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Il totem.

Termine usato in etnologia in riferimento a determinati culti di specifiche popolazioni native del Nord America, esso è semplicemente uno dei modi per indicare un fenomeno umano che ci riguarda più di quanto immaginiamo: è un simulacro attraverso cui un'immagine concreta, naturale o oggettuale che sia, funge da simbolo di un potere archetipico che possiamo invocare affinché si risvegli in noi, ci guidi e ci protegga. Che si tratti di preghiera a Santi, Madonne, Arcangeli o Angeli custodi, di culto di antenati, di suppliche a Hermes, Odino, Anubi o Ganesha, di invocazioni dello spirito del giaguaro, della grande aquila, del lupo o del drago, è un fenomeno che riguarda da sempre tutte le popolazioni della Terra e che rivela quella profonda esigenza dell'uomo di porsi in connessione col sovrannaturale attraverso la natura tangibile.

Valentino Infuso

“I Guardiani dell’Anima”
29 settembre - 2 ottobre

#succedeaPortoX
Shinobu Kikuchi e il suo Sanshin
Buona Domenica a tutti ☀️

In attesa del programma autunnale (eh sì, pensavate che vi avremmo lasciato nella malinconia di fine estate, ma così non sarà!) abbiamo il piacere di annunciarvi tre appuntamenti emozionanti e coinvolgenti assai:


Sabato 17 settembre, ore 21

Shinobu Kikuchi
Otodama, l’anima dei suoni”

Piccolo concerto per Voce e Sanshin (liuto giapponese a tre corde)
Con la partecipazione al pianoforte di Valentina Cidda (forse 🤷‍♀️)
e di Valentino Infuso in qualità di narratore

Durata: 30 minuti circa

La performance è aperta a tutti, grandi e piccini




Venerdì 23 settembre, ore 19,30

Ritorna a Porto X dopo il grandissimo gradimento
Jacopo Tealdi
In
"U.Mani.tà"
Ricordate lo spettacolo fatto a mano?(letteralmente fatto con le mani!!!!)

Qui il trailer:
https://youtu.be/EBZzjRM96-Q

Durata: 50 minuti circa

Spettacolo per tutta la famiglia (i bambini in particolare si scompisciano dalle risate)



Domenica 25 settembre, ore 18,30

PFF (Piano Forte Forte)
Trisonata in corpo femminile e pianoforte

Con Valentina Cidda
Testo e regia di
Valentino Infuso

Durata: 90 minuti circa

Spettacolo non indicato per un pubblico di bambini

Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero (gradita generooosaaa offerta a cappello per gli artisti)


Per ulteriori info e prenotazioni: 393.900.11.68 (whatsapp)


E dal 29 settembre il workshop residenziale sulla scoperta dei propri animali guida…
Solo il riflesso

Sabbia, stelle
Assoli di onde
Buio che emerge
Buio
Buio che avvolge.

Saperti lì
dove eravamo rimasti
sì, proprio lì…
Che inutile è.
Sì, proprio lì…

Mellifluo e rassicurante
Saperti
Saperti lì
appallottolandoti
tra le mie mani
di lacrime matide
ti scaglio con stizza
sovrappensiero
contro il muro che dentro c’è ancora,
limite d’una
mia stanca memoria.

Ci proietto il mondo, sopra
ma piccolo, vecchio e crepato,
quel muro non può contenerlo
Ci proietto il mondo
e il mondo straborda
come liquido siero
isterico vino
tuo effimero infuso
assenzio sognato con cui mi ubriaco.
Eppur non mi sazio
non mi disseto
m’inebrio neppure.

Saperti lì
dove eravamo rimasti
mentre vago lontano
portando con me
un te che neanche ricordo.

Saperti lì
dove eravamo rimasti
speranza d’un pallido
che taccio a me stesso
E m’assorda un ronzio
che urla: vorrei!
Vorrei che tu fossi
ma tu
ma tu non sei.

Tu non sei quello
che so che è
me lo sono giocato
per ciò che è ma non so.

Una sola moneta
mi resta in pegno
Oracolo, dimmi:
quel che va terminato
dov’è ch’è iniziato?


Sabbia, stelle
Assoli di onde
Buio che emerge
Buio
Buio che avvolge.

Solo il riflesso
di piena luna
in questo settembre
Saperti lì
dove eravamo rimasti
Solo il riflesso…
e niente di più.

Valentino Infuso
In attesa del piccolo concerto di sabato, a voi un assaggio della meravigliosa grazia vocale di Shinobu Kikuchi

https://youtu.be/DnrufPlHmU0
I GUARDIANI DELL’ANIMA
Viaggio alla scoperta dei propri Animali Totem
29 settembre - 2 ottobre
Porto X, Lucignano (Ar)

Artwork by Jennifer Hawkyard
www.jezhawk.com
LUPO

Simbolo di forza, abile predatore, e nello stesso tempo simbolo di una lealtà e fedeltà senza pari...

Severo, duro, docile con chi ama, il lupo porta con se il seme dello Spirito guerriero e sostiene: coraggio. Disciplina. Determinazione. Concentrazione. Aggressività sana e
Profonda lealtà. Resilienza.

Sapientemente solitario quando necessita il lupo è parte di una comunità: ci ricorda ogni istante con la sua essenza che tutti siamo connessi profondamente, che il ruolo di ognuno è sacro e necessario, che vi è un equilibrio imperscrutabile di cui tutti siamo parte... un branco di lupi... un branco di anime...

Un branco di lupi contiene tutti gli archetipi e ci mostra che è l'insieme di essi in armonia a formare la forza e la pienezza di un intero.

Compagno ancestrale dell'uomo che ha saputo accoglierlo, e temuto avversario predatore insieme, lo Spirito del lupo conosce segreti e sapienza inimmaginabili, e si lega sempre ad anime selvagge, libere, fiere, leali, e chiamate a qualcosa di grande... perché grande, immenso è un cuore di lupo...

Valentina Cidda Maldesi
Buonasera a tutti.

Vi informiamo che la possibilità di pernottare a Porto X domani sera in occasione del piccolo concerto "Oto-Dama, l'anima dei suoni" della straordinaria Shinobu Kikuchi è esaurita.

Ma ai caparbi che proprio non intendono rinunciare, possiamo fornire supporto nella ricerca last minute per un posto in strutture limitrofe...

A domani!
Così ho conosciuto Shinobu, era il 2011, anno della nascita di mia figlia Nora e, forse in virtù di questo chissà, mi trovavo in una particolare condizione di prolifica creatività artistica… scrissi e interpretai questo spettacolo dal titolo Dojo-Ji, dal nome del tempio omonimo in cui è ambientata un’antica leggenda giapponese con protagonista il mostro Hannya, da cui la maschera forse più famosa del teatro Noh. Contaminando danza Butoh e tecnica delle marionette Bunraku, svolsi un lavoro sul corpo attraverso le maschere da me realizzate che mi parve all’epoca assai interessante.

Ebbi la fortuna di essere accompagnato dal vivo dalla maestria potente e poetica di Shinobu, voce, violino, sanshin, shamisen e pianoforte.

Quella che ascoltate nella clip è la sua voce dal vivo, durante la registrazione live dello spettacolo in una magica notte d’estate in una piazza gremita…

Stasera è veramente una fortuna averla con noi, felici di condividerla con voi…

(Valentino Infuso)

https://youtu.be/1swVIblNyB0
Gufo o Civetta

Profondamente associato alla chiaroveggenza... compagno di maghi e maghe, il suo dono è l'intuizione e la saggezza, la calma e la precisione, il silenzio fecondo e la capacità di andare a recuperare tesori e messaggi nell'invisibile dove il suo spirito perfettamente vede, sempre.

Il gufo ci guida a espandere il sesto senso, presiede al terzo occhio e sa guidare viaggi tra le dimensioni...

È un sapiente Virgilio, una piumata Sibilla, egli vede assai bene di giorno e con ancora maggiore chiarezza di notte, signore del buio che per lui non è mai un limite... ha un udito finissimo al quale nulla sfugge...

Il gufo sa rendersi invisibile e sa insegnare quest'arte... tutto vede e tutto sente senza essere visto se lo desidera... caccia di notte e di giorno dorme, perfettamente mimetizzato, negli incavi dei tronchi degli alberi, signore del cielo e figlio della terra... messaggero degli spiriti degli alberi...

La sua capacità di spostarsi tra al di qua e al di là e tra le dimensioni lo ha reso annunciatore di nascite e angelo della morte e pertanto spesso temuto... per tutto ciò che sa e può riferire...

Lo spirito del gufo (e della civetta con cui condivide un essenza profonda) ci aiuta a trovare il nostro cammino, a riconoscere la Via anche in momenti di profonda oscurità, a saper riconoscere in tempo i pericoli, a interpretare segnali apparentemente incomprensibili, a diventare saggi attraverso le visioni, a sviluppare l’intuizione e l'espansione della coscenza... e protegge dalla cecità, dalla paura delle tenebre, dall’eccessivo attaccamento alla materia, dal timore dell'ignoto...

Grande maestro... guida di Grandi Viaggi...
I Guardiani dell'Anima
Viaggio alla scoperta dei propri animali totem
29 settembre-2 ottobre 2022
Porto X, Lucignano (Ar)


Thanks to Jennifer Hawkyard for the artwork
www.jezhawk.com
Unicorno

Per l’unicorno, come per ogni altro animale “fantastico”, i riferimenti interpretativi possono essere attinti esclusivamente nella simbologia archetipica presente nelle varie culture, attraverso racconti popolari e mitologici che ci permettono di trarne un qualche significato esoterico. Già la Bibbia ne faceva menzione con il termine “monokeros”, il primo l’animale a cui Adamo diede nome usando, come afferma qualcuno, il linguaggio degli Angeli ossia la lingua enochiana. Esso, essendo fortemente connesso all’energia lunare (il cui candido manto ne riverbera il pallore argenteo) è associato al femminile sacro (inteso come yin) e alla purezza d’animo, tant’è che nei racconti mitologici per poterlo catturare ed estrarne il preziosissimo, contesissimo e taumaturgico corno, venivano usate delle giovani vergini, uniche alle quali l’unicorno (o liocorno) permetteva di avvicinarsi. Curioso che la maggior parte delle bimbe oggi lo assurge inconsapevolmente a proprio totem. Rivelandosi quindi esclusivamente ai puri di cuore, una sua apparizione in meditazione profonda o in stato di sogno potrebbe essere indicazione di purezza d’animo in chi lo percepisce. Inoltre, la sua presenza, essenza o visione veniva associata all’intervento divino, al sacro e alla consapevolezza spirituale, nonché all’atto “magico” vero e proprio. Se si rivela alle partorienti, annuncia la nascita di un grande essere umano, un saggio sovrano, un giusto condottiero o una guida spirituale. Nella tradizione orientale lo ritroviamo nella cultura giapponese come Kirin (eh sì, proprio quello della birra, dal nome cinese K’i-lin), animale associato alla giustizia, alla fertilità e alla buona fortuna. Mentre per la filosofia cinese, si tratta di uno dei 4 animali sacri, assieme al Drago (totem di Porto X😉), alla Tartaruga e alla Fenice: furono loro, unitamente al Dio P’an Kua, a creare la terra. Ma nello stesso mito poi venne col tempo sostituito dalla Tigre.
I Guardiani dell'Anima
Viaggio alla scoperta dei propri animali totem
29 settembre-2 ottobre 2022
Porto X, Lucignano (Ar)


Thanks to Jennifer Hawkyard for the artwork
www.jezhawk.com
Orso

L’orsa (non la costellazione ma la femmina dell’orso) partorisce i cuccioli nel semiletargo invernale, e li allatta nel sicuro conforto della tana. All’avvicinarsi della primavera esce finalmente all’aperto portando con sé i cuccioli ormai pronti.
Questa potrebbe essere l’indicazione più preziosa che questo animale, tra i più ricorrenti nel totem dei nativi americani, può darci: l’orso ci insegna a rientrare in noi stessi, attraverso il ritiro dal quotidiano e dalla cosiddetta realtà materica, per trovare le necessarie risorse, per attingere a poteri dentro di noi non solo assopiti ma addirittura sconosciuti; ci esorta a “rientrare nella tana della nostra anima” per darci la possibilità di fare scelte e prendere decisioni da una “posizione di potere” che altrimenti difficilmente potremmo conquistare.
Fondamentale però è non nascondersi, non rimanere in una sorta di perenne letargo: una volta avvenuto il Risveglio dei poteri dell’inconscio ci tocca la responsabilità di uscire dalla tana. L’orso ci esorta quindi alla ricerca degli equilibri, fra ferocia e dolcezza, tra cicli di semiletargo in solitudine e uscita allo scoperto per agire nella consapevolezza, fra selvaggia forza primordiale e introspezione.

Il suo camminare su due zampe lo rende affine agli umani al punto che la sua antropomorfizzazione riecheggia nell’immaginario collettivo da tempi immemori. Il mito dell’uomo o della donna trasformati in orso, infatti, abbonda nei racconti popolari, dalla tradizione orale fino al racconti più recenti dell’animazione cinematografica, in cui ad esempio la metamorfosi uomo-orso-uomo rappresenta rito di passaggio iniziatico fondamentale per una rinnovata consapevolezza (come ad esempio in “Koda, fratello orso” o in “Ribelle”).

Dal punto di vista più sottile, essendo l’animale associato a Diana, esprime potente la simbologia lunare; è anche legato alla nigredo alchemica e alle opere iniziatiche, nonché al risveglio di istinti primordiali.
Viene inoltre inscindibilmente associato agli alberi, che rappresentano il legame fra cielo e terra, la conoscenza, la fertilità e la crescita. L’albero insegna a portare all’esterno quanto di sconosciuto con l’orso si è appreso dall’interno. Ed è sempre negli alberi che l’orso cerca il miele di cui è particolarmente ghiotto, quasi ad invitarci alla ricerca della “dolcezza della vita”. Un’altra particolarità infatti è che pur essendo il più grande dei carnivori esso è essenzialmente onnivoro e, come per ogni totem, si ricollega all’energia spirituale di ciò di cui si nutre. Per questo motivo, chi ha l’orso come totem, potrebbe trovare ulteriori elementi di indagine nell’osservazione, per esempio, delle foche, dei pesci o delle api.
2024/09/30 03:40:14
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