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Nell'Odissea si narra che Calipso abitasse in una grande grotta il cui ingresso era nascosto da una vite. Calipso si innamorò di Ulisse, lo tenne nell'isola per dieci anni e ebbero due figli: Nausitous e Nausinous. Gli promise l'immortalità e l'eterna giovinezza se fosse rimasto con lei per sempre, ma Ulisse non poteva dimenticare Penelope e il figlio Telemaco. Zeus mandò Hermes, messaggero degli dei, affinché Calipso lasciasse andare Ulisse. La ninfa obbedì a Zeus e fornì a Ulisse cibo e una nave, in modo che potesse continuare il suo viaggio di ritorno a Itaca.
La scultura in bronzo della ninfa Calipso, opera dello scultore Ceuta Ginés Serrán Pagán, si trova nel giardino situato proprio di fronte all'edificio Trujillo, contribuendo ad abbellire l'intera area della Plaza de la Constitución. È alta cinque metri e mezzo e pesa 750 chilogrammi. È considerata la più grande scultura in bronzo femminile della mitologia classica al mondo.

#scultura #donna #mitologia #epica
Una delle più PRESTIGIOSE ed AFFASCINANTI dimore del '500 LOMBARDE si trova a PIURO, SONDRIO! In VALCHIAVENNA Palazzo VERTEMATE FRANCHI fu eretto dai fratelli Vertemate Franchi, provenienti da una delle famiglie più ricche di Piuro, ed è l’unico edificio delle proprietà che si salvò dalla frana del 1618 che sommerse il paese con molti dei suoi abitanti. La dimora è immersa in un ambiente incantevole e comprende il palazzo, alcuni rustici e un’area verde molto estesa di epoca rinascimentale. All'interno pareti e soffitti a volta sono riccamente affrescati e vi sono rappresentate grandi scene mitologiche; stüe e soffitti INTARSIATI sono sicuramente le meraviglie del palazzo. Dal 1988 il complesso è diventato museo di proprietà del comune di Chiavenna, il quale si è preoccupato della sua conservazione.

#architettura #arte
Elisabeth Wegener Passarge era una fanciulla tedesca che morì sfortunatamente pochi giorni prima del matrimonio; il giovane sposo, lo scultore Ferdinand Seeboeck, le realizzò questa tomba nel Cimitero Acattolico di Roma che la ritrae vestita con l’abito nuziale, distesa su un letto. Secondo una tradizione, se visitando la fanciulla le si lascia un fiore nella mano, ella realizzerà un nostro desiderio.

#scultura #arte #tradizioni
🏛Il Castello di Donnafugata, in provincia di Ragusa, è un'enorme dimora nobiliare ottocentesca, voluta dal barone di Donnafugata. Esso mostra elementi settecenteschi, neoclassici e gotici. Il castello prende il nome dal feudo Donnafugata. Secondo una leggenda, il nome potrebbe derivare da donna-fuggita e sarebbe legato alla regina Bianca di Navarra, rinchiusa nel castello da Bernardo Cabrera, conte di Modica. La regina con la sua fuga avrebbe dato nome al castello, ma per quanto affascinante sia la storia, rimane solo una leggenda. La residenza è circondata da un immenso parco di piante mediterranee ed esotiche, dove si trova anche una graziosa Coffee House, in voga nei giardini inglesi, e un labirinto. All'interno, 120 lussuose stanze sono divise su tre piani. Il castello è stato scelto per alcune scende dalla fiction "Il commissario Montalbano".

#architettura #castelli
"Quando l'8 luglio 1593 Prudenzia di Ottaviano Montoni diede alla luce la sua creatura, la reazione del marito non fu sulle prime delle migliori. Orazio Gentileschi, apprezzato pittore nella Roma di fine Cinquecento, formatosi nel tardo manierismo toscano, salvo poi approdare allo stile caravaggesco, avrebbe, infatti, desiderato un maschio, il perfetto erede a cui trasmettere la sua arte, a cui lasciare, un giorno, la sua rinomata bottega. Nacque invece Artemisia. L'atteso maschio, Francesco, arrivò sei anni dopo, ma non sarà lui, bensì Artemisia, a ereditare il talento paterno, a portare avanti la tradizione pittorica di famiglia. In verità, fece di più perché la sua arte superò quella del padre Orazio, imponendosi in un mondo, quello della pittura, declinato da sempre al maschile.
Artemisia fu più forte degli stereotipi, delle convenzioni ma soprattutto fu più forte della violenza. A violentarla, un giorno di inizio maggio del 1611, fu il pittore Agostino Tassi a cui Orazio Gentileschi aveva affidato la figlia perché si perfezionasse nella tecnica della prospettiva, in cui l'artista, originario di Ponzano Romano, eccelleva. Dopo il processo Artemisia scelse di lasciare Roma per Firenze.. Riuscì ad entrare (prima donna in assoluto) nella prestigiosa Accademia delle Arti e del Disegno, frequentata, tra gli altri, da Michelangelo il Giovane, nipote del genio rinascimentale. Firenze fu il trampolino di lancio per una straordinaria carriera. "


📝Testo e collage fotografico di Maurizio Carvigno

🔎Per chi volesse approfondire la vicenda umana e artistica di Artemisia Gentileschi, può cliccare il link sottostante.

https://www.storiamo.it/donne-nella-storia/artemisia-gentileschi-il-coraggio-di-dipingere/

#arte #storia #storiedidonne
Nel maggio del 1812 venne inaugurata agli Uffizi la "Venere Italica" il capolavoro di Antonio Canova, che oggi splende, come un gioiello di suprema bellezza femminile, al centro della sala, che da lei prende il nome, alla Galleria Palatina a Palazzo Pitti.
Ugo Foscolo era presente il giorno dell’inaugurazione.

La scultura sostituiva la Venere dei Medici, la statua ellenistica, emblema del collezionismo mediceo, che Napoleone aveva portato via dalla Tribuna degli Uffizi per collocarla nel suo museo allestito a Parigi.

Dopo la caduta di Napoleone, nel 1815 Canova si recò a Parigi come emissario dello stato pontificio per trattare la restituzione delle opere sottratte da Bonaparte e la Venere antica riprese il suo posto nella Tribuna, mentre l’Italica di Canova, ormai "spodestata", fu trasferita a Palazzo Pitti.

#arte #scultura #storia
Durante gli scavi nella 'Regio IX' del Pompeii - Parco Archeologico è venuto alla luce un curioso affresco. La scena è una natura morta in cui appare un piatto che sembrerebbe essere una delle prime rappresentazioni del piatto più famoso della cucina italiana . Un affresco che raffigura una natura morta nella quale un artista sconosciuto riprodusse qualcosa che assomiglia molto a uno dei piatti più tradizionali della cucina italiana: la pizza. Gli esperti che stanno analizzando l'opera avvertono che ovviamente non può trattarsi del tipico piatto, però potrebbe essere un precursore della pizza moderna. Nell'affresco appare, sopra un vassoio d'argento, una focaccia (panis focacius), una forma di pane piatta, accanto a una coppa di vino, frutta e spezie. Sul pane sono disposti diversi frutti, come il melograno, conditi forse con datteri, frutti secchi e una ghirlanda di corbezzoli gialli.

L'affresco è stato scoperto nell'atrio di una casa nell'insula 10 della Regio IX del sito archeologico

#archeologia
Il 13.07.24 ricorre il 69° anniversario dal ritrovamento del sarcofago delle fatiche di Ercole, oggi visitabile al
Museo Civico Archeologico di Velletri.

Il Sarcofago delle Fatiche di Ercole, noto anche alla letteratura archeologica internazionale con il nome di Sarcofago di Velletri è tra le opere più significative dell’arte romana, questo monumentale sarcofago, del II sec. d.C., è divenuto ormai, l’emblema del patrimonio archeologico della Città di Velletri.

#arte #archeologia #ritrovamenti #luoghidavisitare #storia
La Tomba di Aminta , nota anche come Tomba di Fethiye , è un'antica tomba licia scavata nella roccia nell'antica Telmessos, in Licia, che all'epoca era una satrapia dell'Impero achemenide . Attualmente, si trova nel distretto di Fethiye nella provincia di Muğla , situata nella regione egea della Turchia . La moderna Fethiye si trova sul sito dell'antica città romana, poi ellenoromana, di Telmessos , con la Tomba di Aminta situata nel lato sud della città sul fianco della montagna, alla base della montagna. L'imponente tomba fu costruita nel 350 a.C. e prese il nome dall'iscrizione greca sul lato di essa che recita "Amyntou tou Ermagiou", che tradotto in inglese significa "Aminta, figlio di Hermagios". La tomba fu costruita dai Lici ,
il popolo che viveva in questa satrapia dell'Impero Persiano a quel tempo. I Lici erano una confederazione molto unita di città-stato indipendenti, tra cui Telmessos .

#ritrovamenti #archeologia #storia
Il 12 luglio 1903 apriva a Roma il luogo della Grande Bellezza: Villa Borghese. Un luogo creato nella Roma del '600 dal visionario Cardinale Borghese, che espone anche la ‘scandalosa’ scultura di Paolina Bonaparte, opera del Canova.
Da quel momento questo luogo ha richiamato milioni di turisti ogni anno, attratti da quello che è il terzo più grande parco pubblico di Roma, e scrigno di cultura. Nella Galleria Borghese, si può ammirare una collezione d’arte tra le più importanti al mondo, tra cui bassorilievi e mosaici antichi, dipinti e sculture dal XV al XIX secolo. Capolavori di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, oltre a splendide sculture di Gian Lorenzo Bernini e del Canova. Notevole è altresì la raccolta di marmi antichi.

#luoghidavisitare #arte #scultura #architettura
Il pulpito meraviglioso di Donatello e Michelozzo per il Duomo di Prato(1428-1438) è una delle più preziose opere del Rinascimento italiano

#architettura #arte
Nel sud dell'Islanda a pochi chilometri dalle Isole Vestmann, su uno scoglio in mezzo all'oceano, si trova uno dei fari più isolati al mondo.
Il Faro di Thirdaragnar, fu costruito nel 1939 nel più alto dei tre speroni rocciosi al largo delle coste islandesi, infatti il suo nome tradotto significa "tre rocce".
Per costruirlo, venne aperta una via, da tre esperti scalatori provenienti dalle Isole Vestmann, ma arrivare sulla vetta alta 36mt non fu per niente facile.
Secondo alcune testimonianze, nella parte finale, non c'erano appigli ed i tre scalatori furono costretti a salire uno sopra l'altro per raggiungere la cima dello sperone.
Oggi il Faro di Thirdaragnar, è raggiungibile in elicottero, grazie ad una piattaforma che permette l'atterraggio.

#geografia #archeologia
Bertinoro è un tipico esempio di cittadella medievale sulle colline romagnole, in provincia di Forlì e Cesena, ricca di mura, torri, case antiche e leggende. Riconosciuta anche nota anche come ‘Città dell’ospitalità’ per eccellenza grazie alla tradizione della Colonna dai dodici anelli costruita da Guido del Duca, giudice a Bertinoro dal 1202 al 1218, per mettere fine alle dispute che sorgevano fra le famiglie nobili del tempo. Ciascuna famiglia incastonava un proprio anello alla colonna, per un totale di 12 anelli. Il forestiero o il viandante legava il cavallo a un anello e veniva ospitato dalla famiglia proprietaria corrispondente. La Colonna si trova in Piazza della Libertà dove si affacciano Palazzo Ordelaffi e l’antica Torre dell’Orologio. Ogni anno la prima domenica di settembre si rinnova la vocazione dell'accoglienza e si ricorda la vicenda della Colonna delle Anella, celebrando la Festa dell’Ospitalità.

#storia #leggenda #luoghidavisitare #architettura
Il quadro di 🧑‍🎨Giacinto Gigante, rappresenta l' Interno della Cappella del Tesoro di San Gennaro il giorno del Miracolo del Sangue.
Il mistero partenopeo più famoso nel mondo, l' ampolla conservata nel Duomo, che si dice contenga il sangue di San Gennaro, patrono di Napoli. La particolarità di tale reliquia è che tre volte all'anno la sostanza dell'ampolla da solida si trasforma in liquida, un fenomeno considerato prodigioso ancora oggi dai fedeli: ritengono che il fenomeno dello scioglimento del sangue, rappresentato ritualmente il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, sia da attribuire a miracolo e foriero di buona sorte per la città e per chi è presente.
💦La fontana dell'Armonia nasce a Lecce nel 1927 per festeggiare l'arrivo dell'acqua pubblica proveniente dall'Acquedotto Pugliese in città. La fontana in marmo di Trani e due figure in bronzo, un uomo ed una donna nudi che bevono dalla stessa conchiglia, un gesto complice che nella fantasia popolare li ha visti come due innamorati. Le canne in marmo creano con i loro spruzzi e i giochi di acqua un atmosfera fiabesca. L'opera venne concepita e realizzata da Antonio Mazzotta. Nel 1941 sparirono le due figure in bronzo requisite per cause belliche. Nel 1952 addirittura venne eliminata del tutto dal luogo. Dopo anni di oblio, il 3 maggio del 1990 torno' esattamente nello stesso luogo dove era nata e per magia ricostruita dal vecchio maestro Mazzotta che a distanza di 63 anni riportò questa fontana nel luogo esatto dove era nata all'ombra del severo castello Carlo V di Lecce.

#architettura #arte #scultura
Questa è la tomba di Omero e si trova sull’isola di lo presso le Cicladi, nel mar Egeo.
Secondo la leggenda, il cantore più celebre di tutta la Grecia, si sarebbe fermato qui per una sosta nel corso di un viaggio che da Samo lo portava ad Atene, e gli abitanti dell'isola gli avrebbero posto un quesito a cui lui non seppe rispondere, motivo per cui venne ucciso. Altri invece ritengono che il cantore avesse deciso di essere sepolto proprio nell'isola terra natale di sua madre. Nessuno è certo dell'esistenza reale di Omero, così come nessuno può sapere se la sepoltura sia vera o meno; ma ciò non toglie nulla alla bellezza della costruzione in pietra che si staglia contro il cielo a strapiombo sul mare, abbracciando una lapide con una effige e un'iscrizione in greco: "Là la terra nasconde, sotto la sacra testa, il divino Omero, per chiaro ordine degli dei e degli uomini".

#leggenda #letteratura #scultura
2024/09/28 16:20:08
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