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Grazie a tutti per aver partecipato a questa bellissima diretta. Scriveteci qui se vi va, qualunque cosa sentite di condividere…
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Ecco la registrazione della chiacchierata appena terminata intorno al “Risveglio del Guerriero”… grazie a tutti
Frammenti di un discorso più ampio… #21

Noi viviamo nel Mondo: abitiamo case, nasciamo, cresciamo, ci convinciamo di questo, di quello, crediamo di essere l'idea che abbiamo di noi stessi e l'idea che gli altri hanno di noi, lavoriamo, ubbidiamo, facciamo quello che "si deve fare", ci illudiamo e ci disilludiamo, ma il "luogo" che abitiamo non è casa, il luogo in cui esistiamo non è casa…

“Casa” è in quel qualcosa che, improvvisamente, ci fa cantare, nel profondo dell’anima, senza doverci interrogare sulle ragioni di quel canto, casa è un tepore d’appartenenza per il quale, di colpo, non siamo più soli su questa terra, fosse anche per un istante.

"Casa” è in un mistero che ci coglie alla sprovvista, fuori dalle nostre abitudini, dai nostri programmi, dai nostro "doveri", e ci commuove fino al pianto: un mistero che ci assomiglia, che ci appartiene, che ci specchia e ci accoglie nello stesso modo, con la stessa grazia, e per incanto ci sorprende… come si sorprendono i bambini agli albori dei loro sguardi sul mondo…

“Casa” è, non so, guardare il cielo ad esempio e sentire (ma sentirlo davvero), che alla paura del vuoto universale, si sostituisce la commozione di sentirsi profondamente pienezza compatta composta da quella stessa vertigine di infinito…

 “Casa” è un “luogo” dove neanche servono le parole e quelle che pronunciamo servono solo per renderci più ricchi del nostro potere di espressione.
"Casa" è dove qualunque cosa diciamo o facciamo tutto è riconoscimento e fiducia poiché noi stessi ci riconosciamo, poiché noi stessi abbiamo fiducia in Chi Siamo.

Casa è dove possiamo far cadere ogni maschera, restare nudi, e sapere che nulla ci sarà rubato, che in nessun modo saremo traditi, ricattati, giudicati.

"Casa" è dove siamo Liberi...

Quanto il nostro mondo è davvero fatto di questo? Questo chiediamoci...
In che misura possiamo sentirci a casa nel mondo che crediamo appartenerci e difendiamo?
E se non possiamo sentirci "a casa" come può essere il nostro mondo davvero?

E se avessimo l'opportunità di poter scoprire, così all'improvviso, adesso, proprio adesso, che il mondo in cui per tanto tempo abbiamo abitato può svanire...sta svanendo, è gia svanito mentre cerchiamo di riportarlo indietro...mentre ci accaniamo per riportarlo indietro, mentre urliamo che ci sia restituito...e ci accorgessimo di colpo che ciò che chiediamo ci sia restituito non ci serve davvero, che non è nemmeno ciò che realmente vogliamo?
Che magari "da quanto tempo accidenti ho scordato che sapevo sognare" e ora...

Se ci accorgessimo che, diamine, possiamo ancora credere e sognare, e che, beh, accidenti'  lo sappiamo fare...e siamo in tanti...beh...wow...
Eccoci.

Non esistono che pochi eventi nella vita. Crediamo di esserne circondati. Ma un evento è una stanza con tre porte separate: nascere, morire, amare… - che si fanno varcare tutte insieme, contemporaneamente…senza che si possa evitarlo…e senza che avvenga in noi separazione alcuna.
Così prezioso e raro.

Ecco...ci siamo.
Siamo giunti al Tempo sacro in cui possiamo ridisegnare il Mondo.
Un mondo che ci appartenga.
Un mondo che sia "casa"...per noi...per tutti.
Un mondo che scegliamo, che possiamo scegliere, ognuno per se stesso e tutti insieme.
Un mondo fatto non di frammenti di esseri, non di ingranaggi di una grande macchina, ma di Unicità Straordinarie, di Rivoluzionari tra cielo e terra, di Anime libere...perché la Libertà è uno stato dell'Essere che niente e nessuno potrà mai toglierci.
È la nostra scelta a determinare il nuovo mondo.
Scegliamo Chi Siamo.

Ci hanno insegnato che c'era una realtà con cui dover fare i conti necessariamente, compromesso dopo compromesso, rinuncia dopo rinuncia, che i sogni a un certo punto erano sogni e che la realtà era destinata a dominarli...ma oggi abbiamo l'opportunità, e la stiamo vivendo, di far cadere questa menzogna.
La Realtà è una cosa plastica, che si modella ogni istante, che noi disegnamo ogni istante, che i nostri sogni possono plasmare e che niente esiste di più Reale di questo...

Valentina Cidda Maldesi/Anabel

#iTarocchidelSé

 
“Il Risveglio del Guerriero”
Viaggio in emersione del proprio Sé oltre la nebbia delle paure.

Date prossimo
ritiro:
12-15 novembre
Guerriero non è chi è senza paura. Guerriero è chi riconosce le proprie paure, le accoglie e, nonostante l’incertezza di qualsiasi esito, Sceglie di attraversarle per andare incontro alla Verità di Sé.
Il coraggio non è quindi assenza di paura ma esiste in virtù della paura: c’è coraggio laddove la paura viene attraversata.

Il risveglio del proprio Guerriero permette all’Orfano (archetipicamente parlando) di uscire dal proprio vittimistico mondo fatto di disillusione e rabbia e crescere iniziando il cammino dell’Eroe che sarà.

Questo Viaggio si rende ora più che mai necessario, il momento presente ci chiede come non mai prima nella storia recente di agire da Guerrieri, di praticare cioè la Scelta di ciò che riteniamo giusto nonostante le paure.

Quattro giorni di ritiro, quattro giorni di Pratica dedicata, sottile, fisica, energetica, materica, nella suggestiva cornice di Porto X.


Ciascuna giornata di Pratica sarà strutturata orientativamente in questo modo:

- dalle ore 8: colazione;
- ore 10: inizio pratica (training fisico e psicosensoriale, parte teorica);
- pausa pranzo;
- 15,30: sessione pomeridiana;
- sera: cena.

Gli orari sono indicativi, e dipenderanno dall'andamento immersivo del lavoro che staremo svolgendo.

Per quanto riguarda gli alloggi, ogni camera è curata con attenzione per un'atmosfera incantata, calda ed accogliente. L’ottima cucina, poi, sarà il perfetto corollario conviviale (colazione, pranzo e cena) di un’esperienza residenziale unica che difficilmente si riuscirà a dimenticare.

Condotto da
Anabel / Valentina Cidda Maldesi e Valentino Infuso

4 giorni di Pratica a
Porto X (Lucignano, Ar)
29 ottobre-1 novembre

(Arrivi il 28 sera/29 mattina - partenze l’1 sera/2 mattina)

Nessun lasciapassare richiesto…


Costi

Questo è un discorso molto delicato ma fondamentale in questo momento, anche da un punto di vista dello Sviluppo collettivo. Abbiamo deciso, visto ciò che sta accadendo, di ridurre al minimo la quota richiesta affinché questa esperienza possa essere accessibile a tutti e allo stesso tempo permettere a Porto X di sostenersi e progredire come punto di riferimento, come faro per chi senta la necessità di Vedere… la quota minima richiesta per questo Viaggio (che comprende i 4 giorni di pratica guidata, vitto completo e alloggio per 5 notti) è stata stabilita a 400 euro. Ma… c’è un ma.
Dato che non vogliamo, ora più che mai, discriminare nessuno neanche dal punto di vista economico consci che parte di chi ci segue in questo momento sta già compiendo Scelte coraggiose di rinuncia ad una condizione anche lavorativa non più sostenibile, abbiamo deciso, per chi sente forte motivazione e necessità di esserci per questo Viaggio ma non può permetterselo, di aprire la possibilità di uno scambio diverso: una quota in energia denaro commisurata alle proprie possibilità (foss’anche simbolica) e lo scambio con l’arte, il mestiere, l’abilità insomma quello che si ritiene di poter scambiare per contribuire allo Sviluppo di Porto X. Chi si sente in questa condizione ci contatti in privato per trovare assieme il modo per rendere possibile ciò che va reso possibile.

Valentino Infuso & Valentina Cidda
ERRATA CORRIGE:
le date del ritiro de “Il Risveglio del Guerriero” sono dal 29 ottobre al 1 novembre (4 giorni di Pratica), e non dal 28 come erroneamente indicato.
Ci scusiamo per il disguido.
Verba Volant… #0
Da dove possiamo Iniziare?

Dai gesti ripetuti, dalle azioni quotidiane, dalle abitudini, da ciò che penetra nei nostri occhi dal risveglio al nuovo sonno, dalle parole...

Sì, iniziamo dalle parole, perché no? Le parole hanno un potere magico sottovalutato dai più, esse risuonano, scuotono, sono frequenza, onda, temperatura, colore, vibrazione. Più pronunciamo una stessa parola più questa avrà impatto nella nostra quotidianità. Questo avviene sia quando ne siamo pienamente consapevoli, attraverso le preghiere o i mantra, sia agendo nell'inconsapevolezza al di là della nostra intenzione conscia circa ciò che usiamo per dire cose.
La parola scritta ha certamente questo potere. Ma il fonema, credo, ancora di più. “Verba volant, scripta manent” (le parole dette volano, quelle scritte restano) la pronunciò un certo Caio Tito al senato romano con un’intenzione opposta al senso che comunemente le diamo quando ci divertiamo a citare questa abusata locuzione latina: le parole dette volano ovunque, mentre quelle scritte restano fisse, immutabili, non si muovono, quindi stagnano, a meno che non vengano pronunciate e allora iniziano a volare, a diffondersi, a passare da individuo ad individuo, a muoversi e a muovere, a smuovere, da anima in anima, in sostanza a trasformare. La parola scritta infatti ha bisogno di essere pronunciata perché si attivi magicamente, a differenza del simbolo, che necessita di essere fissato nella materia, solida o sottile che sia, attraverso il suo segno più che col suo “nomepronunciato: visualizzare il segno del simbolo Choku Rei, ad esempio, ha una efficacia “magica” assai più potente che non la mera pronuncia del suo fonema “chokurei”. Ci sono poi, meraviglia delle meraviglie, quelle parole rare che hanno una portata magica sia come fonema che come simbolo, una su tutte: Abracadraba! (che “guarda caso” vuol proprio dire “Creo quel che parlo”, ma guarda un po'...)

Quello che mi preme ora non è il focus sulle parole magiche quanto sull'uso magico delle parole.

Quindi, da dove Iniziare?

Iniziamo pure dal riconoscere quali sono i nostri fonemi abituali e ricorrenti, ossia quelle parole che nell'arco delle nostre giornate pronunciamo di più. Un buon Inizio è eliminare alcune parole dal proprio frasario, dalle proprie abitudini mentali in virtù della riconosciuta loro valenza magica. Riconoscere quali quelle indotte dall'esterno, dalla cultura, dalla famiglia d'appartenenza, dall'ambiente di riferimento, dalla società, e così via: queste sono perversamente magiche.

(Continua con la seconda parte)
(Seconda parte)

Prendiamo ad esempio tutte quelle definizioni tanto in voga che iniziano col prefisso no più qualcosa a seguire che si vuole negare: no-global, no-tav, no-expo, no-vax, no-greenpass, no-mask, eccetera eccetera eccetera, tutte definizioni queste coniate dal sistema al fine di agevolmente catalogare, incasellare, etichettare, fare di tutta l'erba un fascio, per poi delegittimare, il dissenso critico, o meglio i dissensi critici gettandoli in un unico calderone di un no-qualcosa intorno al quale non può che aleggiare l'olezzo di un non so che di ridicolo e superficiale. Ecco, questo è un esempio di uso perversamente magico della parola: delegittimo il dissenso sulla pizza, definendo come no-pizza colui che anche a ragion veduta dissente sulla pizza. La cosa peggiore però non è tanto la creazione di queste etichette da parte del sistema quanto la loro accettazione da pate di chi in esse poi finisce col riconoscersi: siamo no vax! Siamo no greenpass! Perché è peggio? Semplicemente perché la magia non funziona per negazione. Mi spiego: per eliminare o ridurre il potere ad una parola la prima regola aurea è: non pronunciarla più. Continuare invece a pronunciarla, tanto ci mettiamo il no davanti per dire che quella cosa non la vogliamo, in realtà non la nega affatto anzi la fortifica. Perché? Sembrerebbe abbastanza intuitivo: continuo a pronunciarla con forza, facendone un uso inconsapevolmente magico. E quel no diventa assolutamente irrilevante.
A quanto pare, a livello vibrazionale “l'Universo non riconosce il no” accanto ad una affermazione, a maggior ragione all'interno di un'invocazione. Il che vale a dire che urlare “no-greenpass!”, per esempio, equivale ad evocare esattamente quello stesso greenpass che si vuole annientare. Poiché l'affermazione sarà sempre più potente della negazione, quel no davanti ad una affermazione sparisce. Il “No!” ha valore magico quando è affermazione di una sacra Scelta di negazione, che è diverso dal semplice negare qualcosa: saper dire “No!” quando è no, e “Sì!” quando è sì.
Insomma, per materializzare nuove realtà occorre trovare nuove parole, ora, nel nostro quotidiano, dove la nostra Pratica magica trova il suo senso concreto.

(Valentino Infuso)
Verba Volant… #1

Le parole sono magia.

E possiamo apprendere un modo nuovo di usare le parole ma anche, talvolta di non usarle affatto... ad esempio quando le parole servono a etichettare il nostro Essere libero che si manifesta nella sola espressione "Io Sono”.

Ogni sistema di potere crea definizioni e etichette per distruggere e imbrigliare la forma energia libera. Lo fa da sempre.
E spesso quella forma energia libera ci rimane incastrata, casca nel tranello, e finisce per perdere tanta della sua forza in quella gabbia di suono che vibra.

Ci chiamano no-vax, no-pass, no-dittatura, no-non lo so... queste etichette sono state inventate proprio da quel sistema di potere che scegliamo di non assecondare, non da noi. 
A noi non servono.  A noi non servivano.
Noi ci leviamo in piedi a testa alta e diciamo "Io sono... e sono Libero". Ecco... semplicemente.

Non si tratta più di sostituire etichette con altre etichette ma di trascenderle...

(continua nel post successivo)
(Seconda parte)

Non è più tempo di stabilire schieramenti, dicotomie, contrasti, non è piu tempo di sancire un "noi" e un "loro"...
Non è più tempo di cercare definizioni, etichette, contenitori per il nostro essere.

Concentriamoci solo su Chi Siamo, la nostra anima, il nostro cuore, il nostro Spirito, il nostro corpo che è il nostro tempio... il nostro Respiro...

È tempo di non farci più imbrigliare in nessun modo, neppure con le parole, neppure con il pensiero, a cominciare dalle parole, a cominciare dal pensiero...

È tempo di Essere semplicemente chi siamo...

E noi non siamo no vax, no pass o qualsiasi altra definizione in qualsiasi ambito. Noi siamo esseri umani, liberi e pensanti, capaci di discernere e scegliere, siamo esseri umani, uomini e donne, e il nostro No sacro non appartiene a nessuna definizione, a nessun partito, a nessuna ideologia, ma solo al nostro Cuore e alla nostra anima libera.

E ricordiamoci che mentre diciamo No a tutto ciò che il nostro cuore e la nostra anima libera sentono ingiusto e disumano contemporaneamente stiamo dicendo alla vita in cui ci riconosciamo, e questo NO e questo all'unisono vibrano per creare un ponte che trascende la separazione verso un mondo migliore, molto migliore di quello che sta finendo, che esiste gia, qui e ora, al centro dei nostri cuori.

Questa consapevolezza, questa azione di livello superiore, che può riverberare, così, anche nell'espressione e nella comunicazione, nelle parole che usiamo e nell'abbandono di ogni etichetta,  è un'altra arma di infinita potenza in risposta a qualsiasi attacco.

Noi siamo Umani, che vivono, che sognano, che amano, che combattono, che scelgono di essere liberi...
Così loro non sono vaccinati o covidioti, non definiamoli neppure, non facciamo lo stesso gioco che il sistema fa da sempre. "Non ti curar di lor ma guarda e passa", avrebbe detto qualcuno... 
Sono semplicemente persone, uomini e donne come lo siamo tutti, anime che hanno la loro storia, il loro livello di coscienza, i loro tempi di risveglio, che non riescono ancora a vedere attraverso il velo dell'illusione, che proprio non sono in grado e questa non è una colpa, ma è loro responsabilità all'interno della loro storia, come noi abbiamo la nostra responsabilità  all'interno della nostra storia, la storia di ognuno che è unica e irripetibile. 

Prima o poi vedranno... chissà come e quando… Con il loro tempo. In questa vita o in una prossima. E questo in ogni caso non dipende da noi.

Quello che dipende da ognuno di noi è il nostro risveglio, praticato e perseguito con amore e saggezza, è l'esempio che il nostro agire può dare... con la consapevolezza che il nostro risveglio, anche se non se ne accorgono, raggiunge anche chi dorme, ad un qualche livello non visto, e modifica la Realtà per noi e per tutti.

Certo ci distacchiamo per forza, ognuno di noi e tutti noi insieme come esseri umani, corpi e anime liberi, e la distanza tra chi su alza saldo nella Verità del proprio essere e chi dorme davanti ad essa è sempre enorme, purtroppo al momento invalicabile... e questo è un bene, per quanto a tratti doloroso sia, questa è naturale e inesorabile scomposizione per assestare un nuovo equilibrio.
Ma abbandoniamo le connotazioni in forma di etichetta, appartengono a un mondo vecchio fatto di partiti e ideologie, di schieramenti e guerriglie… credo invece, da sempre e ora più che mai, in una magica, meravigliosa, naturale fratellanza riconosciuta e vissuta...

Siamo la “Resistenza” e diciamo No ma contemporaneamente siamo l'Azione e diciamo al nutrimento della terra di un mondo nuovo, ma lo siamo e possiamo esserlo al di la di qualsiasi definizione solo in quanto umani e fieri della nostra umanità e dei nostri respiri che si accordano all'unisono.
E questa consapevolezza ci rende ancor più potenti poiché inafferrabili, nessuno potrà prenderci e ingabbiarci, nemmeno nelle parole.

(Valentina Cidda Maldesi/Anabel)
Il tempo del "credere" lascia il posto al tempo del "Sentire"...

Disobbedite...........
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2024/10/01 15:30:25
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