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Palio di Siena, Francesco De Grandi realizzerà il drappellone del 16 agosto

La giunta comunale ha scelto l’artista palermitano per il Cencio che celebrerà il Giubileo (Palio dell'Assunta).
Per la Carriera del 2 luglio sarà la commissione giudicatrice a designare l’autore: 80 i bozzetti da esaminare.

Chi è Francesco De Grandi
De Grandi, 57 anni, si è formato all’Accademia delle Belle Arti di Palermo per poi trasferirsi a Milano nel 1994, dove divente un esponente della Nuova scuola palermitana. Successivamente trascorre un periodo a Shanghai, dove la sua arte viene contaminata e arricchita dall’influsso e dall’ispirazione orientale. Nel 2008 torna a Palermo, dove adesso insegna pittura presso l’Accademia delle Belle Arti.

Fra i molteplici riconoscimenti spicca la presenza delle sue opere nell’ambito della mostra Futuro Italiano realizzata al Parlamento Europeo, la partecipazione alla Quadriennale di Roma, all’Expo 2010, alla 54/a Biennale di Venezia e molte altre. Fino al prossimo 9 febbraio, De Grandi è protagonista negli spazi della Galleria Civica di Trento con una mostra personale dal titolo Il sacrificio del miele, che si concentra sugli ultimi dieci anni della produzione dell’artista e presenta circa 70 opere.
IL 6 FEBBRAIO 1108 I SENESI RIPORTANO IN CITTA' LE SPOGLIE DI SANT'ANSANO

Il 6 febbraio 1108 il Popolo in Arme di Siena, sollecitato dall'Arcivescovo Gualfredo, parte alla volta di Dofana, nella Diocesi di Arezzo, dove riposano le spoglie di Sant'Ansano. La missione è di quelle toste: battere sul campo di battaglia gli Aretini per riprendersi il Santo di Siena (a dire il vero non l'unico Santo Patrono della città, come sapete (per ulteriori info leggete qui), ma l'unico che è rimasto oggi nelle celebrazioni ufficiali cittadine).

Dopo un breve scontro in cui i Senesi hanno la meglio sui vicini di Arezzo (un saluto a tutti gli Amici da Arezzo che ci seguono), il corpo di Sant'Ansano viene trafugato e si decide di rendergli degna sepoltura in Duomo.

Ecco la Chiesa di Dofana dove erano sepolte le spoglie di Sant'Ansano. Qui c'è la geolocalizzazione di Google Maps, così potete andarla a vedere.

Il Popolo Senese accoglie i Soldati di ritorno da Dofana, al grido di "Il Santo Viene, Il Santo Viene", e da lì pare sia nata la denominazione di Porta San Viene (l'odierna Porta Pispini). Ma si tratta di una leggenda. La verità è che San Viene è lo storpiamento del Popolo in volgare della pronuncia di Sant'Eugenia in latino (dal nome della vicina Parrocchia di Sant'Eugenia, che si trova appunto sulla Via Aretina), che siccome è un nome di derivazione greca, doveva essere pronunciato una roba simile a "Sant'Evghenia" o qualcosa di simile e allora il Popolo per far prima (come spesso accade nella lingua parlata dal popolo), iniziò a chiamare la Porta San Viene.

Ecco la geolocalizzazione di Google Maps della Parrocchia di Sant'Eugenia.

Oggi Porta San Viene si chiama Porta Pispini ed è il simbolo, o uno dei simboli, della Nobile Contrada del Nicchio, la Contrada che si affaccia sulla Via Aretina, e da cui rientrarono i Soldati dalla Missione di Sant'Ansano.
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IL 7 FEBBRAIO 1955 NASCE A MONTERONI D'ARBIA (SIENA) PIER CAMILLO PINELLI, DETTO SPILLO

Nato in Val d'Arbia, terra di fantini del Palio di Siena, Pier Camillo Pinelli, detto Spillo, ha disputato in carriera 18 Palii, senza ottenere Vittorie.
Fantino di riferimento per alcuni anni della Contrada della Torre, va vicinissimo alla Vittoria in svariate occasioni, senza però mai riuscire a vincere.

Tanti auguri di Buon Compleanno!
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Protocollo equino, le date delle visite di ammissione all’Albo e del programma di addestramento

Si svolgeranno nei giorni 14, 15 e 16 marzo 2025 le visite dei cavalli per l’ammissione all’Albo 2025 del Comune di Siena, mentre saranno dieci gli appuntamenti in programma per le corse e i lavori di addestramento. Le visite si svolgeranno presso il Galoppatoio di Pian delle Fornaci, mentre corse e lavori di addestramento si svolgeranno presso le piste di Monticiano e Mociano.

Le corse e i lavori di addestramento del Protocollo equino 2025 dei cavalli da Palio si svolgeranno secondo il seguente programma:

- martedì 25 marzo (lavori di addestramento a Mociano)
- martedì 1aprile (lavori di addestramento a Mociano)
- martedì 8 aprile (corse di addestramento a Monticiano)
- lunedì 14 aprile (lavori di addestramento a Mociano)
- martedì 22 aprile (corse di addestramento a Monticiano)
- martedì 6 maggio (lavori di addestramento a Mociano)
- sabato 10 maggio (corse di addestramento a Monticiano)
- martedì 20 maggio (corse di addestramento a Monticiano)
- martedì 3 giugno (lavori di addestramento a Mociano)
- martedì 10 giugno (lavori di addestramento a Mociano)

Come ogni anno il calendario potrà subire variazioni in caso di condizioni meteorologiche avverse o altre eventualità.
Tutte le modifiche saranno comunicate qui, appena le riceveremo.
Ulteriori info qui.
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Il Palio di Siena 🏇 pinned «Protocollo equino, le date delle visite di ammissione all’Albo e del programma di addestramento Si svolgeranno nei giorni 14, 15 e 16 marzo 2025 le visite dei cavalli per l’ammissione all’Albo 2025 del Comune di Siena, mentre saranno dieci gli appuntamenti…»
IL 10 FEBBRAIO 1287 SI INSEDIA A SIENA IL GOVERNO DEI NOVE

Autocelebratoria ed esageratamente glorificata epoca dei Fasti Senesi che furono o veritiero splendore delle Arti e dello Spirito?
Come sempre la Verità sta nel mezzo.

Certo è che furono tempi molto carichi di significato, quelli che andarono dalla lenta affermazione del guelfismo a Siena fino alla Peste Nera del 1348 che falcidiò l'Europa intera.

Tempo di lettura: 3' 30"

Buona lettura!
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IL 12 FEBBRAIO 1956 NASCE A SERRI (SS) FRANCESCO CONGIU, DETTO TREMOTO, IL FANTINO CHE TRIONFO' SU QUEBEL AL PALIO DI CECCO DEL 4 LUGLIO 1979

Il 12 febbraio 1956 nasce a Serri (SS) Francesco Congiu, detto Tremoto, fantino che è già passato alla Storia del Palio di Siena per aver vinto il Palio di Cecco Angiolieri del 4 luglio 1979, uno dei Palii più rocamboleschi dal Secondo Dopoguerra in avanti.

Mandiamo un saluto ad un fantino che oggi ha una scuderia nei pressi di Siena e "assiste" il figlio, anche egli fantino professionista, Alessandro Congiu, secondo noi uno dei fantini più bravi in circolazione, che, inspiegabilmente, ancora non è stato fatto debuttare in Piazza.

Il padre Francesco, pur avendo vinto solo un Palio, è passato alla Storia per il Palio rocambolesco e per il significato di quella Carriera, lo storico Palio di Cecco Angiolieri, vinto dalla Contrada Priora della Civetta.

Ecco la monumentale puntata di Michele Fiorini su Ricordi di Palio.
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Il Masgalano 2025 sarà realizzato nuovamente da Laura Brocchi e sarà offerto dalle due associazioni dei palcaioli

Laura Brocchi, artista nota in città e non solo, ha realizzato già i Masgalani degli anni

1997, vinto dall'Istrice
2006, vinto dal Bruco
2007, vinto dalla Pantera
2013, vinto dal Nicchio
2014, vinto dalla Torre

Laura Brocchi ha anche realizzato il Drappellone del Palio del 2 luglio 2017 vinto dalla Imperiale Contrada della Giraffa.
Qui la scheda di Laura Brocchi, tratta dal sito del Papei

Qui l'albo d'oro del Masgalano

Fonte: @lavocedelpalio
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Laura Brocchi - La Storia di un'Artista Senese

Le Origini e la Formazione
Nascita e Prima Ispirazione:

Nata a Siena nel 1970, ha trascorso l'infanzia tra gli antichi profumi della bottega di calderai della sua famiglia, fondata agli inizi del 1800 nei locali della Chiesa di San Martino.

Studi e Perfezionamento:
Ha completato gli studi lavorando come disegnatrice in uno studio di grafica e frequentando corsi di pittura. Questo le ha permesso di acquisire conoscenze avanzate nelle tecniche artistiche e nel disegno, integrando la sua formazione tradizionale con competenze moderne.

La Tradizione e l'Innovazione
Tecniche Artistiche e Materiali:

Portando avanti la tradizione familiare, utilizza la tecnica dello sbalzo sui metalli come rame, ferro e argento, ma anche sulla seta. Le sue opere, una fusione tra artigianato artistico e arte, rendono impercettibile la linea di confine tra i due mondi.

Produzioni Artistiche Senesi:

Ha creato opere ispirate alla storia senese, tra cui stemmi gentilizi e Contrada, bassorilievi legati alla realtà del Palio. La tradizione storica e artistica si mescola ad uno stile figurativo unico.

Riconoscimenti e Incarichi Importanti
2017: Commissione del drappellone per il Palio di Siena dal Comune.
Laura Brocchi, artista nota in città e non solo, ha realizzato già i Masgalani degli anni
1997, vinto dall'Istrice
2006, vinto dal Bruco
2007, vinto dalla Pantera
2013, vinto dal Nicchio
2014, vinto dalla Torre

Esposizioni: Ha esposto a Città della Pieve durante “Epoche in passerella” nel dicembre 2016.
Colaborazioni e Progetti Artistici
Collaborazioni con la Contrada e altri Enti:

Ha ideato e realizzato progetti per la Contrada della Torre e ha collaborato con il laboratorio 'Brocchi 1815' per il restauro di opere d'arte, lavorando in particolare sugli ornamenti delle monture delle Contrade senesi.

Progetti per Contrade e Musei:
Su commissione di istituzioni e privati, ha creato opere esposte anche nei musei delle Contrade, da bandiere e scudi a medaglioni d'argento.

Bottega Artistica
Posizione e Offerte:

La bottega Laura e Alessandro Brocchi si trova a Via del Porrione, a fianco della Chiesa di San Martino, nella Contrada della Torre. Offre una vasta gamma di oggetti d'arte, dall'antiquariato al moderno artigianato, con possibilità di commissioni personalizzate direttamente all'artista.
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IL 13 FEBBRAIO 1890 SI SPOSA A VOLTERRA (PI) FRANCESCO CEPPATELLI, DETTO TABARRE, CHE QUELLO STESSO ANNO FARA' CAPPOTTO

Il 13 febbraio 1890 si sposa a Volterra (PI) Francesco Ceppatelli, detto Tabarre, all'età di 30 anni.
La sposa è Anna Trafeli, sua coetanea. La coppia ha già un bambino nato del dicembre 1886, ma per le regole del tempo, non essendo sposati, lo hanno dovuto affidare al brefotrofio e lo potranno riconoscere solo pochi giorni dopo la loro unione.
Tabarre al momento del matrimonio è già un fantino affermato, avendo iniziato a correre a Volterra nel 1875 nella locale Pista dell'Anfiteatro, dieci anni prima di debuttare a Siena, al Palio del 2 luglio 1885 per la Nobil Contrada del Bruco.

Al momento del matrimonio, Tabarre ha già vinto due volte in Piazza: la prima per la Contrada della Chiocciola al Palio del 2 luglio 1888. La seconda volta ha vinto al Palio del 4 luglio 1889 per la Contrada della Tartuca,

Proprio quel passaggio repentino dalla Contrada delle Sperandie alla Contrada di Castelvecchio è fonte di aspre contestazioni nel rione di San Marco.
È in quegli anni che, dopo una sconfitta nel 1896, il contradaiolo Dominici getta nel pozzo l'immagine di Sant'Antonio, fatto che dà origine al soprannome di "Affogasanti", che ancora oggi è il nome della rivista della Contrada della Chiocciola.

Ma torniamo a Tabarre. Come è sempre avvenuto nella Storia del Palio di Siena, dopo i primi allori e dopo le prime vittorie i fantini, messi da parte i primi soldi, si apprestano a sposarsi. Non fa eccezione Tabarre, di cui è famoso l'aneddoto che non volle mai farsi fotografare. Di lui esiste solo una foto, che ovviamente è sul sito di Papei e che trovate qui sotto. L'immagine risale al Corteo della Vittoria il giorno dopo il Palio del 16 agosto 1891 quando Tabarre rivince ancora una volta per la Contrada della Tartuca.

L'anno del matrimonio di Tabarre è un anno d'oro per il fantino di Volterra, che passerà alla Storia. Infatti in quell'anno fa Cappotto per la Contrada del Drago (Cappotto di fantino e Contrada).

Tabarre nella sua carriera senese veste il giubbetto di 15 Contrade, non corre mai per il Leocorno e la Pantera. Vince per le Contrade di Chiocchiola, Drago, Istrice, Oca, Tartuca e Torre.

La sua ultima Vittoria risale al Palio del 2 luglio 1895 per la Torre e la sua ultima corsa senese avviene del Palio dedicato all'Assunta del 1908, perché chiamato a sostituire Angelo Meloni detto Picino, che nelle prove di quella carriera cade e si frattura malamente un gomito. Per Tabarre sarà un addio a Siena senza lode. Sarà incolore cadendo addirittura al canape.

Grazie alle ricerche di Orlando Papei, si avvicina al Palio di Siena il pronipote di Tabarre, Moreno Ceppatelli, che nel corso del tempo diventa anche membro del Gruppo di Michele Fiorini, di "Ricordi di Palio". Se vi capiterà di venire a una nostra cena di "Ricordi di Palio" è assai facile che potrete incontrare il pronipote di questo leggendario personaggio per tutta Siena.

Se capitate a Volterra (PI) chiedete dove si trova la Casa Natale di Tabarre, dove nel 2017 è stata apposta una targa celebrativa, anche grazie alle nostre ricerche e alle ricerche del pronipote Moreno Ceppatelli, che hanno trovato riscontro nell'Amministrazione Comunale di questo bellissimo luogo della Toscana.

Ricordo infine il libro di Moreno Ceppatelli dedicato a Tabarre, di cui ho parlato a più riprese anche in questo canale. Qui, quando è stato presentato a Volterra il libro del pronipote, e anche qui, quando la Contrada del Drago ha reso omaggio al fantino del suo unico Cappotto.
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IL 15 FEBBRAIO 1549 MUORE A SIENA, IL PITTORE GIOVANNI BAZZI, DETTO "IL SODOMA"

Nato a Vercelli nel 1477, il Sodoma, fu uno di quegli artisti che s'innamorò di Siena e di Siena fece la sua Patria adottiva. Formatosi nella sua terra di origine, dette il meglio di sé tra Siena e Roma, e a Siena ci sono opere importantissime.
Il suo soprannome sembra derivare dal modo di dire piemontese "sò, 'ndòma!" (traduzione: "su, andiamo!") che diceva spesso a mo' di esortazione a far presto ai suoi collaboratori in bottega e che fu preso come modo di appellarlo, come spesso si fa in Toscana, con le persone che non sono originarie della nostra regione. Ma Giorgio Vasari, l'autore della famosa biografia di tutti i maggiori artisti italiani ("Le vite..." le trovate qui disponibili), sempre malizioso e puntuto (e non confermato), dice invece che il soprannome Sodoma fosse dovuto ai gusti sessuali del pittore.

Opere di Giovanni Bazzi, detto Il Sodoma, sono nei maggiori Musei di tutto il mondo: all'Hermitage di San Pietroburgo, al Museo del Louvre di Parigi, alla Galleria di Palazzo Barberini a Roma, alla Galleria Sabauda di Torino, alla National Gallery of Art, Washington D.C., al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti nel capoluogo di regione. Ma ovviamente a noi interessa soprattutto poter godere dell'opera del Sodoma nella nostra Siena e allora si può andare al Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo, a cui vi consigliamo di dedicare almeno 4 ore per poterlo visitare per bene e, sempre con l'aiuto di una visita guidata. Poi ci sono le Opere nelle Chiese e Oratori di Contrada, su tutti la Natività della Vergine nella Chiesa di San Niccolò del Carmine, Oratorio della Contrada della Pantera. Altre opere del Sodoma sono all'oratorio di San Bernardino (Museo Diocesano di Arte Sacra). Citiamo anche l'Allegoria dell'Amore Celeste a Palazzo Chigi-Saracini e il ciclo di affreschi dedicati a San Benedetto all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Ma forse il lascito a Siena maggiore è la Cappella affrescata di Santa Caterina sul lato destro della Basilica di San Domenico. Infine, ultimi, ma non ultimi, gli affreschi di due dei Santi Protettori di Siena nella Sala del Mappamondo di Palazzo Pubblico (San Vittore e Sant'Ansano, qui trovate altre info sui quattro Santi Protettori di Siena).

Nella foto sotto, autoritratto giovanile del Sodoma, presente al ciclo di affreschi dedicato a San Benedetto, all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Asciano ("Come Benedetto risalda lo capistero che si era rotto").
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Il 16 febbraio 1926 nasce a Mazzarino (Caltanissetta) Gioacchino Calabrò, detto Rubacuori

Altro fantino, come Tremoto, che ho ricordato pochi giorni fa, che vinse solo un Palio in carriera.

Rubacuori, siciliano doc, venne a Siena come studente di giurisprudenza all'Università, ma fin da subito, ad appena 19 anni e a guerra appena terminata, fu chiaro che preferiva i Cavalli ai codici. Fu iniziato ai segreti del Palio da Ganascia, e subito Rubacuori si trovò catapultato in un "gioco" enormemente grande, con la Nobil Contrada del Bruco che non vinceva dal 1922 e che fece di tutto per tramare e vincere quel famoso Palio della Pace del 20 agosto 1945. Come andarono le cose, è cosa arcinota, col Drappellone strappato dai brucaioli e una delle più grandi megarisse della Storia del Novecento.

A Rubacuori abbiamo dedicato una bellissima puntata di "Ricordi di Palio", in cui le donne di "Ricordi di Palio" sono andate ad intervistare la moglie del fantino, scomparso il giorno del Giro della sua Contrada, mentre la Comparsa stava passando sotto casa sua in Via Montanini. Una delle tante cose che può succedere solo a Siena.

Calabrò è anche l'unico fantino della Storia del Palio ad aver ricoperto la carica di Mossiere (in tre Carriere, quella di agosto del 1972 e le due del 1973).
Vi consiglio caldamente di vedere la puntata di "Ricordi di Palio", perché contiene degli aneddoti davvero belli. Raccontati di prima mano dalla moglie e da Chiara Lonzi.
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Nasce a Siena il 20 febbraio 1927 Lazzero Beligni, detto Giove, indimenticato fantino che ha segnato il Novecento paliesco.

Giove, al secolo Lazzero Beligni, ma anche chiamato Freccia o Il Macellaio, o ancora semplicemente Lazzaro.
Già il fatto che gli si siano dati parecchi soprannomi dimostra quanto questo fantino senese abbia segnato i Destini delle Contrade.

Corse 40 Palii, senza mai vincere, in questo tristemente famoso record, è secondo solo a Luigi Anastasi, detto Gigi Bestia, che a cavallo 🏇🏻 tra il Settecento e l'Ottocento corse sul Tufo di Piazza per ben 42 volte senza mai vincere.

Ecco la classifica dei fantini mai vittoriosi in Piazza

1- Gigi Bestia (42 disputati senza mai vincere)
2 - Giove (40 Palii disputati senza mai vincere)
3 - Ghiozzo (37 Palii disputati senza mai vincere)
4 - Bighino (28 Palii disputati senza mai vincere)
5 - Sciò (25 Palii disputati senza mai vincere)

Montò grandi cavalli, anzi tante grandi cavalle tutte femmine, che segnarono la Storia del Palio di Siena, come (in ordine sparso)

Tanaquilla (3 Vittorie)
Salomè de Mores (2 Vittorie)
Archetta (3 Vittorie)
Gaudenzia (4 Vittorie)
Selvaggia (2 Vittorie)
Beatrice (2 Vittorie)

Tutti nomi che a Siena fanno tremare i muri e palpitare i Cuori dei contradaioli.

Portò all'esordio svariate cavalle femmine (caso molto particolare) che hanno segnato la Storia del Palio di Siena, come

Capriola
Vandala
Sambrina (1 Vittoria)
Zaffira (1 Vittoria)

E portò all'esordio sul Tufo di Piazza anche

Panezio (8 Vittorie)
Quebel (3 Vittorie)

Due cavalli che sono di diritto nel Gotha dei Cavalli da Palio, insieme a tutte le Cavalle femmine succitate.

Lazzero Beligni, detto Giove è anche l'unico di due fantini che, nella Storia di Siena, sono diventati Dirigenti di Contrada dopo aver terminato la carriera come fantini. Lazzaro fu infatti Mangino nell'Oca, sua Contrada di nascita. L'altro fantino ad aver ricoperto incarichi ufficiali in una Consorella è Claudio Milanesi, detto Tavoletta, che fu Barbaresco nell'Aquila.

Sebbene mai vittorioso, Lazzero Beligni, detto Giove, fu spesso al centro delle strategie paliesche e fu sempre rispettato da tutti gli altri colleghi. Intanto, per montare Cavalli del calibro di quelli citati sopra, non sarebbe potuto essere "una schiappa"...

Sfortunato sì, e tanto, ma schiappa no... Qui ci vorrebbe Michele Fiorini a parlare di Lazzero Beligni, detto Giove, ma via via nelle puntate di "Ricordi di Palio", Michele ne ha parlato con i Guerrieri (leggasi ex fantini) che è riuscito ad intervistare.
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LA FAMOSA SCENA DELL'INSEGUIMENTO DI "QUANTUM OF SOLACE" (2008), CON DANIEL CRAIG, GIRATA A SIENA DURANTE IL PALIO DI AGOSTO 2007

Bellissima la scena del film di 007 "Quantum of Solace" con Daniel Craig, nei panni dell'agente inglese James Bond. Siamo andati a rivederla ed è avvincente. Si vede Piazza del Campo il giorno del Palio del 16 agosto 2007, vinto dalla Contrada del Leocorno con Scompiglio su Brento, ma si vedono anche degli scorci di Siena, i tetti di Siena e tanti luoghi a noi cari. Andate a rivedere la scena!

Durata: 5' 16"
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2025/07/12 22:14:50
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