Forwarded from Sienafree
Cavalli da Palio, martedì 1° aprile al via i lavori di addestramento a Mociano
https://sienafree.it/168742-cavalli-da-palio-martedi-1-aprile-al-via-i-lavori-di-addestramento-a-mociano
Tutte le altre notizie di oggi su https://sienafree.it
https://sienafree.it/168742-cavalli-da-palio-martedi-1-aprile-al-via-i-lavori-di-addestramento-a-mociano
Tutte le altre notizie di oggi su https://sienafree.it
Siena Free
Cavalli da Palio, martedì 1° aprile al via i lavori di addestramento a Mociano
Saranno 49 i cavalli da Palio partecipanti all'appuntamento dei lavori di addestramento a Mociano suddivisi in 7 batterie
Il 1 aprile 1643 nasce a Siena Pirro Maria Gabbrielli
Nel 1691 fonda, con alcuni allievi, l'Accademia delle Scienze di Siena, l’odierna Accademia dei Fisiocritici.
Nel 1691 fonda, con alcuni allievi, l'Accademia delle Scienze di Siena, l’odierna Accademia dei Fisiocritici.
IL 2 APRILE 1786 NASCE A TAVERNE D'ARBIA (SI) LUIGI BRANDANI, DETTO CICCIOLESSO
Una gran bella storia di famiglia, la sua. I Brandani... Il padre Carlo era il macellaio di Taverne d'Arbia, insieme al fratello Girolamo. Padre di Pipistrello (Giovanni Brandani) e Brandino Minore (Agostino Brandani), fratello di Brandino I (Matteo Brandani), Brandino II (Angiolo Brandani) e Ghiozzo (Giuseppe Brandani).
I Brandani si legano a un'altra Dinastia di fantini del Palio di Siena, i Bianchini...
Cicciolesso è suocero di Campanino (Francesco Bianchini), nonno di Piccolo Campanino (Leopoldo Bianchini). Infine è anche cognato di Bianchi Mugnaio (Giuseppe Bianchi) e di Beppaccio (Giuseppe Straccali) e genero di Brecchino (Giuseppe Brecchi).
Inutile dirvi che Cicciolesso è il fantino che vanta più parentele della Storia, con ben dieci!
Qui tutte le parentele del Palio.
Corse 28 Palii e ne vinse 4 per Tartuca, Oca, Istrice e Nicchio. Di lui si ricorda un altro episodio, raccontato dal grande e indimenticato Ghigo Giannelli nel libro "Ora come allora", scritto insieme a Maurizio Picciafuochi, dove si narra la storia (vera) occorsa al Palio del 17 agosto 1814.
Cicciolesso correva nel Nicchio e per impedire la vittoria dell’Oca, riuscì a saltare dal proprio cavallo su quello dell’avversario, dove correva Luigi Menghetti, detto Piaccina e offrì al pubblico l’incredibile spettacolo di un cavallo montato contemporaneamente per un giro da due fantini.
Al termine della corsa fu ovviamente aggredito dagli ocaioli inferociti.
Una gran bella storia di famiglia, la sua. I Brandani... Il padre Carlo era il macellaio di Taverne d'Arbia, insieme al fratello Girolamo. Padre di Pipistrello (Giovanni Brandani) e Brandino Minore (Agostino Brandani), fratello di Brandino I (Matteo Brandani), Brandino II (Angiolo Brandani) e Ghiozzo (Giuseppe Brandani).
I Brandani si legano a un'altra Dinastia di fantini del Palio di Siena, i Bianchini...
Cicciolesso è suocero di Campanino (Francesco Bianchini), nonno di Piccolo Campanino (Leopoldo Bianchini). Infine è anche cognato di Bianchi Mugnaio (Giuseppe Bianchi) e di Beppaccio (Giuseppe Straccali) e genero di Brecchino (Giuseppe Brecchi).
Inutile dirvi che Cicciolesso è il fantino che vanta più parentele della Storia, con ben dieci!
Qui tutte le parentele del Palio.
Corse 28 Palii e ne vinse 4 per Tartuca, Oca, Istrice e Nicchio. Di lui si ricorda un altro episodio, raccontato dal grande e indimenticato Ghigo Giannelli nel libro "Ora come allora", scritto insieme a Maurizio Picciafuochi, dove si narra la storia (vera) occorsa al Palio del 17 agosto 1814.
Cicciolesso correva nel Nicchio e per impedire la vittoria dell’Oca, riuscì a saltare dal proprio cavallo su quello dell’avversario, dove correva Luigi Menghetti, detto Piaccina e offrì al pubblico l’incredibile spettacolo di un cavallo montato contemporaneamente per un giro da due fantini.
Al termine della corsa fu ovviamente aggredito dagli ocaioli inferociti.
QUANTI PALII HANNO VINTO I FANTINI DOPO I 40 ANNI?
Basandoci sui Palii vinti dai fantini dopo i 40 anni e sui dati statistici che ne possiamo desumere, ecco una proiezione sui primi fantini attualmente in attività, tutti ormai ultraquarantenni.
CLASSIFICA DELLA STORIA DEL PALIO
VITTORIE DOPO I 40 ANNI
🥇 Picino —> 5 Vittorie
🥈 Biggèri —> 3 Vittorie
🥉 Bachicche —> 3 Vittorie
🥉 Gobbo Saragiolo —> 3 Vittorie
🥉 Aceto —> 3 Vittorie
🥉 Trecciolino —> 3 Vittorie
7°) Paolaccino —> 2 Vittorie
7°) Ciancone —> 2 Vittorie
7°) Vecchia —> 2 Vittorie
7°) Ciccina —> 2 Vittorie
11°) Caino II —> 1 Vittoria
11°) Biondo —> 1 Vittoria
11°) Cicciolesso —> 1 Vittoria
11°) Beppaccio —> 1 Vittoria
11°) Bazza —> 1 Vittoria
11°) Bubbolo —> 1 Vittoria
11°) Marzialetto —> 1 Vittoria
11°) Ganascia —> 1 Vittoria
11°) Brio —> 1 Vittoria
11°) Velluto —> 1 Vittoria
Tabarre —> nessuna
Dorino —> non sappiamo la data di nascita
Tittia —> ???
Scompiglio —> ???
Gingillo —> ???
Statistiche originali ilpalio.org, elaborazione di questo canale in esclusiva qui sul canale Telegram!
Basandoci sui Palii vinti dai fantini dopo i 40 anni e sui dati statistici che ne possiamo desumere, ecco una proiezione sui primi fantini attualmente in attività, tutti ormai ultraquarantenni.
CLASSIFICA DELLA STORIA DEL PALIO
VITTORIE DOPO I 40 ANNI
🥇 Picino —> 5 Vittorie
🥈 Biggèri —> 3 Vittorie
🥉 Bachicche —> 3 Vittorie
🥉 Gobbo Saragiolo —> 3 Vittorie
🥉 Aceto —> 3 Vittorie
🥉 Trecciolino —> 3 Vittorie
7°) Paolaccino —> 2 Vittorie
7°) Ciancone —> 2 Vittorie
7°) Vecchia —> 2 Vittorie
7°) Ciccina —> 2 Vittorie
11°) Caino II —> 1 Vittoria
11°) Biondo —> 1 Vittoria
11°) Cicciolesso —> 1 Vittoria
11°) Beppaccio —> 1 Vittoria
11°) Bazza —> 1 Vittoria
11°) Bubbolo —> 1 Vittoria
11°) Marzialetto —> 1 Vittoria
11°) Ganascia —> 1 Vittoria
11°) Brio —> 1 Vittoria
11°) Velluto —> 1 Vittoria
Tabarre —> nessuna
Dorino —> non sappiamo la data di nascita
Tittia —> ???
Scompiglio —> ???
Gingillo —> ???
Statistiche originali ilpalio.org, elaborazione di questo canale in esclusiva qui sul canale Telegram!
www.ilpalio.org
Ecco i fantini del Palio di Siena che hanno vinto il Palio da ultraquarantenni
Quali sono i fantini del Palio di Siena che hanno vinto da ultraquarantenni? Ecco la statistica relativa.
Ieri ho condiviso la statistica sui fantini che hanno vinto almeno un Palio dopo i 40 anni, tra cui figura anche Cicciolesso che abbiamo ricordato qualche giorno fa qui.
Ma questi dati sono interessanti anche per un altro motivo molto più attuale, perché quest'anno, tra pochi giorni, il 13 aprile p.v., uno dei fantini più importanti del Palio di oggi, se non il più importante in assoluto ancora in attività, cioè Giovanni Atzeni detto Tittia, compie proprio 40 anni, essendo nato nel 1985.
E già sappiamo che anche due altri fantini che vanno per la maggiore, tra quelli in attività, e cioè Jonatan Bartoletti detto Scompiglio e Giuseppe Zedde detto Gingillo sono anch'essi già ultraquarantenni:
- il primo è nato il 30 aprile 1981 e quindi tra un paio di settimane compie 44 anni.
- il secondo è nato il 30 luglio 1982 e quindi a luglio avrà ancora 42 anni, per poi "scavallare" tra il primo e il secondo Palio di questo 2025 e diventare un aitante 43enne.
Tra i fantini della nostra epoca, l'ultimo a vincere da ultraquarantenne è stato l'indimenticato Andrea Mari detto Brio che vinse a 40 anni e 9 mesi al Palio del 2 luglio 2018, ma anche Dino Pes detto Velluto, che ha vinto l'ultimo Palio del 17 agosto 2024 a 43 anni e 8 mesi (essendo nato a dicembre del 1980).
Abbiamo quindi ben 4 fantini che potrebbero vincere da ultraquarantenni, ove Dino Pes bisserebbe il successo dello scorso anno, mentre gli altri tre potrebbero entrare di diritto in questa ennesima statistica della Storia del Palio.
Ma questi dati sono interessanti anche per un altro motivo molto più attuale, perché quest'anno, tra pochi giorni, il 13 aprile p.v., uno dei fantini più importanti del Palio di oggi, se non il più importante in assoluto ancora in attività, cioè Giovanni Atzeni detto Tittia, compie proprio 40 anni, essendo nato nel 1985.
E già sappiamo che anche due altri fantini che vanno per la maggiore, tra quelli in attività, e cioè Jonatan Bartoletti detto Scompiglio e Giuseppe Zedde detto Gingillo sono anch'essi già ultraquarantenni:
- il primo è nato il 30 aprile 1981 e quindi tra un paio di settimane compie 44 anni.
- il secondo è nato il 30 luglio 1982 e quindi a luglio avrà ancora 42 anni, per poi "scavallare" tra il primo e il secondo Palio di questo 2025 e diventare un aitante 43enne.
Tra i fantini della nostra epoca, l'ultimo a vincere da ultraquarantenne è stato l'indimenticato Andrea Mari detto Brio che vinse a 40 anni e 9 mesi al Palio del 2 luglio 2018, ma anche Dino Pes detto Velluto, che ha vinto l'ultimo Palio del 17 agosto 2024 a 43 anni e 8 mesi (essendo nato a dicembre del 1980).
Abbiamo quindi ben 4 fantini che potrebbero vincere da ultraquarantenni, ove Dino Pes bisserebbe il successo dello scorso anno, mentre gli altri tre potrebbero entrare di diritto in questa ennesima statistica della Storia del Palio.
www.ilpalio.org
Ecco i fantini del Palio di Siena che hanno vinto il Palio da ultraquarantenni
Quali sono i fantini del Palio di Siena che hanno vinto da ultraquarantenni? Ecco la statistica relativa.
Se guardiamo la statistica che ho condiviso ieri sui fantini che hanno vinto i Palii dopo i 40 anni, possiamo vedere come già vincere 3 Palii dopo i 40 anni sarebbe un buon risultato per i tre fantini ultraquarantenni che correranno nel 2025, appunto Tittia, Scompiglio e Gingillo.
Se prendiamo due tra i mostri sacri più recenti della Storia del Palio, come Aceto e Trecciolino, entrambi hanno vinto tre Palii da ultraquarantenni.
Gli interrogativi per la Storia del Palio sono:
- riuscirà Tittia a vincere 13 Palii come Trecciolino?
- riuscirà Tittia a eguagliare Aceto a 14 trionfi?
- riuscirà Tittia ad eguagliare Bastiancino o il Gobbo Saragiolo a 15 vittorie?
Diciamo che Tittia ha di fronte una decina di anni di carriera, anno più, anno meno. Oggi ha al suo attivo 10 vittorie e 5 vittorie sono alla sua portata per entrare nell'Olimpo. E sappiamo già che vincere 5 Palii da ultraquarantenne andrebbe a eguagliare un altro grande del Palio e cioè Picino.
Mentre invece, sempre a spanna, Scompiglio e Gingillo, hanno 7-8 anni di carriera davanti: ciò significa che anche se forse loro non arriveranno nell'olimpo della doppia cifra, a meno di cose eclatanti, possono comunque salire nella statistica dei vittoriosi da ultraquarantenni!
Staremo a vedere. Quello che è certo è che da ora in poi, i fantini ultraquarantenni sono anche quelli che vanno per la maggiore nel Palio, cosa che probabilmente non si è mai verificata prima d'ora. In parte ciò dipende sicuramente dalla modernità (aumento dell'età media, miglioramento delle condizioni fisiche e degli allenamenti a cui si sottopongono i fantini, dell'alimentazione, tutte cose che sappiamo già).
Quindi l'invecchiamento della popolazione di cui sentiamo parlare in tutte le statistiche nazionali ISTAT si rispecchia anche nell'età media dei fantini del Palio!
Se prendiamo due tra i mostri sacri più recenti della Storia del Palio, come Aceto e Trecciolino, entrambi hanno vinto tre Palii da ultraquarantenni.
Gli interrogativi per la Storia del Palio sono:
- riuscirà Tittia a vincere 13 Palii come Trecciolino?
- riuscirà Tittia a eguagliare Aceto a 14 trionfi?
- riuscirà Tittia ad eguagliare Bastiancino o il Gobbo Saragiolo a 15 vittorie?
Diciamo che Tittia ha di fronte una decina di anni di carriera, anno più, anno meno. Oggi ha al suo attivo 10 vittorie e 5 vittorie sono alla sua portata per entrare nell'Olimpo. E sappiamo già che vincere 5 Palii da ultraquarantenne andrebbe a eguagliare un altro grande del Palio e cioè Picino.
Mentre invece, sempre a spanna, Scompiglio e Gingillo, hanno 7-8 anni di carriera davanti: ciò significa che anche se forse loro non arriveranno nell'olimpo della doppia cifra, a meno di cose eclatanti, possono comunque salire nella statistica dei vittoriosi da ultraquarantenni!
Staremo a vedere. Quello che è certo è che da ora in poi, i fantini ultraquarantenni sono anche quelli che vanno per la maggiore nel Palio, cosa che probabilmente non si è mai verificata prima d'ora. In parte ciò dipende sicuramente dalla modernità (aumento dell'età media, miglioramento delle condizioni fisiche e degli allenamenti a cui si sottopongono i fantini, dell'alimentazione, tutte cose che sappiamo già).
Quindi l'invecchiamento della popolazione di cui sentiamo parlare in tutte le statistiche nazionali ISTAT si rispecchia anche nell'età media dei fantini del Palio!
www.ilpalio.org
Palio di Siena - fantini vittoriosi
Palio di Siena fantini vittoriosi
Il treno più lussuoso del mondo arriva a Siena.
Sì, è lui, proprio lui: L'Orient Express, il treno dei film di Agatha Christie torna in Italia e a Siena.
Una volta si viaggiava da Londra, a Venezia, il treno passava anche da Trieste, fino a Istanbul ed erano i viaggi della belle époque.
Adesso i tour sono più brevi e "mirati", in modalità "mordi e fuggi", ma non per questo meno interessanti e anche meno costosi.
Insomma, il tour La Dolce Vita è un tour tutto da gustare, anche solo per chi avrà la fortuna di vedere in stazione a Siena il più famoso treno della storia delle ferrovie.
Il tour dell'Orient Express da Venezia, a Siena, a Roma e ritorno dura solo 3 giorni e costa un botto, ma è roba per ricchi, si sa.
Però a maggio 2025 dobbiamo essere orgogliosi di poter vedere questo gioiello a Siena. Qualcuno in città ne parlerà, citando questo canale o ringraziando, dato che abbiamo scoperto questa anteprima? Sicuramente se ne parlerà, poi che non ci si fila nessuno, lo sappiamo di già😁 .
#orientexpress
Sì, è lui, proprio lui: L'Orient Express, il treno dei film di Agatha Christie torna in Italia e a Siena.
Una volta si viaggiava da Londra, a Venezia, il treno passava anche da Trieste, fino a Istanbul ed erano i viaggi della belle époque.
Adesso i tour sono più brevi e "mirati", in modalità "mordi e fuggi", ma non per questo meno interessanti e anche meno costosi.
Insomma, il tour La Dolce Vita è un tour tutto da gustare, anche solo per chi avrà la fortuna di vedere in stazione a Siena il più famoso treno della storia delle ferrovie.
Il tour dell'Orient Express da Venezia, a Siena, a Roma e ritorno dura solo 3 giorni e costa un botto, ma è roba per ricchi, si sa.
Però a maggio 2025 dobbiamo essere orgogliosi di poter vedere questo gioiello a Siena. Qualcuno in città ne parlerà, citando questo canale o ringraziando, dato che abbiamo scoperto questa anteprima? Sicuramente se ne parlerà, poi che non ci si fila nessuno, lo sappiamo di già
#orientexpress
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Tristezza, se rinasco voglio rifare il fantino del Palio – RICORDI di PALIO
https://www.ricordidipalio.org/tristezza-se-rinasco-voglio-rifare-il-fantino/
https://www.ricordidipalio.org/tristezza-se-rinasco-voglio-rifare-il-fantino/
RICORDI di PALIO
Tristezza, se rinasco voglio rifare il fantino del Palio – RICORDI di PALIO
Saro Pecoraro, detto Tristezza, fantino che vinse 5 Palii e ne corse 41 in 20 anni stabilendo una rivalità e un binomio con un altro fantino famoso: Rondone
NASCE IL 6 APRILE 1933 ROSARIO PECORARO, DETTO TRISTEZZA. BUON COMPLEANNO A SARO!
Oggi Saro Pecoraro, detto Tristezza compie 92 anni. Tanti Auguri di Buon Compleanno!
Michele Fiorini ha dedicato svariate puntate a Saro (così viene chiamato dagli amici).
All'inizio di questo video, Rosario, dice a Michele Fiorini, che quando vede i Senesi, gli si apre il Cuore ❤️
Anche per noi vedere lui è così!
Tanti Auguri a Saro!
Qui sotto le due puntate a lui dedicate sul nostro blog.
Tristezza, se rinasco voglio rifare il fantino
Durata: 1h 27' 16"
Tristezza e il 50° anniversario del Palio Straordinario del 1967 (Il famoso "Palio Senza Mani", perché Tristezza arrivò al bandierino esultando come i ciclisti, alzando tutte e due le mani, cosa unica nella Storia del Palio moderno)
Durata 20' 42"
Foto di Duccio Fiorini, che ringrazio e a cui mando un affettuoso saluto, se mi legge
Oggi Saro Pecoraro, detto Tristezza compie 92 anni. Tanti Auguri di Buon Compleanno!
Michele Fiorini ha dedicato svariate puntate a Saro (così viene chiamato dagli amici).
All'inizio di questo video, Rosario, dice a Michele Fiorini, che quando vede i Senesi, gli si apre il Cuore ❤️
Anche per noi vedere lui è così!
Tanti Auguri a Saro!
Qui sotto le due puntate a lui dedicate sul nostro blog.
Tristezza, se rinasco voglio rifare il fantino
Durata: 1h 27' 16"
Tristezza e il 50° anniversario del Palio Straordinario del 1967 (Il famoso "Palio Senza Mani", perché Tristezza arrivò al bandierino esultando come i ciclisti, alzando tutte e due le mani, cosa unica nella Storia del Palio moderno)
Durata 20' 42"
Foto di Duccio Fiorini, che ringrazio e a cui mando un affettuoso saluto, se mi legge
Il Compleanno di Rosario Pecoraro, Il Fantino "Tristezza" del Palio di Siena
Oggi, 6 aprile 2025, ricorre il compleanno di Rosario "Saro" Pecoraro, meglio conosciuto nel mondo del Palio con il soprannome "Tristezza", che compie 92 anni essendo nato a Lercara Friddi (Sicilia) il 6 aprile 1933.
La Carriera di Tristezza nel Palio di Siena
Rosario Pecoraro è una figura di spicco nella storia del Palio di Siena, avendo disputato ben 41 carriere tra il 1955 e il 1975, vincendone cinque. La sua carriera ventennale lo ha consacrato come uno dei protagonisti più longevi della Festa.
L'esordio e le vittorie
Il debutto di Tristezza in Piazza del Campo avvenne il 2 luglio 1955, quando fu chiamato dalla Contrada della Pantera per montare il cavallo esordiente Rondello. Nonostante un buon inizio, partendo in seconda posizione, la vittoria quel giorno andò al Bruco con il fantino Ciancone.
La sua prima vittoria arrivò quattro anni dopo, il 2 luglio 1959, quando corse per l'Aquila montando l'esordiente Salomè de Mores. Durante la sua carriera, Tristezza ha conquistato cinque Palii, vincendo per Aquila, Selva, Istrice, Giraffa (il famoso Palio "senza mani", perché tagliò il traguardo al bandierino con entrambe le braccia alzate, cosa mai avvenuta nella Storia del Palio) e l'ultimo per la Lupa il 2 luglio 1973.
Curiosità e rivalità
Una delle rivalità più note nel mondo del Palio è stata quella tra Tristezza e il fantino soprannominato Rondone, una competizione che dalla Piazza si è trasferita anche nel mondo delle corse regolari. Ancora alle cene di Ricordi di Palio si parla di questa rivalità.
Interessante notare come anche il fratello di Rosario, Antonio Pecoraro, abbia corso nel Palio di Siena, seppur con una carriera molto più breve: una sola partecipazione il 2 luglio 1963 nell'Aquila. Curiosamente, Antonio fu soprannominato "Sorriso", in evidente contrapposizione al soprannome del fratello "Tristezza".
Tristezza Oggi
Nonostante il soprannome che suggerisce un carattere cupo, i resoconti descrivono Rosario Pecoraro come un uomo che esprime "sincera gratitudine" verso Siena e il Palio, che gli hanno permesso di rimanere nel mondo dei cavalli a livelli alti. Dopo la carriera come fantino, ha continuato a lavorare nel mondo dell'ippica come allenatore di cavalli, guadagnandosi il rispetto nell'ambiente. Su You Tube dovrebbe essere ancora disponibile il famoso video in cui dice, ridendo "Se rinasco voglio rifare il fantino del Palio!". Andatelo a cercare.
Tristezza viene descritto come "uomo di cavalli e allenatore in ippodromo che vediamo sempre la mattina della Tratta a Siena sia a Luglio che ad Agosto, innamorato vero del Palio". Nonostante l'aspetto apparentemente severo, chi ha lavorato con lui lo ricorda con affetto e riconoscenza per la sua competenza e per la capacità di risolvere problemi dei cavalli.
Oggi, 6 aprile 2025, ricorre il compleanno di Rosario "Saro" Pecoraro, meglio conosciuto nel mondo del Palio con il soprannome "Tristezza", che compie 92 anni essendo nato a Lercara Friddi (Sicilia) il 6 aprile 1933.
La Carriera di Tristezza nel Palio di Siena
Rosario Pecoraro è una figura di spicco nella storia del Palio di Siena, avendo disputato ben 41 carriere tra il 1955 e il 1975, vincendone cinque. La sua carriera ventennale lo ha consacrato come uno dei protagonisti più longevi della Festa.
L'esordio e le vittorie
Il debutto di Tristezza in Piazza del Campo avvenne il 2 luglio 1955, quando fu chiamato dalla Contrada della Pantera per montare il cavallo esordiente Rondello. Nonostante un buon inizio, partendo in seconda posizione, la vittoria quel giorno andò al Bruco con il fantino Ciancone.
La sua prima vittoria arrivò quattro anni dopo, il 2 luglio 1959, quando corse per l'Aquila montando l'esordiente Salomè de Mores. Durante la sua carriera, Tristezza ha conquistato cinque Palii, vincendo per Aquila, Selva, Istrice, Giraffa (il famoso Palio "senza mani", perché tagliò il traguardo al bandierino con entrambe le braccia alzate, cosa mai avvenuta nella Storia del Palio) e l'ultimo per la Lupa il 2 luglio 1973.
Curiosità e rivalità
Una delle rivalità più note nel mondo del Palio è stata quella tra Tristezza e il fantino soprannominato Rondone, una competizione che dalla Piazza si è trasferita anche nel mondo delle corse regolari. Ancora alle cene di Ricordi di Palio si parla di questa rivalità.
Interessante notare come anche il fratello di Rosario, Antonio Pecoraro, abbia corso nel Palio di Siena, seppur con una carriera molto più breve: una sola partecipazione il 2 luglio 1963 nell'Aquila. Curiosamente, Antonio fu soprannominato "Sorriso", in evidente contrapposizione al soprannome del fratello "Tristezza".
Tristezza Oggi
Nonostante il soprannome che suggerisce un carattere cupo, i resoconti descrivono Rosario Pecoraro come un uomo che esprime "sincera gratitudine" verso Siena e il Palio, che gli hanno permesso di rimanere nel mondo dei cavalli a livelli alti. Dopo la carriera come fantino, ha continuato a lavorare nel mondo dell'ippica come allenatore di cavalli, guadagnandosi il rispetto nell'ambiente. Su You Tube dovrebbe essere ancora disponibile il famoso video in cui dice, ridendo "Se rinasco voglio rifare il fantino del Palio!". Andatelo a cercare.
Tristezza viene descritto come "uomo di cavalli e allenatore in ippodromo che vediamo sempre la mattina della Tratta a Siena sia a Luglio che ad Agosto, innamorato vero del Palio". Nonostante l'aspetto apparentemente severo, chi ha lavorato con lui lo ricorda con affetto e riconoscenza per la sua competenza e per la capacità di risolvere problemi dei cavalli.
E tu... da che parte stai? In questa disputa epica, sei dalla parte di Donato Tamburelli detto Rondone o di Saro Pecoraro detto Tristezza?
Anonymous Poll
16%
Sto dalla parte di Rondone
30%
Sto dalla parte di Tristezza
10%
Non so chi "siino"... (cit. Tambus)
45%
Non sono di Siena, clicco qui solo per vedere i risultati del sondaggio 😊
Il 7 aprile 1775 nasce a Siena Filippo Rossi, detto Vecchia o Il Vecchia o anche La Vecchia
Fratello maggiore di Serafino Rossi, detto Serafinaccio, nato 9 anni dopo di lui nel 1784, che corse 10 Palii senza vincere mai.
Filippo Rossi ha la particolarità non indifferente di aver ottenuto tutte le sue Vittorie sul Campo dopo i 40 anni.
Vinse infatti 2 Palii per Lupa e Onda a 42 e 44 anni.
Il primo Palio lo vinse a 42 anni e 4 mesi, ed è un record perché nessun fantino nella storia ha vinto il suo primo Palio dopo i 40 anni.
Altra particolarità che lo ha fatto passare alla Storia del Palio di Siena è che ha corso in 16 Contrade su 17 (no Giraffa), il che lo fa essere in cima alla classifica di tutti i tempi, anche se non come record (qui la statistica di riferimento con soli tre fantini che corsero per tutte e 17 le Contrade).
Non si capisce l'origine del suo soprannome, poiché non esordì affatto da anziano, anzi, esordì a 25 anni.
Tuttavia il suo soprannome potrebbe essere stato di malaugurio, appunto, perché vinse solo dopo i 40 anni.
Come ci raccontano in "Ora come allora" Ghigo Giannelli e Maurizio Picciafuochi, pare che fosse acerrimo nemico di Piaccina, al secolo Luigi Menghetti, il fantino che ha vinto il Palio più da anziano. Ben 64 anni! E per questo nei primi anni della sua carriera, cercò piuttosto di far perdere Piaccina, anziché cercare di vincere lui, ma non si conosce il motivo di questa asperrima rivalità.
Il Papei ha trovato un processo al Vecchia che lo vede imputato perché fu beccato nel 1818 ad andare a cavallo in Via del Porrione a tutta birra, ovviamente mettendo a repentaglio l'incolumità delle persone!
Fratello maggiore di Serafino Rossi, detto Serafinaccio, nato 9 anni dopo di lui nel 1784, che corse 10 Palii senza vincere mai.
Filippo Rossi ha la particolarità non indifferente di aver ottenuto tutte le sue Vittorie sul Campo dopo i 40 anni.
Vinse infatti 2 Palii per Lupa e Onda a 42 e 44 anni.
Il primo Palio lo vinse a 42 anni e 4 mesi, ed è un record perché nessun fantino nella storia ha vinto il suo primo Palio dopo i 40 anni.
Altra particolarità che lo ha fatto passare alla Storia del Palio di Siena è che ha corso in 16 Contrade su 17 (no Giraffa), il che lo fa essere in cima alla classifica di tutti i tempi, anche se non come record (qui la statistica di riferimento con soli tre fantini che corsero per tutte e 17 le Contrade).
Non si capisce l'origine del suo soprannome, poiché non esordì affatto da anziano, anzi, esordì a 25 anni.
Tuttavia il suo soprannome potrebbe essere stato di malaugurio, appunto, perché vinse solo dopo i 40 anni.
Come ci raccontano in "Ora come allora" Ghigo Giannelli e Maurizio Picciafuochi, pare che fosse acerrimo nemico di Piaccina, al secolo Luigi Menghetti, il fantino che ha vinto il Palio più da anziano. Ben 64 anni! E per questo nei primi anni della sua carriera, cercò piuttosto di far perdere Piaccina, anziché cercare di vincere lui, ma non si conosce il motivo di questa asperrima rivalità.
Il Papei ha trovato un processo al Vecchia che lo vede imputato perché fu beccato nel 1818 ad andare a cavallo in Via del Porrione a tutta birra, ovviamente mettendo a repentaglio l'incolumità delle persone!
www.ilpalio.org
Palio di Siena - le schede dei fantini - Vecchia (Filippo Rossi)
Palio di Siena le schede dei fantini
La puntata di Ricordi di Palio dedicata a Renzino la trovate dentro al canale YT del progetto di Michele Fiorini, ma è visionabile anche da qui dentro nel canale Telegram.
Ecco qui la statistica dei fantini vittoriosi all'esordio.
Ecco qui la statistica dei fantini vittoriosi all'esordio.
Telegram
Il Palio di Siena 🏇
"RENZINO Lorenzo Provvedi - Toccata e fuga dal Palio" di Michele Fiorini e Roberto Filiani
Ricordi di PALIO
Ricordi di PALIO
Il 10 aprile 1911 nasce a Gaiole in Chianti Lorenzo Provvedi detto Renzino, passato alla storia per essere l'unico fantino ad aver vinto l’unico Palio corso. Renzino vince il Palio d'esordio il 2 luglio 1945 per la Lupa su Mughetto.
L'esordio di Renzino coincide con il ritorno del Tufo in Piazza del Campo dopo la sospensione dovuta alla Seconda Guerra Mondiale. I fantini protagonisti sono gli stessi degli anni pre-bellici (Ganascia, il Biondo, Tripolino, Pietrino), mentre tra i cavalli l’unico conosciuto era Folco, il più ambito alla tratta. La Lupa, capitanata da Giulio Cinquini, dopo aver avuto in sorte Mughetto, un roano potente quanto impreciso in curva, si trova in difficoltà nella monta dato che i fantini più esperti rifiutano l’offerta di montare un soggetto così difficile.
La Carriera si avvicina e Capitan Cinquini non trova un fantino, mentre la Giraffa con Folco e Tripolino (già vincitori di sei carriere a testa) si presenta come favorita. Mario Bracci, grande lupaiolo (illustre giurista, docente e poi rettore dell’ateneo cittadino, ministro del commercio con l’estero nel primo governo De Gasperi e giudice della Corte costituzionale) e proprietario di Pontignano, suggerisce a Cinquini di affidare Mughetto a Renzo Provvedi, suo stalliere, che cavalcava molto bene. Non avendo altra scelta, la Lupa si presenta al canape con Renzino.
Alla Carriera assistono anche le truppe alleate che hanno incoraggiato e supportato la ripresa del Palio. Il Drappellone, dipinto da Bruno Marzi, rappresenta in primo piano il drago nazista colpito a morte da un missile alleato e sullo sfondo, appaiono le bandiere dei paesi che avevano sconfitto la Germania: è l’allegoria del Palio della Libertà, come viene ribattezzata la prima Carriera del secondo dopoguerra.
Renzino ha il decimo posto al canape e invece di lanciare il cavallo entra al passo tra i canapi. Questa manovra inganna i fantini dell'Oca e della Tartuca che fiancano in anticipo e cadono. La mossa viene invalidata e le Contrade rientrano tra i canapi nel medesimo ordine. Quando Renzino, che evidentemente non ha ben capito i compiti che spettano alla rincorsa, entra nuovamente al passo tra i canapi, tocca alla Selva farne le spese e cadere rovinosamente: solo la terza mossa sarà finalmente considerata valida.
Tra le curiosità di questo Palio si racconta che Renzino non conoscesse nemmeno i colori delle Contrade e per questo venne “istruito” dal parroco di Pontignano, don Vittorio Bonci, contradaiolo dell'Istrice (in seguito divenne correttore della Selva), che non solo gli spiegò i colori ma anche cercò di metterlo in guarda dalle insidie della Piazza.
Un aneddoto racconta che Renzino, prima di indossare il giubbetto della propria Contrada, chiese addirittura quanto avrebbe dovuto pagare per correre il Palio.
Oppure si racconta che dopo essere giunto per primo al bandierino non si sia fermato fino a quando non venne bloccato a San Martino: aveva perso il conto dei giri.
Renzino rimase ancora nel giro: disputò alcune prove e batterie negli anni successivi ma non corse più il Palio. Avrebbe dovuto correre il palio del ‘46, sempre nella Lupa, ma venne talmente impaurito dagli Istriciaioli che si rifiutò di ricorrere, per sempre.
È rimasto l'unico fantino imbattuto della storia.
L'esordio di Renzino coincide con il ritorno del Tufo in Piazza del Campo dopo la sospensione dovuta alla Seconda Guerra Mondiale. I fantini protagonisti sono gli stessi degli anni pre-bellici (Ganascia, il Biondo, Tripolino, Pietrino), mentre tra i cavalli l’unico conosciuto era Folco, il più ambito alla tratta. La Lupa, capitanata da Giulio Cinquini, dopo aver avuto in sorte Mughetto, un roano potente quanto impreciso in curva, si trova in difficoltà nella monta dato che i fantini più esperti rifiutano l’offerta di montare un soggetto così difficile.
La Carriera si avvicina e Capitan Cinquini non trova un fantino, mentre la Giraffa con Folco e Tripolino (già vincitori di sei carriere a testa) si presenta come favorita. Mario Bracci, grande lupaiolo (illustre giurista, docente e poi rettore dell’ateneo cittadino, ministro del commercio con l’estero nel primo governo De Gasperi e giudice della Corte costituzionale) e proprietario di Pontignano, suggerisce a Cinquini di affidare Mughetto a Renzo Provvedi, suo stalliere, che cavalcava molto bene. Non avendo altra scelta, la Lupa si presenta al canape con Renzino.
Alla Carriera assistono anche le truppe alleate che hanno incoraggiato e supportato la ripresa del Palio. Il Drappellone, dipinto da Bruno Marzi, rappresenta in primo piano il drago nazista colpito a morte da un missile alleato e sullo sfondo, appaiono le bandiere dei paesi che avevano sconfitto la Germania: è l’allegoria del Palio della Libertà, come viene ribattezzata la prima Carriera del secondo dopoguerra.
Renzino ha il decimo posto al canape e invece di lanciare il cavallo entra al passo tra i canapi. Questa manovra inganna i fantini dell'Oca e della Tartuca che fiancano in anticipo e cadono. La mossa viene invalidata e le Contrade rientrano tra i canapi nel medesimo ordine. Quando Renzino, che evidentemente non ha ben capito i compiti che spettano alla rincorsa, entra nuovamente al passo tra i canapi, tocca alla Selva farne le spese e cadere rovinosamente: solo la terza mossa sarà finalmente considerata valida.
Tra le curiosità di questo Palio si racconta che Renzino non conoscesse nemmeno i colori delle Contrade e per questo venne “istruito” dal parroco di Pontignano, don Vittorio Bonci, contradaiolo dell'Istrice (in seguito divenne correttore della Selva), che non solo gli spiegò i colori ma anche cercò di metterlo in guarda dalle insidie della Piazza.
Un aneddoto racconta che Renzino, prima di indossare il giubbetto della propria Contrada, chiese addirittura quanto avrebbe dovuto pagare per correre il Palio.
Oppure si racconta che dopo essere giunto per primo al bandierino non si sia fermato fino a quando non venne bloccato a San Martino: aveva perso il conto dei giri.
Renzino rimase ancora nel giro: disputò alcune prove e batterie negli anni successivi ma non corse più il Palio. Avrebbe dovuto correre il palio del ‘46, sempre nella Lupa, ma venne talmente impaurito dagli Istriciaioli che si rifiutò di ricorrere, per sempre.
È rimasto l'unico fantino imbattuto della storia.
www.ilpalio.org
Palio di Siena - le schede dei fantini - Renzino (Lorenzo Provvedi)
Palio di Siena le schede dei fantini