Nel 1550 Giorgio Vasari pubblicò la prima edizione de “Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori”, la biografia collettiva dei artisti vissuti tra il Medioevo e il Rinascimento, quasi esclusivamente italiani e defunti. L’opera in due volumi era divisa in tre parti, ognuna corrispondente più o meno a un secolo e ognuna di esse aveva per protagonista un artista a tutto tondo: Giotto, Filippo Brunelleschi e Michelangelo Buonarroti. Composta da poco meno di quattrocento pagine, la prima edizione fu stampata da Lorenzo Torrentino, al secolo Laurens van den Bleeck, tipografo fiammingo trapiantato a Firenze. Nel 1568 Vasari terminò una seconda edizione, dove, aggiunse aneddoti, pettegolezzi e persino alcuni scandali legati ai personaggi trattati, spesso basati su fonti orali e racconti di fantasia. Furono inseriti anche i ritratti degli artisti. La Biblioteca degli Uffizi conserva una copia delle Vite vasariane dell’edizione del 1568

#biblioteche #letteratura #storia

A pochi chilometri da Porretta, e precisamente nei pressi di Grizzana Morandi, si trova un castello che coniuga lo stile medievale a quello arabo-moresco, decisamente originale e atipico per la zona: si tratta della Rocchetta Mattei, eretta nella seconda metà dell’Ottocento per desiderio del conte Cesare Mattei, letterato e omeopata fondatore di una scienza medica chiamata elettromeopatia, una sorta di mescolanza di omeopatia, fitoterapia, alchimia e magnetismo. La costruzione del castello iniziò nel 1850: labirinto di torri, scalinate monumentali, sale da ricevimento e camere private che richiamano diversi stili, dal medievale al moresco, dal liberty al gotico. Tra i richiami decorativi più evidenti troviamo quello all’Alhambra di Granada per il Cortile dei Leoni e quello alla Grande Moschea di Cordoba per la cappella dove il conte è sepolto. La Rocchetta Mattei è un gioiello architettonico che tutti oggi possono visitare.

#architettura #castelli

🔎LA PORTA DEL PANTHEON LA PIÙ ANTICA DEL MONDO!

Magnifica la porta del Pantheon, a due ante, alta 7,53 metri e larga 4,45. Il portone è ancora quello di Marco Agrippa, o almeno come suppongono molti, quello voluto dall’Imperatore Adriano, e comunque a tutt’oggi funziona benissimo.

Altre due porte in bronzo di epoca romana si trovano nella Basilica Lateranense, e appartengono alle Terme di Caracalla. Sono anch’esse bronzee e bellissime.

La porta del Pantheon è fra le più antiche porte in bronzo del mondo, a oggi esistenti. Questo gigantesco portone è sopravvissuto alle spoliazioni medievali perché nel corso dei secoli il tempio venne trasformato in chiesa. Si tratta della più antica porta ancora in uso a Roma. Le ante sono così ben bilanciate, pur pesantissime, che possono essere facilmente spinte o aperte da una persona. Si tratta di una delle uniche due porte al mondo con una serratura di 2000 anni ancora in funzione.

#architettura #storia

Uno dei più celebri testi non decifrati è il codice di Voynich, un manoscritto del XV secolo oggi conservato a Yale, del quale ignoriamo la lingua, il contenuto, l'autore e il significato delle immagini. Il manoscritto di Voynich è un codice di pergamena del Quattrocento, composto da 116 fogli riccamente illustrati, che nessuno ha mai decifrato. Deve il suo nome a Winfried Voynich, un antiquario e collezionista di origini polacche, che nel 1912 lo acquistò da un collegio di gesuiti in provincia di Roma. Dal ritrovamento nel 1912 sono state avanzate numerose ipotesi sulla lingua e sul contenuto del manoscritto. Nessuna ipotesi è stata mai provata e il manoscritto è ancora incomprensibile. Numerosi studiosi si sono cimentati nel tentativo di risolvere l’enigma del manoscritto. Nessuna presunta “decifrazione”, però, ha consentito di leggere il manoscritto di Voynich, che perciò resta ancora un mistero.

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🏛Cripta di San Salvatore, GIURDIGNANO.
Rappresenta una delle massime espressioni dell'arte Bizantina nel territorio del Salento.
Scavata interamente nel banco tufaceo quasi tredici secoli fa'.

#archeologia #architettura #storia

A pochi metri da Fontana di Trevi si trova Vicus Caprarius, nota come la Città dell'Acqua. Questo gioiello archeologico nascosto è stato scoperto meno di due decenni fa durante i lavori di costruzione per un cinema. Nel cuore di Roma, una discesa sotto il livello stradale moderno rivela un complesso antico risalente all'era imperiale, comprendente i resti di un grande serbatoio d'acqua.
Dopo il catastrofico incendio del 64 d.C., la nuova visione di Nerone per la città portò alla costruzione di un edificio residenziale a più piani (insula) in questo sito. Nel II secolo d.C., l'area meridionale della struttura fu modificata per ospitare un enorme serbatoio d'acqua, il Castellum Aquae. Questo serbatoio faceva parte dell'acquedotto Vergine, l'unico antico acquedotto romano ancora funzionante che alimenta anche la Fontana di Trevi e altre fontane. Sorprendentemente, l'acqua scorre ancora in questo antico serbatoio.

🏛Il Palazzo Fortuny è un palazzo gotico di Venezia ubicato nel sestiere di San Marco. Prende il nome dall'ultimo proprietario, l'artista Mariano Fortuny y Madrazo, ed è sede dell'omonimo museo. Il museo fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia. Precedentemente, l'edificio era noto come Palazzo Pesaro degli Orfei.

Palazzo Fortuny,
Antico palazzo gotico appartenuto alla famiglia Pesaro in Campo San Beneto, trasformato da Mariano Fortuny nel proprio atelier di fotografia, scenografia e scenotecnica, creazione di tessili, pittura: di tutte queste funzioni l’immobile ha conservato ambienti e strutture, tappezzerie, collezioni. E’ inoltre dotato di notevoli collezioni fotografiche e tradizionalmente è sede di attività legate alla comunicazione visiva.

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