronavirus.

Oggi è il Santo Patrono della città francese di Marsiglia, nella chiesa omonima a lui dedicata sono custodite le reliquie del corpo del Santo. Come sapete, i quattro Santi Patroni di Siena, di cui abbiamo parlato svariate volte, sono poi stati "sostituiti" dal culto dell'unico Sant'Ansano, che si celebra in città il 1 dicembre di ogni anno.

A Rapolano (SI) si trova la Pieve di San Vittore, dedicata al Santo nel IV secolo d.C., ma edificata su edifici preesistenti, di origine addirittura etrusca. L'edificio attuale però risale al IV secolo d.C. Quindi, essendo morto nel 290 d.C., dopo soli pochi anni, si è voluta dedicare questa Pieve al Santo.

Dobbiamo ricordare la secolare lite tra le diocesi di Siena e di Arezzo, iniziata nel VII secolo e durata per decenni tra il 650 e il 715, per la ripartizione delle Pievi delle Crete Senesi. Tra di esse nel 650 d.C. ce n'erano cinque, tra le quali la Pieve di San Vittore, appunto (fonte: Parrocchia di Rapolano, dove potete leggere tutta la Storia della Pieve).

Il primo documento ufficiale che cita la Pieve di San Vittore risale al 1029, e vi compare tra le pievi contese tra la diocesi di Arezzo e quella di Siena: persino papa Onorio III, nel 1220, dovette intervenire per placare la diatriba e sancire definitivamente la giurisdizione della diocesi aretina – che vige tutt’oggi – sulla Parrocchia di Rapolano. Tuttavia, è sempre stato evidente uno stretto legame con Siena: nel Medioevo, infatti, molti pievani provenivano da famiglie senesi, e l’unico affresco che qui si conserva, risalente al XV secolo, raffigura Sant’Ansano, uno dei patroni di Siena, che tiene in mano lo stendardo con i colori bianco e nero della Balzana, lo stemma di Siena, e ai cui piedi si nota la testa del devoto committente.

Qui la posizione geotaggata della Pieve di San Vittore a Rapolano.
Chiuso il sondaggio sul sito del Papei. I votanti sono stati quasi 300 e c'è stata una sostanziale parità tra coloro che dicono che, nonostante il sito non sia perfetto, vada bene così (forse per paura di stravolgimenti o "botte di vita" strane!) e coloro che invece sostengono la tesi che il sito abbia bisogno di un "lifting".
Adesso con Orlando valuteremo se apportare qualche modifica a basso impatto o meno.
Grazie a tutti coloro che hanno espresso il loro parere.
Tratto dal Regolamento del Palio di Siena, Articolo 6.

Correre il Palio, da parte delle Contrade, non è un obbligo, ma un diritto. Sul piano normativo e legale la differenza che corre tra un obbligo e un diritto è abissale. Ma noi dobbiamo essere precisi. Il "volgo" dice spesso "d'obbligo", ma è sbagliato. Per carità, lungi da me correggere chi parla nei bar. Ma la partecipazione alla corsa del Palio è un diritto, non un obbligo.
Oggi è il giorno del Giro della Nobile Contrada dell'Oca, ecco l'Inno di Contrada da scaricare e usare come suoneria.
Qui anche in versione solo Ritornello
IL 12 MAGGIO 1942 NASCE LEONARDO VITI DETTO CANAPINO II

Sicuramente uno di quei fantini che hanno fatto la Storia del Novecento paliesco, sia come fantino a cavallo, che come fantino stratega di Palio, allenatore e allevatore, istruttore che ha tirato su tanti altri fantini giovani. Gli aneddoti su di lui sono innumerevoli. Non era uno stinco di santo e nemmeno ci teneva, ma è sempre stato un uomo leale e dall'animo genuino.

Solo 3 Vittorie per Canapino II per Pantera (2) e Tartuca, ma tante carriere dove avrebbe potuto vincere ancora.
Giro questo messaggio di lutto nella Contrada della Lupa. Simonetta la conoscevo abbastanza bene ed era una grande persona. Oserei dire una di quelle grandi donne di Siena, come ce ne sono in tutte le Contrade. Ciao, Simonetta.
Forwarded from Oksiena.it
👍SCOMPARSA SIMONETTA MICHELOTTI, LUPA IN LUTTO
News inserita il 12-05-2025 - Cronaca Siena

Molto attiva nell'Università e nella contrada, era stimata per il suo impegno, la passione per lo sport e il talento nella scrittura

➡️ https://www.oksiena.it/news/scomparsa-simonetta-michelotti-lupa-in-lutto-120525120940.html
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IL 14 MAGGIO 1876 NASCE A ROMA DUILIO CAMBELLOTTI

Pittore e scultore di fama nazionale. A Siena è famoso e conosciuto per aver curato nel 1932 un'opera destinata ad entrare nell'immaginario collettivo, l'illustrazione con alcune sue tavole, eseguite insieme al figlio, del libro "Il Palio", curato da Piero Misciattelli. Le tavole del libro le trovate qui sul sito

DUILIO CAMBELLOTTI - 1932 - IL PALIO DI SIENA

Duilio Cambellotti e le sue illustrazioni sul Palio di Siena

Verso la fine degli anni '20 il Monte dei Paschi, volendo finanziare una pubblicazione sul Palio, incaricò Piero Misciattelli, storico senese residente a Roma, della stesura del testo e Duilio Cambellotti, uno dei più celebri illustratori di libri (ma non solo) del tempo, dell'apparato grafico.

Il Cambellotti nel 1929 e 1930 è a Siena con il figlio Adriano, studia l'urbanistica cittadina e l’araldica delle Contrade, i vari momenti della Festa, ricavandone una gran mole di foto e di schizzi. Poi si mette al lavoro sulle sue tavole. Ne viene fuori un quadro di tutte e diciassette le Consorelle davvero straordinario, con un’iconografia tipica del periodo, intrisa di una narrazione mitologica, epica, agli occhi di oggi solo falsamente “esagerata”, ma che invece cela un grande rispetto dell’artista verso la Festa Senese.
Il libro, di grande formato, fu pubblicato nel 1932 dalla Editrice Novissima di Roma in 1000 copie e si intitolò, semplicemente, Il Palio di Siena. Il libro oggi è praticamente introvabile.

https://www.ilpalio.org/cambellotti.htm
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2025/07/08 07:49:31
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