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*Porto X Experience*
di Capodanno 2022


dal 31 dicembre 2021 (ore 11) al 2 gennaio 2022 (ore 12)


È stato un anno difficile, intenso, per molti versi doloroso, eppure è stato un anno di meraviglia, di riscoperta di noi, di chi davvero siamo, di coraggio inimmaginabile, di scelte straordinarie, di infinite opportunita di generare Bellezza in risposta all'orrore, di Verità in risposta alle menzogne, di mani tese e umanità risvegliata a dispetto di tutta la disumanità che urla la fuori...

Continuiamo a costruire un mondo che ci somigli, un mondo che sia casa, che ci appartenga... continuiamo a creare Bellezza, continuiamo a riconoscere la nistra sacra Libertà, continuiamo a condividere e nutirirci, continuiamo a essere Umani...

Abbiamo deciso di aprire le porte del Porto per salutare insieme questo anno passato e accogliere il nuovo con ancora più coraggio, con ancora più energia, con ancora più potenza di Verità e Bellezza...

Porto X è aperto per chiunque voglia unirsi a noi...

Per quanto riguarda l'energia denaro, abbiamo deciso di fissare un contributo  come nutrimento per Porto X di 300€ adulto/100 bambini 6-11 anni.

Offriamo alloggio per  2 notti, cenone del 31, brunch del 1 gennaio, cena del 1 Gennaio, magie per i piccoli e per i grandi…passeggiate nei boschi alla scoperta degli spiriti dell'Inverno, musica, arte, incanto e molte altre sorprese, chi ci sarà saprà e vivrà…😊

Come ogni esperienza a Porto X sarà un viaggio al di fuori dell’ordinario concetto di tempo e di spazio.

Prenotazioni da subito fino ad esaurimento posti.

Vi attendiamo a braccia aperte...
Senza alcun lasciapassare!

Per info e adesioni 
331 5253214
Questa sera 30 dicembre, ore 21,15, diretta da Porto X…
Valentina Cidda, Valentino Infuso e qualche altro ospite a sorpresa!!! Parleremo del significato concreto della trasformazione della merda in Bellezza (o, in termini più strettamente alchemici, di vile in aureo…).
Felici di avervi a bordo!
Bicchiere di vino alla mano, come sempre (se non lo avete, usate l’acqua che procederemo assieme a trasmutarla in vino…)
Che ciascuno di noi possa in questo 2022 rendere reale un Nuovo piccolo grande Mondo!!! Che ciascuno di noi possa essere a suo modo Mago, inteso nel meraviglioso senso che ne dava Giordano Bruno nel De Magia:

“…tunc magus significat hominem sapientem cum virtute agendi.”
Ossia:
“…‘mago’ significa uomo sapiente dotato della capacità di saper agire.”

Non basta la teoria, lo studio, la conoscenza… ora più che mai è il momento della Pratica, è il momento di agire le proprie sapienze, le proprie nozioni, il proprio sentire, le proprie Visioni… tutto ciò che sappiamo è niente se non viene coerentemente praticato, se le azioni non corrispondono alle conoscenze tanto vale restare ignoranti, non rischiando così di risultare profondamente incoerenti.
Semplicemente questo l’augurio per tutti noi da Porto X:
coerenza profonda tra ciò che si ritiene di sapere e la capacità di saper agire questo sapere.
Come primo Viaggio del 2022 siamo felici di riproporre:

Le Nozze Alchemiche del Sé
Viaggio verso l’integrazione tra Maschile e Femminile

3 giorni di Pratica
a Porto X (Lucignano, Ar)
21-23 gennaio 2022
(Arrivi il 20sera/21mattina - partenze il 23 sera/24 mattina)
Le Nozze Alchemiche del Sé

In ciascuno di noi, uomini e donne, esistono e agiscono due forme-energia distinte e complementari: il Femminile e il Maschile. Sono due entità con specifiche caratteristiche, e che rivelano differenti desideri, aspirazioni, gusti, capacità, doni nell’individuo.

Il modo in cui queste due parti di noi si sono sviluppate nella nostra specifica Coscienza a partire dalle nostre relazioni primarie, dal contesto sociale e culturale in cui siamo cresciuti, dalle esperienze che abbiamo vissuto, etc-, e il modo in cui queste due parti di fatto si manifestano nel nostro Presente, influisce profondamente in ogni aspetto della nostra vita.
Se il Femminile è la Luna, è lo Yin, è la nostra capacità di viaggiare nelle profondità, di accogliere, contenere, comprendere, accostarci al Mistero, la nostra ispirazione inafferrabile che puo renderci artisti della Vita, il Maschile è Sole, è lo Yang, la fiaccola che fa luce sulla Via mostrandone la direzione, è lo scalpello, il pennello, la mano che crea, ciò che ci consente di agire, determinare, andare nel mondo, dare una direzione, penetrare la realtà plasmandola appunto come un opera d'arte.
Un Femminile integro è la chiave di accesso per l’ascolto, la visione, l'accoglienza dei nostri desideri più autentici; un Maschile integro è la chiave di accesso alla realizzazione concreta di chi davvero siamo.
Insieme, e solo insieme, queste sue forme energia possono dare vita all’emersione di un Sé integro davanti a se stessi e al Mondo. In questo Viaggio avremo modo di incontrare faccia a faccia queste due "entità", di conoscerne fragilità e paure, si scoprire se e quale dei due ha preso il sopravvento in noi, di scoprirne i blocchi emotivi, quali sono gli schemi nei quali sono rimasti intrappolati e perché, di riportarli a dialogare, di ricordare ferite e promesse di ognuno, di portare allo scoperto luci e ombre e guidarli a danzare in un imprevedibile  armonioso abbraccio.

Saranno tre giorni di ritiro, tre giorni di Pratica dedicata, sottile, fisica, energetica, materica, nella suggestiva dimensione di Porto X.
Per quanto riguarda gli alloggi, ogni camera è curata con attenzione per un'atmosfera calda ed accogliente. L’ottima cucina, poi, sarà il perfetto corollario conviviale (colazione, pranzo e cena) di un’esperienza residenziale unica che difficilmente si riuscirà a dimenticare.

Condotto da
Anabel / Valentina Cidda Maldesi e Valentino Infuso



Nessun lasciapassare qui verrà mai richiesto…

Costi
Questo è un discorso molto delicato ma fondamentale in questo momento, anche da un punto di vista dello Sviluppo collettivo. Abbiamo deciso, visto ciò che sta accadendo, di ridurre al minimo la quota richiesta affinché questa esperienza possa essere accessibile a tutti e allo stesso tempo permettere a Porto X di sostenersi e progredire come punto di riferimento, come faro per chi senta la necessità di Vedere… la quota minima richiesta per questo Viaggio (che comprende i 3 giorni di pratica guidata, vitto completo e alloggio per 4 notti) è stata stabilita a 380 euro. Ma… c’è un ma.
Dato che non vogliamo, ora più che mai, discriminare nessuno neanche dal punto di vista economico consci che parte di chi ci segue in questo momento sta già compiendo Scelte coraggiose di rinuncia ad una condizione anche lavorativa non più sostenibile, abbiamo deciso, per chi sente forte motivazione e necessità di esserci per questo Viaggio ma non può permetterselo, di aprire la possibilità di uno scambio diverso: una quota in energia denaro commisurata alle proprie possibilità (foss’anche simbolica) e lo scambio con l’arte, il mestiere, l’abilità insomma quello che si ritiene di poter scambiare per contribuire allo Sviluppo di Porto X. Chi si sente in questa condizione ci contatti in privato per trovare assieme il modo per rendere possibile ciò che va reso possibile.

Valentino Infuso & Valentina Cidda
"Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo."

SOCRATE
NON PARLIAMONE PIÙ.

Ciò che accade accade.

Nella nostra vita intima e intorno a noi, ciò che accade accade.
E ciò che accade possiamo saperlo o meno non fa differenza. Accade comunque.

Ma in noi, l’informazione di un fenomeno che accade la differenza la fa eccome.
Eppure la nostra esistenza continuerebbe a scorrere anche senza sapere.

(Continua nel post successivo…)
(“Non parliamone più.”, seconda parte)

La differenza è che queste due dimensioni, ciò che accade e la nostra esistenza, procedono comunque indipendentemente l’una dall’altra.
L’informazione circa un fenomeno in atto può anche lasciarci indifferenti, certo, ed essere per noi irrilevante. Basta mettere la testa sotto la sabbia. In quel caso occorre solo fare attenzione però al fatto che il culo è rimasto fuori, in balia degli eventi da cui stiamo scappando con la nostra rassicurante “deprivazione sensoriale”.
La differenza vera, concreta, inizia a farsi dal momento che, messi al corrente di ciò che accade, sorge una reazione. Una reazione intima, interiore, certo. Ma una reazione intima e interiore non basta se resta là, nel mondo interiore palesandosi solo sotto forma di indignazione, rabbia, sconforto, frustrazione, eccetera.
La reazione intima o interiore può essere tutto e niente se non si traduce in azione concreta intorno a noi, nel mondo, nell’Universo. Proprio come il gatto di Schrödinger chiuso nella scatola:
è vivo e morto contemporaneamente finché non si apre la scatola facendo sì che la realtà “collassi” in una delle due possibilità: gatto vivo o gatto morto.
Ma credo che, aprendo la scatola del nostro gatto emotivo, un’azione diretta contro ciò che ci indigna sia relativamente poco funzionale. Si schianterebbe contro qualsiasi azione contraria più forte della nostra.
Ma un’azione rivolta altrove?
Un’azione rivolta altrove cosa potrebbe materializzare, e quali conseguenze potrebbe provocare? Per rispondere bisogna intendersi sul significato di “altrove”.
L’Altrove è un luogo (fisico, mentale, spirituale, sentimentale, eccetera) altro rispetto a cui si è. Ma non solo. L’Altrove, inteso come meta della nostra azione in reazione ad una azione esterna ritenuta ingiusta e violenta, è tutto ciò che esiste di tangibile e di sottile al di là di quella miserrima porzioncina di esistenza da cui deriva l’azione violenta a cui sentiamo di rispondere. Lo so, quest’ultima frase è di un contorsionismo concettuale tale da richiederne una rilettura. Perfetto, rileggetela pure, per semplicità ve la riscrivo qua: L’Altrove, inteso come meta della nostra azione in reazione ad una azione esterna ritenuta ingiusta e violenta, è tutto ciò che esiste di tangibile e di sottile al di là di quella miserrima porzioncina di esistenza da cui deriva l’azione violenta a cui sentiamo di rispondere. E se ancora non basta, rileggetela ancora.
Cosa voglio dire…
Lasciar andare ciò che è marcio per focalizzare tutta l’attenzione verso ciò che al di là di quel marcio si può sviluppare e contribuire a far fiorire. Siamo così abituati ormai a consumare la nostra essenza quotidianamente nel commentare notizie, nell’indignarci per l’ingiustizia sociale e politica sempre più imperante, nello sbigottirci di fronte all’atteggiamento di un popolo sempre più cieco e asservito nonostante l’evidenza eclatante di ciò che sta accadendo. Lo abbiamo sempre fatto, ed ora che viviamo questa distopica realtà siamo portati a farlo ancora di più. E quando non sono i fattori esterni, politici, sociali, economici, sanitari, eccetera, particolarmente coinvolgenti (soggettivamente parlando), lo facciamo rispetto a ciò che appartiene alla nostra cerchia più prossima e ristretta: ci lamentiamo del partner che non ci capisce, dei figli che non capiamo, dei parenti prepotenti, degli amici che ci abbandonano, dei vicini che disturbano, del commerciante truffaldino, della bolletta e della multa, è così via… e allora? Anche qualora avessimo ragione, anche qualora questa rabbia, questa indignazione, questa frustrazione fosse ben riposta e motivata? E allora? Cosa abbiamo ottenuto se non alimentare in noi, in ogni caso, angoscia e timore per ciò che ci attende? E angoscia e timore compongono il più tossico dei veleni: la paura. Perché è la paura a guidare il nostro agire, a generare le nostre intenzioni, ad alimentare le nostre scelte. Dall’altra parte c’è l’amore.

(Continua nel post successivo…) un
(“Non parliamone più.”, terza parte)

Biochimicamente è sorprendente il fatto che ossitocina(conosciuta come “l’ormone dell’amore”) e vasopressina(“l’ormone della paura”) siano secrete dalla stessa ghiandola, la neuroipofisi. È interessante perché questa ghiandola non può produrre contemporaneamente entrambi gli aminoacidi ma o l’uno o l’altro. Vale a dire che, più mi alleno a far sì che in me si generi paura meno spazio c’è per l’amore, e viceversa, più mi metto in condizione di far scorrere in me ossitocina meno spazio lascio alla vasopressina e quindi alla paura.
Ecco. Forse, delle nefandezze e dei soprusi e delle ingiustizie di cui veniamo quotidianamente informati è giunto il momento di smettere di parlarne. Non di escluderle dalle nostre percezioni, intendiamoci, ma smettere semplicemente di parlarne. Perché ogni volta che ne parliamo e ci lamentiamo è lì che portiamo tutto il nostro essere, tutte le nostre energie, bruciandole. Ed alimentiamo in noi il rilascio di vasopressina, autogenerando paura.
L’energia scorre dove la mente sta”, ho sentito dire da un venerabile maestro Shaolin. Niente di più vero!
Sarebbe sano quindi ogni volta spostare la nostra mente, il nostro essere, la nostra forza, la nostra essenza vitale verso ciò che ci permette di progredire, sviluppare, crescere, amare, gioire attraverso azioni concrete rivolte alla Bellezza, alla condivisione, alla trasformazione di noi stessi in meglio, sempre in meglio, costantemente però in accoglienza del nostro peggio, come un blocco informe di argilla da cui partire per plasmare la materia in qualcosa di unico, di bello, di nutriente per se stessi e per chi ci circonda. Nonostante tutto. Anzi, in virtù di tutto.
Siamo chiamati, ora più che mai, a trasformare ogni lamentela in azione verso l’apprendimento; siamo chiamati, ora più che mai, alla messa in atto di qualcosa che vada al di là di ciò che ci angoscia. Non è facile, non è semplice. Ma lo è restare affossati nel pantano dell’impanicante psicosi generale? Lo è restare raggelati dalla nostra percepita impotenza e dalla timorata rabbia? Potrebbe sembrare di sì, ma semplicemente perché ci siamo abituati a questo. E dunque, non resta che iniziare a modificare le nostre abitudini. Oppure continuare a lamentarci.

Socrate diceva:
"Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo."

Accogliamo questo invito e costruiamo il nuovo, ciascuno partendo da Sé. Nonostante tutto. Anzi, in virtù di tutto.

Valentino Infuso
Forwarded from DataBase Italia
NON PARLIAMONE PIÙ

Da Porto X

Leggi l'articolo 👇

https://www.databaseitalia.it/non-parliamone-piu/
FORGIANDO L’ARMATURA
(di RUDOLF STEINER)

Mi rifiuto di sottomettermi alla paura
che mi toglie la gioia della libertà,
che non mi lascia rischiare niente,
che mi fa diventare piccolo e meschino,
che mi afferra,
che non mi lascia essere diretto e franco,
che mi perseguita e occupa negativamente la mia immaginazione,
che sempre dipinge cupe visioni.
Non voglio alzare barriere per paura della paura.
Io voglio vivere e non voglio rinchiudermi.
Non voglio essere amichevole per paura di essere sincero.
Voglio che i miei passi siano fermi perché sono sicuro
e non per coprire la paura.
E quando sto zitto,
voglio farlo per amore
e non per timore
delle conseguenze delle mie parole.
Non voglio credere a qualcosa
solo per paura di non credere.
Non voglio filosofare per paura
che qualcosa possa colpirmi da vicino.
Non voglio piegarmi
solo per paura di non essere amabile,
non voglio imporre qualcosa agli altri
per paura che gli altri possano imporre qualcosa a me;
per paura di sbagliare non voglio diventare inattivo.
Non voglio fuggire indietro verso il “vecchio”
per paura di non sentirmi sicuro nel “nuovo”.
Non voglio farmi importante
perché ho paura di essere altrimenti ignorato.
Per convinzione e amore
voglio fare ciò che faccio
e smettere di fare ciò che smetto di fare.
Dalla paura voglio strappare
il dominio e darlo all’Amore.
E voglio credere nel Regno
che esiste in me.

(Grazie a DataBase Italia per l’ispirazione…)
Finalmente un nuovo articolo scritto da Valentina Cidda…
Forwarded from DataBase Italia
Il Salto Quantico

Di Valentina Cidda
Da Porto X

Leggi l'articolo 👇
https://www.databaseitalia.it/il-salto-quantico/
“Oggi un amico mi ha detto "ma come hai fatto! Come fanno le persone che si fanno sospendere senza stipendio!
Non ti pesa non poter fare nulla, non poter vivere normalmente?".
La sua domanda è venuta spontanea e pura come quando un piccolo ti chiede come nascono i bambini.
E così ritengo che la risposta non sia semplice. O meglio tecnicamente è una sciocchezza, un ovulo viene fecondato da uno spermatozoo così come tu non cedi al ricatto e ti sospendono. Tuttavia indagare cosa accada nell'oscurità del ventre di una donna o della coscienza affinché il nuovo possa venire alla luce è cosa ben diversa... È semplicemente un miracolo!
La forza può arrivare tutta d'un colpo o strada facendo.
Nel mio caso è stata la seconda.
In origine mi sono detta solamente "aspetta, non essere avventata. Attendi non hai dati sufficienti per fare una scelta, verifica, osserva e dialoga, con più pensieri possibili, raccogli le opinioni più divergenti".
E nel frattempo, in quell'attesa, la faglia si apriva, una fenditura sempre più ampia e la maglia si stringeva un passo dopo l'altro, un decreto dopo l'altro.
Mi sono dovuta adattare ad essere esclusa da luoghi che frequentavo con normalità, ho iniziato a vedere comparire cartelli che trattavano quelli come me, in attesa di risposte, come dei germi da rimuovere, e ho scelto di cambiare spazi di relazione. Tra le chiacchiere emergeva sempre più l'intolleranza di chi credevo essermi amico, la superficialità di coloro che tenevano soltanto al profitto e, senza sapere di essere ascoltati, si trasformavano in piccoli e cinici Torquemada. Ho iniziato depennando parrucchieri, estetisti, palestre, centri benessere, negozi, disgustata da politiche anticipatorie e discriminatorie. Si, io non vi rientravo ancora, a me nessuno avrebbe detto niente per il momento, ma cominciai a trovarlo inaccettabile. E nel frattempo che osservavo quello che accadeva intorno e decidevo, le mie forze si trasformavano, cambiavano le mie scelte, le mie priorità, i miei bisogni. Ho iniziato a sentire stretta la corda al collo di chi mi diceva come, quando e di chi scrivere e quante battute utilizzare. Il disagio claustrofobico di dover scegliere le parole "giuste" per qualcuno o meglio per non scontentare qualcuno, di vedermi modificare un verbo qui e un avverbio la, o ancora peggio tutto l'articolo perché non sarebbe stato gradito dal "bossettino" di turno. Ho deciso di darci un taglio, non è stato da un giorno all'altro, è stato un processo lungo, come chi si spoglia per cambiare abito e, mentre lo fa ha una gran paura. Paura che sentirà freddo, che forse non troverà qualcosa di altrettanto comodo, che magari un colore diverso "addosso gli muore", che rimarrà nudo.
Ma quando sei realmente nudo, ti accorgi che non hai freddo, che non stai scomodo, che il tuo colore è bellissimo e sta bene con tutto, ti senti libero e non hai più paura. Ho scoperto nuovi sport e mi sono ritrovata a danzare in una piazza prendendo lezioni di ballo a cielo aperto. Ho riscoperto la socialità, quella genuina frutto di un comune sentire e non di un sopravvivere comune, del mal comune mezzo gaudio. Ho ritrovato la generosità che nel tram tram della quotidianità non hai neppure il tempo di pensare. Mi sono scoperta felice per le piccole cose che prima mi lasciavano indifferente e sono riuscita persino a smettere di odiare chi ritenevo la causa del mio dolore passato, ormai da chissà quanto tempo, senza essermene accorta.
Mi sono trovata troppo impegnata a riprogrammare, a scegliere un vestito che sia adatto a questo momento, che mi renda bella, per potermi occupare di quei vecchi rancori, di quelle persone già terribilmente angariate a fronteggiare le censure e i decreti a tampon battente.
Non credete che per qualcuno sia stato facile. Certamente c'è chi è più fortunato di altri. Ma mediamente sottrarsi alla società in cui sei cresciuto e della quale ti sei sentito parte non è un processo delicato. È un sacrificio, una autoeducazione, un fermento che ti nasce dentro ma che, per me, merita tutta la sofferenza provata.

(continua nel post
successivo)
L'unica cosa che posso dire oggi è non abbiate paura della sospensione di qualche mese, arrivati a questo punto le cose possono solo migliorare, non cedete al ricatto per paura.
Non dico più neppure fatelo per i vostri figli, ma Fatelo per voi stessi, per non precludervi un mondo incantevole.
La vita svela sempre un lato miracoloso quando si ha il coraggio di andargli incontro.
È tempo di scelte importanti. Non credo ci si improvvisi, ma a volte ci si può scoprire a essere qualcosa di più di quello che ci avevano detto fino a ieri.
Buona resistenza fratelli e sorelle.”

Nora Adriani
Da oggi, continua assieme ad alcune bravissime interpreti lo studio-laboratorio sul nostro nuovo spettacolo RockDaun!”, tratto (come spin-off) dal precedente PFF (Piano Forte Forte, trisonata per corpo femminile e pianoforte).
Presto avremo occasione di presentarlo a Porto X a tutti voi “senza alcun lasciapassare”.

Anche questo… #succedeaPortoX
2024/11/06 01:41:17
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