Forwarded from Il Palio di Siena 🏇
Oggi compie gli anni Massimo Coghe, detto Massimino II (nato nel 1964)
Vincitore di tre Palii, oggi possiamo anche dire che è padre di Andrea Coghe, detto Tempesta, che ha trionfato al rocambolesco Palio Straordinario del 20 ottobre 2018 per la Contrada della Tartuca.
Di Massimino II, che dire? A Siena tutti lo chiamiamo solo Massimino, solo che per ragioni enciclopediche lo dobbiamo distinguere da Massimino I, al secolo, Massimo Tamberi, che comunque nella Storia del Palio di Siena non è un "signor nessuno", avendo corso ben 25 Carriere con una Vittoria per la Imperiale Contrada della Giraffa al Palio del 16 agosto 1897.
Di Massimino II non serve dire molto, nel senso che basta la puntata di "Ricordi di Palio" che Michele FIorini e tutto il suo Staff (di cui faccio parte anche io 😆) abbiamo dedicato al grande fantino nuraghese di Norbello (Oristano).
La puntata di "Ricordi di Palio", dedicata a Massimino II, la trovate qui.
Vincitore di tre Palii, oggi possiamo anche dire che è padre di Andrea Coghe, detto Tempesta, che ha trionfato al rocambolesco Palio Straordinario del 20 ottobre 2018 per la Contrada della Tartuca.
Di Massimino II, che dire? A Siena tutti lo chiamiamo solo Massimino, solo che per ragioni enciclopediche lo dobbiamo distinguere da Massimino I, al secolo, Massimo Tamberi, che comunque nella Storia del Palio di Siena non è un "signor nessuno", avendo corso ben 25 Carriere con una Vittoria per la Imperiale Contrada della Giraffa al Palio del 16 agosto 1897.
Di Massimino II non serve dire molto, nel senso che basta la puntata di "Ricordi di Palio" che Michele FIorini e tutto il suo Staff (di cui faccio parte anche io 😆) abbiamo dedicato al grande fantino nuraghese di Norbello (Oristano).
La puntata di "Ricordi di Palio", dedicata a Massimino II, la trovate qui.
BUON COMPLEANNO A DARIO COLAGÈ DETTO IL BUFERA
Oggi è il compleanno di Dario Colagè, detto Il Bufera (58).
Il Bufera, vittorioso per ben tre volte sul Campo, con tre Palii altrettanto rocamboleschi, di cui l'ultimo, quello del Palio del 16 agosto 1998, è tuttora un Palio storico anche perché è l'ultimo Palio vinto dalla Nobile Contrada del Nicchio.
Di questa Carriera merita anche andare a rivedere il video, perché si tratta di un terzo giro entrato nella Storia del Palio di Siena, da quando esistono le riprese televisive.
Palio del 16 agosto 1998 - Vince Dario Colagè, detto Il Bufera, su Re Artù
Di Dario Colagè detto Il Bufera si ricordano alti e bassi incredibili, messi in evidenza dalla puntata che Michele Fiorini ha dedicato con "Ricordi di Palio".
Potete vedere qui la puntata dedicata al Bufera su "Ricordi di Palio".
Buona visione!
Oggi è il compleanno di Dario Colagè, detto Il Bufera (58).
Il Bufera, vittorioso per ben tre volte sul Campo, con tre Palii altrettanto rocamboleschi, di cui l'ultimo, quello del Palio del 16 agosto 1998, è tuttora un Palio storico anche perché è l'ultimo Palio vinto dalla Nobile Contrada del Nicchio.
Di questa Carriera merita anche andare a rivedere il video, perché si tratta di un terzo giro entrato nella Storia del Palio di Siena, da quando esistono le riprese televisive.
Palio del 16 agosto 1998 - Vince Dario Colagè, detto Il Bufera, su Re Artù
Di Dario Colagè detto Il Bufera si ricordano alti e bassi incredibili, messi in evidenza dalla puntata che Michele Fiorini ha dedicato con "Ricordi di Palio".
Potete vedere qui la puntata dedicata al Bufera su "Ricordi di Palio".
Buona visione!
www.ilpalio.org
Palio di Siena - le schede dei fantini - Il Bufera (Dario Colagè)
Palio di Siena le schede dei fantini
IL 17 GENNAIO E' SANT'ANTONIO ABATE - SANTO PROTETTORE DEGLI ANIMALI
LA BENEDIZIONE DELLE STALLE DEL CAVALLO IN TUTTE LE CONTRADE,, AD OPERA DEI CORRETTORI
Il 17 gennaio, è Sant'Antonio Abate, Santo Protettore degli animali, un santo, tra l'altro, di origine egiziana.
In Toscana, ma in tutte le regioni d'Italia, oggi si accendono i "fuochi di Sant'Antonio", sono celebrazioni in onore e a protezione degli animali e del raccolto in campagna.
Per tutte le info su Sant'Antonio Abate, vi suggeriamo di consultare questo link su Wikipedia
Stasera in tutte le Contrade di Siena si svolgerà la toccante cerimonia di benedizione della Stalla del Cavallo. Alla presenza del Correttore di Contrada, del Capitano e del Popolo, si benediranno i luoghi dove poi il Cavallo alloggerà nei giorni del Palio.
L'orario della benedizione può variare a seconda della Contrada, ma in linea di massima si terrà a partire dalle 17,30 alle 19,30.
Una cerimonia semplice, ma intima, ufficiale, ma allo stesso tempo informale.
Un momento molto sentito da tutti i contradaioli, in vista dell'annata paliesca che li attende.
Per avere un quadro completo di tutte le Stalle di Contrada, ecco la nostra mappa geotaggata con tutte le info.
La cerimonia è strettamente privata e sono ammessi solamente i contradaioli.
NON sono ammessi turisti e curiosi.
E' un momento molto sentito dai contradaioli e da tutto il popolo della Contrada, soprattutto se già si sa che la propria Contrada corre di diritto nell'anno in corso.
Dove si trovano tutte le Stalle delle Contrade - Mappa geolocalizzata in StreetView di GoogleMaps
LA BENEDIZIONE DELLE STALLE DEL CAVALLO IN TUTTE LE CONTRADE,, AD OPERA DEI CORRETTORI
Il 17 gennaio, è Sant'Antonio Abate, Santo Protettore degli animali, un santo, tra l'altro, di origine egiziana.
In Toscana, ma in tutte le regioni d'Italia, oggi si accendono i "fuochi di Sant'Antonio", sono celebrazioni in onore e a protezione degli animali e del raccolto in campagna.
Per tutte le info su Sant'Antonio Abate, vi suggeriamo di consultare questo link su Wikipedia
Stasera in tutte le Contrade di Siena si svolgerà la toccante cerimonia di benedizione della Stalla del Cavallo. Alla presenza del Correttore di Contrada, del Capitano e del Popolo, si benediranno i luoghi dove poi il Cavallo alloggerà nei giorni del Palio.
L'orario della benedizione può variare a seconda della Contrada, ma in linea di massima si terrà a partire dalle 17,30 alle 19,30.
Una cerimonia semplice, ma intima, ufficiale, ma allo stesso tempo informale.
Un momento molto sentito da tutti i contradaioli, in vista dell'annata paliesca che li attende.
Per avere un quadro completo di tutte le Stalle di Contrada, ecco la nostra mappa geotaggata con tutte le info.
La cerimonia è strettamente privata e sono ammessi solamente i contradaioli.
NON sono ammessi turisti e curiosi.
E' un momento molto sentito dai contradaioli e da tutto il popolo della Contrada, soprattutto se già si sa che la propria Contrada corre di diritto nell'anno in corso.
Dove si trovano tutte le Stalle delle Contrade - Mappa geolocalizzata in StreetView di GoogleMaps
Wikipedia
Antonio abate
abate e santo egiziano
Il 23 gennaio 1673 nasce a Monaco di Baviera Violante Beatrice, figlia del principe Ferdinando Maria e di Enrichetta Adelaide di Savoia. Giovanissima, viene promessa sposa al figlio di Cosimo III dei Medici, Ferdinando.
Alla morte del marito diventa governatrice di Siena, dove arriva il 12 aprile 1717. A Siena, per la verità, soggiorna poco, preferendo controllare l'amministrazione della città e del suo stato dalla villa nelle colline fiorentine.
Colta e raffinata, oltre che religiosissima, lega, tuttavia, il suo nome al regolamento per il Palio, nel 1721, e, soprattutto, al bando che definisce i territori delle contrade, pubblicato nel 1730. Il bando, in realtà, fu voluto dalle Contrade e scritto da senesi (Niccolò Maria Sozzini e Angelo del Cotone), ma Violante ebbe il pregio di capire che le Contrade erano (allora come ora) il nucleo sociale fondamentale della nostra città.
Violante muore il 30 maggio 1731 e chiede ed ottiene che il suo cuore venga deposto in un'urna ai piedi della salma del marito.
DI Violante ne ho scritto nel blog Ricordi di Palio
Alla morte del marito diventa governatrice di Siena, dove arriva il 12 aprile 1717. A Siena, per la verità, soggiorna poco, preferendo controllare l'amministrazione della città e del suo stato dalla villa nelle colline fiorentine.
Colta e raffinata, oltre che religiosissima, lega, tuttavia, il suo nome al regolamento per il Palio, nel 1721, e, soprattutto, al bando che definisce i territori delle contrade, pubblicato nel 1730. Il bando, in realtà, fu voluto dalle Contrade e scritto da senesi (Niccolò Maria Sozzini e Angelo del Cotone), ma Violante ebbe il pregio di capire che le Contrade erano (allora come ora) il nucleo sociale fondamentale della nostra città.
Violante muore il 30 maggio 1731 e chiede ed ottiene che il suo cuore venga deposto in un'urna ai piedi della salma del marito.
DI Violante ne ho scritto nel blog Ricordi di Palio
IL 24 GENNAIO 1945 MUORE A ROMA ANGELO MELONI, DETTO PICINO
Di Angelo Meloni, detto Picino, abbiamo già parlato svariate volte in questo canale, sia per ricordare lui che suo figlio Corrado, detto Meloncino.
Oggi ricorre l'anniversario della morte di Angelo Meloni, detto Picino. Qui trovate la sua scheda sul sito del Papei, ma non perdetevi le due puntate che Michele Fiorini ha dedicato al grande fantino di Canepina (VT).
A Canepina c'è un piccolo museo comunale dedicato a Picino. Se ci capitate, merita andarlo a vedere.
Le trovate qui la prima.
E qui la seconda, bellissima e commovente.
Di Angelo Meloni, detto Picino, abbiamo già parlato svariate volte in questo canale, sia per ricordare lui che suo figlio Corrado, detto Meloncino.
Oggi ricorre l'anniversario della morte di Angelo Meloni, detto Picino. Qui trovate la sua scheda sul sito del Papei, ma non perdetevi le due puntate che Michele Fiorini ha dedicato al grande fantino di Canepina (VT).
A Canepina c'è un piccolo museo comunale dedicato a Picino. Se ci capitate, merita andarlo a vedere.
Le trovate qui la prima.
E qui la seconda, bellissima e commovente.
RICORDI di PALIO
Picino, la Leggenda – RICORDI di PALIO
La Leggenda di Angelo Meloni, detto Picino, fantino del Palio di Siena che corse 52 Palii e ne vinse 13 per 7 Contrade diverse in 36 anni.
Bartolo Ambrosione è stato confermato Mossiere del Palio sul Verrocchio per la 19a volta e per entrambi i Palii del 2024.
Al di là delle dichiarazioni di rito, sarebbe interessante sapere se la decisione è stata unanime o meno, come avvenuto ad es. lo scorso anno.
Al di là delle dichiarazioni di rito, sarebbe interessante sapere se la decisione è stata unanime o meno, come avvenuto ad es. lo scorso anno.
www.ilpalio.org
Tutti i mossieri del Palio di Siena dal 1894 ad oggi
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IL 25 GENNAIO 1967 MUORE A SIRMIONE (BS) ETTORE BASTIANINI, UN GRANDE SENESE
Proveniente da modesta famiglia, Ettore Bastianini ebbe un bel carattere gioviale di senese purosangue; assai presto avviato alla lirica, fu dapprima impostato come basso, per poi scoprire la sua vera vocazione di baritono. Iniziò a cantare mentre faceva le consegne del pane come garzone fornaio per il forno del Vanni.
Bastianini... Parlare di lui in quattro righe sarebbe davvero riduttivo. Grande voce, ma anche grande professionista. Fu amato per la sua dizione perfetta, per quella sua voce cristallina, da vero italiano. E fu anche molto amato dalle donne. Mantenne sempre un rapporto speciale con sua madre, cosa allora consueta per chi rimaneva in Città, ma difficile per chi visse sempre una vita in giro per il mondo. Di Bastianini si ricorda la grande dignità di Uomo d'Altri Tempi nell'affrontare la tragedia della malattia. Arrivò al punto di lasciare la fidanzata, sua promessa sposa, con largo anticipo sull'esito clinico, per non farla soffrire alla sua morte. Una cosa che fa accapponare la pelle solo a pensarci.
Fu Capitano Vittorioso nel 1963 della sua Contrada della Pantera.
Voglio lasciarvi questa voglia di andare a caccia dei suoi dischi (magari in vinile, trovati nei mercatini dell'usato!) con il post nel blog di "Ricordi di Palio". L'ho scritto io un po' di tempo fa, ma è sempre valido, come sempre resterà la musica immortale che ha visto Bastianini come protagonista. Non perdetevi in fondo all'articolo il video di "Bianco, rosso e celeste" di Luciano Emmer, grande film in cui lo si vede nelle vesti di Capitano della Pantera.
Proveniente da modesta famiglia, Ettore Bastianini ebbe un bel carattere gioviale di senese purosangue; assai presto avviato alla lirica, fu dapprima impostato come basso, per poi scoprire la sua vera vocazione di baritono. Iniziò a cantare mentre faceva le consegne del pane come garzone fornaio per il forno del Vanni.
Bastianini... Parlare di lui in quattro righe sarebbe davvero riduttivo. Grande voce, ma anche grande professionista. Fu amato per la sua dizione perfetta, per quella sua voce cristallina, da vero italiano. E fu anche molto amato dalle donne. Mantenne sempre un rapporto speciale con sua madre, cosa allora consueta per chi rimaneva in Città, ma difficile per chi visse sempre una vita in giro per il mondo. Di Bastianini si ricorda la grande dignità di Uomo d'Altri Tempi nell'affrontare la tragedia della malattia. Arrivò al punto di lasciare la fidanzata, sua promessa sposa, con largo anticipo sull'esito clinico, per non farla soffrire alla sua morte. Una cosa che fa accapponare la pelle solo a pensarci.
Fu Capitano Vittorioso nel 1963 della sua Contrada della Pantera.
Voglio lasciarvi questa voglia di andare a caccia dei suoi dischi (magari in vinile, trovati nei mercatini dell'usato!) con il post nel blog di "Ricordi di Palio". L'ho scritto io un po' di tempo fa, ma è sempre valido, come sempre resterà la musica immortale che ha visto Bastianini come protagonista. Non perdetevi in fondo all'articolo il video di "Bianco, rosso e celeste" di Luciano Emmer, grande film in cui lo si vede nelle vesti di Capitano della Pantera.
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IL 6 FEBBRAIO 1108 I SENESI RIPORTANO IN CITTA' LE SPOGLIE DI SANT'ANSANO
Il 6 febbraio 1108 il Popolo in Arme di Siena, sollecitato dall'Arcivescovo Gualfredo, parte alla volta di Dofana, nella Diocesi di Arezzo, dove riposano le spoglie di Sant'Ansano. La missione è di quelle toste: battere sul campo di battaglia gli Aretini per riprendersi il Santo di Siena (a dire il vero non l'unico Santo Patrono della città, come sapete (per ulteriori info leggete qui), ma l'unico che è rimasto oggi nelle celebrazioni ufficiali cittadine).
Dopo un breve scontro in cui i Senesi hanno la meglio sui vicini di Arezzo (un saluto a tutti gli Amici da Arezzo che ci seguono), il corpo di Sant'Ansano viene trafugato e si decide di rendergli degna sepoltura in Duomo.
Ecco la Chiesa di Dofana dove erano sepolte le spoglie di Sant'Ansano. Qui c'è la geolocalizzazione di Google Maps, così potete andarla a vedere.
Il Popolo Senese accoglie i Soldati di ritorno da Dofana, al grido di "Il Santo Viene, Il Santo Viene", e da lì pare sia nata la denominazione di Porta San Viene (l'odierna Porta Pispini). Ma si tratta di una leggenda. La verità è che San Viene è lo storpiamento del Popolo in volgare della pronuncia di Sant'Eugenia in latino (dal nome della vicina Parrocchia di Sant'Eugenia, che si trova appunto sulla Via Aretina), che siccome è un nome di derivazione greca, doveva essere pronunciato una roba simile a "Sant'Evghenia" o qualcosa di simile e allora il Popolo per far prima (come spesso accade nella lingua parlata dal popolo), iniziò a chiamare la Porta San Viene.
Ecco la geolocalizzazione di Google Maps della Parrocchia di Sant'Eugenia.
Oggi Porta San Viene si chiama Porta Pispini ed è il simbolo, o uno dei simboli, della Nobile Contrada del Nicchio, la Contrada che si affaccia sulla Via Aretina, e da cui rientrarono i Soldati dalla Missione di Sant'Ansano.
Il 6 febbraio 1108 il Popolo in Arme di Siena, sollecitato dall'Arcivescovo Gualfredo, parte alla volta di Dofana, nella Diocesi di Arezzo, dove riposano le spoglie di Sant'Ansano. La missione è di quelle toste: battere sul campo di battaglia gli Aretini per riprendersi il Santo di Siena (a dire il vero non l'unico Santo Patrono della città, come sapete (per ulteriori info leggete qui), ma l'unico che è rimasto oggi nelle celebrazioni ufficiali cittadine).
Dopo un breve scontro in cui i Senesi hanno la meglio sui vicini di Arezzo (un saluto a tutti gli Amici da Arezzo che ci seguono), il corpo di Sant'Ansano viene trafugato e si decide di rendergli degna sepoltura in Duomo.
Ecco la Chiesa di Dofana dove erano sepolte le spoglie di Sant'Ansano. Qui c'è la geolocalizzazione di Google Maps, così potete andarla a vedere.
Il Popolo Senese accoglie i Soldati di ritorno da Dofana, al grido di "Il Santo Viene, Il Santo Viene", e da lì pare sia nata la denominazione di Porta San Viene (l'odierna Porta Pispini). Ma si tratta di una leggenda. La verità è che San Viene è lo storpiamento del Popolo in volgare della pronuncia di Sant'Eugenia in latino (dal nome della vicina Parrocchia di Sant'Eugenia, che si trova appunto sulla Via Aretina), che siccome è un nome di derivazione greca, doveva essere pronunciato una roba simile a "Sant'Evghenia" o qualcosa di simile e allora il Popolo per far prima (come spesso accade nella lingua parlata dal popolo), iniziò a chiamare la Porta San Viene.
Ecco la geolocalizzazione di Google Maps della Parrocchia di Sant'Eugenia.
Oggi Porta San Viene si chiama Porta Pispini ed è il simbolo, o uno dei simboli, della Nobile Contrada del Nicchio, la Contrada che si affaccia sulla Via Aretina, e da cui rientrarono i Soldati dalla Missione di Sant'Ansano.
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IL 7 FEBBRAIO 1955 NASCE A MONTERONI D'ARBIA (SIENA) PIER CAMILLO PINELLI, DETTO SPILLO
Nato in Val d'Arbia, terra di fantini del Palio di Siena, Pier Camillo Pinelli, detto Spillo, ha disputato in carriera 18 Palii, senza ottenere Vittorie.
Fantino di riferimento per alcuni anni della Contrada della Torre, va vicinissimo alla Vittoria in svariate occasioni, senza però mai riuscire a vincere.
Tanti auguri di Buon Compleanno!
Nato in Val d'Arbia, terra di fantini del Palio di Siena, Pier Camillo Pinelli, detto Spillo, ha disputato in carriera 18 Palii, senza ottenere Vittorie.
Fantino di riferimento per alcuni anni della Contrada della Torre, va vicinissimo alla Vittoria in svariate occasioni, senza però mai riuscire a vincere.
Tanti auguri di Buon Compleanno!
Nominata oggi la Commissione Veterinaria per il 2024
Prof. Rodolfo Gialletti – medico veterinario ippiatra specialista in medicina e chirurgia del cavallo;
Dr. Giuseppe Incastrone – medico veterinario ippiatra esperto in anestesiologia, clinica medica, medicina sportiva del cavallo e ortopedia;
La Commissione risulta così composta:
Sindaco
Prof. Rodolfo Gialletti
Dr. Giuseppe Incastrone
Fonte: Comune di Siena
Prof. Rodolfo Gialletti – medico veterinario ippiatra specialista in medicina e chirurgia del cavallo;
Dr. Giuseppe Incastrone – medico veterinario ippiatra esperto in anestesiologia, clinica medica, medicina sportiva del cavallo e ortopedia;
La Commissione risulta così composta:
Sindaco
Prof. Rodolfo Gialletti
Dr. Giuseppe Incastrone
Fonte: Comune di Siena
LA FAMOSA SCENA DELL'INSEGUIMENTO DI "QUANTUM OF SOLACE" (2008), CON DANIEL CRAIG, GIRATA A SIENA DURANTE IL PALIO DI AGOSTO 2007
Bellissima la scena del film di 007 "Quantum of Solace" con Daniel Craig, nei panni dell'agente inglese James Bond. Siamo andati a rivederla ed è avvincente. Si vede Piazza del Campo il giorno del Palio del 16 agosto 2007, vinto dalla Contrada del Leocorno con Scompiglio su Brento, ma si vedono anche degli scorci di Siena, i tetti di Siena e tanti luoghi a noi cari. Andate a rivedere la scena!
Durata: 5' 16"
Bellissima la scena del film di 007 "Quantum of Solace" con Daniel Craig, nei panni dell'agente inglese James Bond. Siamo andati a rivederla ed è avvincente. Si vede Piazza del Campo il giorno del Palio del 16 agosto 2007, vinto dalla Contrada del Leocorno con Scompiglio su Brento, ma si vedono anche degli scorci di Siena, i tetti di Siena e tanti luoghi a noi cari. Andate a rivedere la scena!
Durata: 5' 16"
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Quantum of Solace Chase Scene
9 febbraio 1516: Domenico Beccafumi compra casa in Via Tito Sarrocchi al civico 35
A cura di prof. Maura Martellucci e Roberto Cresti
A cura di prof. Maura Martellucci e Roberto Cresti
www.ilpalio.org
Accadde oggi a Siena, il Calendario Senese de ilpalio.org - 9 febbraio
Il Calendario Senese di tutto l'anno, a cura de ilpalio.org e della prof.ssa Maura Martellucci
IL 10 FEBBRAIO 1287 SI INSEDIA A SIENA IL GOVERNO DEI NOVE
Autocelebratoria ed esageratamente glorificata epoca dei Fasti Senesi che furono o veritiero splendore delle Arti e dello Spirito?
Come sempre la Verità sta nel mezzo.
Certo è che furono tempi molto carichi di significato, quelli che andarono dalla lenta affermazione del guelfismo a Siena fino alla Peste Nera del 1348 che falcidiò l'Europa intera.
Tempo di lettura: 3' 30"
Buona lettura!
Autocelebratoria ed esageratamente glorificata epoca dei Fasti Senesi che furono o veritiero splendore delle Arti e dello Spirito?
Come sempre la Verità sta nel mezzo.
Certo è che furono tempi molto carichi di significato, quelli che andarono dalla lenta affermazione del guelfismo a Siena fino alla Peste Nera del 1348 che falcidiò l'Europa intera.
Tempo di lettura: 3' 30"
Buona lettura!
RICORDI di PALIO
Il 10 febbraio 1287 inizia l'era del Governo dei Nove, che in circa 60 anni cambierà il volto alla città intera.
Il 10 febbraio del 1287 inizia l'epoca del Governo dei Nove, che a Siena, durerà fino al 1355. Il Governo dei Nove darà le basi a quella che sarà Siena.
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IL 12 FEBBRAIO 1956 NASCE A SERRI (SS) FRANCESCO CONGIU, DETTO TREMOTO, IL FANTINO CHE TRIONFO' SU QUEBEL AL PALIO DI CECCO DEL 4 LUGLIO 1979
Il 12 febbraio 1956 nasce a Serri (SS) Francesco Congiu, detto Tremoto, fantino che è già passato alla Storia del Palio di Siena per aver vinto il Palio di Cecco Angiolieri del 4 luglio 1979, uno dei Palii più rocamboleschi dal Secondo Dopoguerra in avanti.
Mandiamo un saluto ad un fantino che oggi ha una scuderia nei pressi di Siena e "assiste" il figlio, anche egli fantino professionista, Alessandro Congiu, secondo noi uno dei fantini più bravi in circolazione, che, inspiegabilmente, ancora non è stato fatto debuttare in Piazza.
Il padre Francesco, pur avendo vinto solo un Palio, è passato alla Storia per il Palio rocambolesco e per il significato di quella Carriera, lo storico Palio di Cecco Angiolieri, vinto dalla Contrada Priora della Civetta.
Ecco la monumentale puntata di Michele Fiorini su Ricordi di Palio.
Il 12 febbraio 1956 nasce a Serri (SS) Francesco Congiu, detto Tremoto, fantino che è già passato alla Storia del Palio di Siena per aver vinto il Palio di Cecco Angiolieri del 4 luglio 1979, uno dei Palii più rocamboleschi dal Secondo Dopoguerra in avanti.
Mandiamo un saluto ad un fantino che oggi ha una scuderia nei pressi di Siena e "assiste" il figlio, anche egli fantino professionista, Alessandro Congiu, secondo noi uno dei fantini più bravi in circolazione, che, inspiegabilmente, ancora non è stato fatto debuttare in Piazza.
Il padre Francesco, pur avendo vinto solo un Palio, è passato alla Storia per il Palio rocambolesco e per il significato di quella Carriera, lo storico Palio di Cecco Angiolieri, vinto dalla Contrada Priora della Civetta.
Ecco la monumentale puntata di Michele Fiorini su Ricordi di Palio.
Apprendo e ripubblico la notizia della scomparsa della contradaiola del Bruco, Janilla Bruckmann, che nel 2004 aveva scritto un bellissimo libro dedicato al Palio di Siena, e disponibile anche su Amazon e nelle varie librerie online.
Con sincero cordoglio, rivolto alla Nobil Contrada del Bruco, pubblico la notizia.
https://www.ilpalio.org/libri061.htm
Con sincero cordoglio, rivolto alla Nobil Contrada del Bruco, pubblico la notizia.
https://www.ilpalio.org/libri061.htm
www.ilpalio.org
I libri sul Palio di Siena
Palio di Siena: i suoi libri
IL 15 FEBBRAIO 1549 MUORE A SIENA, IL PITTORE GIOVANNI BAZZI, DETTO "IL SODOMA"
Nato a Vercelli nel 1477, il Sodoma, fu uno di quegli artisti che s'innamorò di Siena e di Siena fece la sua Patria adottiva. Formatosi nella sua terra di origine, dette il meglio di sé tra Siena e Roma, e a Siena ci sono opere importantissime.
Il suo soprannome sembra derivare dal modo di dire piemontese "sò, 'ndòma!" (traduzione: "su, andiamo!") che diceva spesso a mo' di esortazione a far presto ai suoi collaboratori in bottega e che fu preso come modo di appellarlo, come spesso si fa in Toscana, con le persone che non sono originarie della nostra regione. Ma Giorgio Vasari, l'autore della famosa biografia di tutti i maggiori artisti italiani ("Le vite..." le trovate qui disponibili), sempre malizioso e puntuto (e non confermato), dice invece che il soprannome Sodoma fosse dovuto ai gusti sessuali del pittore.
Opere di Giovanni Bazzi, detto Il Sodoma, sono nei maggiori Musei di tutto il mondo: all'Hermitage di San Pietroburgo, al Museo del Louvre di Parigi, alla Galleria di Palazzo Barberini a Roma, alla Galleria Sabauda di Torino, alla National Gallery of Art, Washington D.C., al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti nel capoluogo di regione. Ma ovviamente a noi interessa soprattutto poter godere dell'opera del Sodoma nella nostra Siena e allora si può andare al Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo, a cui vi consigliamo di dedicare almeno 4 ore per poterlo visitare per bene e, sempre con l'aiuto di una visita guidata. Poi ci sono le Opere nelle Chiese e Oratori di Contrada, su tutti la Natività della Vergine nella Chiesa di San Niccolò del Carmine, Oratorio della Contrada della Pantera. Altre opere del Sodoma sono all'oratorio di San Bernardino (Museo Diocesano di Arte Sacra). Citiamo anche l'Allegoria dell'Amore Celeste a Palazzo Chigi-Saracini e il ciclo di affreschi dedicati a San Benedetto all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Ma forse il lascito a Siena maggiore è la Cappella affrescata di Santa Caterina sul lato destro della Basilica di San Domenico. Infine, ultimi, ma non ultimi, gli affreschi di due dei Santi Protettori di Siena nella Sala del Mappamondo di Palazzo Pubblico (San Vittore e Sant'Ansano, qui trovate altre info sui quattro Santi Protettori di Siena).
Nella foto sotto, autoritratto giovanile del Sodoma, presente al ciclo di affreschi dedicato a San Benedetto, all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Asciano ("Come Benedetto risalda lo capistero che si era rotto").
Nato a Vercelli nel 1477, il Sodoma, fu uno di quegli artisti che s'innamorò di Siena e di Siena fece la sua Patria adottiva. Formatosi nella sua terra di origine, dette il meglio di sé tra Siena e Roma, e a Siena ci sono opere importantissime.
Il suo soprannome sembra derivare dal modo di dire piemontese "sò, 'ndòma!" (traduzione: "su, andiamo!") che diceva spesso a mo' di esortazione a far presto ai suoi collaboratori in bottega e che fu preso come modo di appellarlo, come spesso si fa in Toscana, con le persone che non sono originarie della nostra regione. Ma Giorgio Vasari, l'autore della famosa biografia di tutti i maggiori artisti italiani ("Le vite..." le trovate qui disponibili), sempre malizioso e puntuto (e non confermato), dice invece che il soprannome Sodoma fosse dovuto ai gusti sessuali del pittore.
Opere di Giovanni Bazzi, detto Il Sodoma, sono nei maggiori Musei di tutto il mondo: all'Hermitage di San Pietroburgo, al Museo del Louvre di Parigi, alla Galleria di Palazzo Barberini a Roma, alla Galleria Sabauda di Torino, alla National Gallery of Art, Washington D.C., al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti nel capoluogo di regione. Ma ovviamente a noi interessa soprattutto poter godere dell'opera del Sodoma nella nostra Siena e allora si può andare al Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo, a cui vi consigliamo di dedicare almeno 4 ore per poterlo visitare per bene e, sempre con l'aiuto di una visita guidata. Poi ci sono le Opere nelle Chiese e Oratori di Contrada, su tutti la Natività della Vergine nella Chiesa di San Niccolò del Carmine, Oratorio della Contrada della Pantera. Altre opere del Sodoma sono all'oratorio di San Bernardino (Museo Diocesano di Arte Sacra). Citiamo anche l'Allegoria dell'Amore Celeste a Palazzo Chigi-Saracini e il ciclo di affreschi dedicati a San Benedetto all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Ma forse il lascito a Siena maggiore è la Cappella affrescata di Santa Caterina sul lato destro della Basilica di San Domenico. Infine, ultimi, ma non ultimi, gli affreschi di due dei Santi Protettori di Siena nella Sala del Mappamondo di Palazzo Pubblico (San Vittore e Sant'Ansano, qui trovate altre info sui quattro Santi Protettori di Siena).
Nella foto sotto, autoritratto giovanile del Sodoma, presente al ciclo di affreschi dedicato a San Benedetto, all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Asciano ("Come Benedetto risalda lo capistero che si era rotto").
Il CAP propone un Palio Straordinario per il 2025.
Pubblico la notizia anche dal blog La Voce del Palio
Pubblico la notizia anche dal blog La Voce del Palio
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Il 16 febbraio 1926 nasce a Mazzarino (Caltanissetta) Gioacchino Calabrò, detto Rubacuori
Altro fantino, come Tremoto, che abbiamo ricordato pochi giorni fa, che vinse solo un Palio in carriera.
Rubacuori, siciliano doc, venne a Siena come studente di giurisprudenza all'Università, ma fin da subito, ad appena 19 anni e a guerra appena terminata, fu chiaro che preferiva i Cavalli ai codici. Fu iniziato ai segreti del Palio da Ganascia, e subito Rubacuori si trovò catapultato in un "gioco" enormemente grande, con la Nobil Contrada del Bruco che non vinceva dal 1922 e che fece di tutto per tramare e vincere quel famoso Palio della Pace del 20 agosto 1945. Come andarono le cose, è cosa arcinota, col Drappellone strappato dai brucaioli e una delle più grandi megarisse della Storia del Novecento.
A Rubacuori abbiamo dedicato una bellissima puntata di "Ricordi di Palio", in cui le donne di "Ricordi di Palio" sono andate ad intervistare la moglie del fantino, scomparso il giorno del Giro della sua Contrada, mentre la Comparsa stava passando sotto casa sua in Via Montanini. Una delle tante cose che può succedere solo a Siena.
Vi consiglio caldamente di vedere la puntata di "Ricordi di Palio", perché contiene degli aneddoti davvero belli. Raccontati di prima mano dalla moglie e da Chiara Lonzi.
Altro fantino, come Tremoto, che abbiamo ricordato pochi giorni fa, che vinse solo un Palio in carriera.
Rubacuori, siciliano doc, venne a Siena come studente di giurisprudenza all'Università, ma fin da subito, ad appena 19 anni e a guerra appena terminata, fu chiaro che preferiva i Cavalli ai codici. Fu iniziato ai segreti del Palio da Ganascia, e subito Rubacuori si trovò catapultato in un "gioco" enormemente grande, con la Nobil Contrada del Bruco che non vinceva dal 1922 e che fece di tutto per tramare e vincere quel famoso Palio della Pace del 20 agosto 1945. Come andarono le cose, è cosa arcinota, col Drappellone strappato dai brucaioli e una delle più grandi megarisse della Storia del Novecento.
A Rubacuori abbiamo dedicato una bellissima puntata di "Ricordi di Palio", in cui le donne di "Ricordi di Palio" sono andate ad intervistare la moglie del fantino, scomparso il giorno del Giro della sua Contrada, mentre la Comparsa stava passando sotto casa sua in Via Montanini. Una delle tante cose che può succedere solo a Siena.
Vi consiglio caldamente di vedere la puntata di "Ricordi di Palio", perché contiene degli aneddoti davvero belli. Raccontati di prima mano dalla moglie e da Chiara Lonzi.
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Palio di Siena - le schede dei fantini - Rubacuori (Gioacchino Calabrò)
Palio di Siena le schede dei fantini
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IL 19 FEBBRAIO 2014 MUORE ALESSANDRO FALASSI, GRANDE SENESE E FAMOSO ANTROPOLOGO DI FAMA MONDIALE DELL'UNIVERSITA' DI SIENA
di Maura Martellucci
Il 19 febbraio 2014 muore Alessandro Falassi. Un signore, un amico, un senese di quelli che hanno amato e dato incondizionatamente alla nostra città.
[Continua a leggere...]
di Maura Martellucci
Il 19 febbraio 2014 muore Alessandro Falassi. Un signore, un amico, un senese di quelli che hanno amato e dato incondizionatamente alla nostra città.
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Siena News
19 febbraio 2014: muore Alessandro Falassi, grande senese e famoso antropologo - Siena News
Alessandro Falassi. grande senese e famoso antropologo, ha dedicato la sua vita allo studio delle culture di tutto il mondo. Nel cuore, ha sempre avuto il Palio di Siena.