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VOLANTINO MANIFESTO CON PUNTI - RETRO.pdf
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MANIFESTO COLLETTIVO I PUNTI FOCALI DELLA PROPOSTA DI LEGGE
https://www.fuoriluogo.it/rubriche/la-cannabis-che-cura/la-cannabis-che-cura-luglio-2020/

-Un inalatore per dosare al meglio
-Emicrania
-Canada: sempre più usata per il dolore articolare
-Dolore e qualità della vita
-Sollievo immediato dalla depressione
-Crisi ipertensive in lesione del midollo: caso clinico
-E per finire, un po’ di sesso:
Un sondaggio su 325 uomini ha esplorato la relazione fra l’uso di cannabis e la loro funzione sessuale. E’ stato utilizzato l’Indice Internazionale di Funzione Erettile; coloro che usavano la cannabis avevano un indice più alto.
🌿Miti della legalizzazione e della cannabis🌿

✳️ La cannabis provoca i buchi nel cervello?

La cannabis ha sicuramente effetti psicoattivi, in particolare grazie alla presenza del THC, e non si possono certo escludere variazioni della funzionalità dei neuroni dovuta al suo uso. Ma da alcuni anni gli scienziati stanno cercando di trovare prova dei famosi “buchi del cervello” senza particolare successo. In particolare si è sempre temuto effetti a lungo termine nell’uso negli adolescenti, in particolare relativamente alle psicosi, che però studi recenti minimizzano rilevando che le “associazioni tra l’uso di cannabis e il funzionamento cognitivo negli studi trasversali su adolescenti e giovani adulti sono piccole e possono essere di dubbia rilevanza clinica per la maggior parte degli individui. Inoltre, l’astinenza di più di 72 ore diminuisce i deficit cognitivi associati all’uso di cannabis”. Risultati simili sono stati ottenuti da altri studi effettuati su gemelli “discordanti” riguardo l’uso di cannabis: non è stata dimostrata riduzione del quoziente di intelligenza, danno alle funzioni esecutive o riduzione delle performance educative.

✳️ La Cannabis è una droga di passaggio?

La cannabis non è una sostanza ponte per consumi più pericolosi come quello dell’eroina. Il mantra proibizionista, oltre che essere perdente per logica, oggi lo è per scienza. Numerosi studi hanno dimostrato che l’uso di cannabis non facilita il passaggio a sostanze più pericolose, anzi l’uso frequente lo inibisce. Gli studi dimostrano oggi come la cannabis è invece una potenziale sostanza di uscita dalle dipendenze, in particolare da oppiodi. L’unico reale collegamento fra sostanze che hanno usi personali e sociali differenti rimane il mercato illegale.

✳️ La legalizzazione aumenta i consumi?

È certo un aumento nel breve periodo, dovuto probabilmente più che alla disponibilità della sostanza in canali legali, all’effetto legalità che spinge le persone che usano sostanze ad uscire allo scoperto nei questionari che rilevano le prevalenze d’uso di sostanze che prima era illegale consumare. Ma nel medio e lungo periodo, anche grazie a politiche di prevenzione degli abusi e di promozione dell’autoregolazione e al divieto di pubblicità contenuto nella stragrande maggioranza delle normative sulla cannabis, il consumo si assesta, ed in alcuni casi diminuisce. Molto più semplicemente è difficile che la legislazione riesca a influire sui fenomeni sociali, che come tali si comportano e si muovono indipendentemente dalle norme giuridiche (e dai confini nazionali). Lo dimostra anche qui l’esperienza olandese. Peraltro, rispetto all’uso problematico (che è quello che dovrebbe preoccupare maggiormente)l’esperienza, anche italiana, sull’alcol dimostra che il contesto è più significativo rispetto alla prevalenza d’uso, e non è affatto detto che maggiori consumi determino aumenti di quelli problematici.

✳️ La legalizzazione aumenta il consumo di cannabis fra i più giovani?
I dati che provengono dagli stati USA che hanno legalizzato, ma la stessa esperienza di tolleranza olandese, dimostrano che laddove è legale sia per uso terapeutico che per uso ricreativo i consumi di cannabis da parte degli adolescenti non aumentano, ma addirittura in molti casi diminuiscono. Questi dati sono accompagnati anche dalla riduzione dei problemi comportamentali, tra cui risse, crimini contro la proprietà, uso di armi e spaccio di sostanze. I ricercatori hanno scoperto che le due tendenze sono collegate, in quanto i ragazzi, diventati meno “propensi” a seguire comportamenti sociali devianti (o avendo rimosso per via legislativa alcuni comportamenti dalla sfera della punibilità), hanno anche meno probabilità di cadere in problemi legati all’uso della marijuana. Un articolo sui consumi dello Stato di Washington ha confermato una diminuzione, anche rilevante dei consumi negli adolescenti, mentre rimangono stabili i consumi fra gli alunni dell’ultimo anno delle medie superiori (17-18enni). Nello specifico, per gli studenti della terza media inferiore (13-14 anni) la prevalenza cala dal 9.8% al 7,3% (-25%) e per quelli del secondo anno delle medie superiori dal 19,8% al 17,8% (-10%). [14] Ulteriore conferma arriva da un team di ricercatori di 4 università USA che ha analizzato i dati provenienti dagli Youth Risk Behavior Surveys (YRBS) dal 1993 al 2017. Scrivono i ricercatori su JAMA Pediatrics: “coerentemente con i risultati dei precedenti studi, non vi sono prove che la legalizzazione della marijuana medica incoraggi l’uso della marijuana tra i giovani. Inoltre, le stime… …hanno mostrato che l’uso di cannabis tra i giovani può effettivamente diminuire (una media di -8% nell’uso sporadico, -9% nell’uso frequente, ndr) dopo la legalizzazione a fini ricreativi. Quest’ultimo risultato è coerente con le scoperte di Dilley et al e con l’argomentazione che è più difficile per gli adolescenti ottenere marijuana poiché gli spacciatori vengono sostituiti da dispensari autorizzati che richiedono la prova dell’età”.

✳️ La legalizzazione fa aumentare il crimine?

Il mito che con la disponibilità legale di cannabis possano aumentare i reati è smentito dagli studi che via via si sono susseguiti a seguito delle prime legalizzazioni negli USA. Anzi, lasciando stare gli ovvi crolli per i reati legati direttamente alla sostanza ora legale, in particolare per i reati violenti si registrano sensibili diminuzioni. Per esempio è stato rilevato come nei primi anni della legalizzazione nello Stato di Washington i reati siano tutti fondamentalmente diminuiti, in particolare gli stupri del 30% e i furti del 20%. E questa diminuzione è più accentuata verso i confini. Ad esempio, gli stati USA al confine con il Messico che hanno legalizzato la cannabis ad uso terapeutico (e non ricreativo) hanno visto una diminuzione dei reati violenti in media del 13%, con punte del 15% in California e del 7% in Arizona.

✳️ La legalizzazione della cannabis aumenta gli incidenti stradali?

L’incidentalità stradale non è stata influenzata dalla legalizzazione della cannabis. Lo dimostrano numerosi studi che hanno paragonato i livelli di incidenti negli Stati USA che hanno legalizzato l’uso ricreativo e terapeutico confrontandoli con quelli che non lo avevano fatto. Gli autori di una recente meta analisi hanno concluso che la loro “analisi suggerisce che la dimensione dell’effetto generale per DUIC [guida sotto l’influenza della cannabis] sulle UTE [eventi di traffico sfavorevoli] non è statisticamente significativa.”


Fonte: https://www.fuoriluogo.it/pubblicazioni/libro-bianco-sulle-droghe/politiche-internazionali-2/cannabis-i-miti-e-i-fatti-della-legalizzazione/
I ricoveri per il trattamento degli adolescenti per il disturbo da uso di cannabis sono diminuiti a Washington e in Colorado dopo la legalizzazione... Secondo una nuova ricerca pubblicata su Drug and Alcohol Dependence, la legalizzazione della cannabis ricreativa in Colorado e nello stato di Washington non è stata associata all'aumento delle ammissioni al trattamento da parte degli adolescenti per la droga.
https://www.psypost.org/2020/08/adolescent-treatment-admissions-for-cannabis-use-disorder-fell-in-washington-and-colorado-after-legalization-57764
TRE COSE CHE MARIJUANA NON FA:
✳️ 1. NESSUN DANNO AL CERVELLO VISTO NELLE SCIMMIE ESPOSTE ALLA MARIJUANA
✳️ 2. SCOPERTO CHE LA CANNABIS NON CAUSA LA SINDROME ALCOLICA FETALE
✳️ 3. IL NUOVO STUDIO RILEVA LA CANNABIS NON ABBASSA IL TESTOSTERONE
https://www.erowid.org/plants/cannabis/cannabis_myth16.shtml
Gli psichedelici hanno un enorme potenziale medicinale, Ogni individuo dovrebbe avere il diritto di modificare ed esplorare la propria coscienza come meglio credeterapeutico e spirituale.

Libertà cognitiva:
Ogni individuo dovrebbe avere il diritto di modificare ed esplorare la propria coscienza come meglio crede.

Salute e benessere:
I benefici fisici e psicologici dell'esperienza psichedelica superano di gran lunga i loro rischi.

Inchiesta scientifica:
L'attuale programmazione degli psichedelici è in diretta contraddizione con la scienza. Inoltre, rende la ricerca scientifica estremamente difficile.

Guerra alla droga fallita:
Trattare il consumo di droga come un problema criminale invece che come un problema di salute pubblica ha avuto un impatto devastante su tutti gli aspetti della società.

https://legalizepsychedelics.com
Un caso di autoproduzione a fini medici per sopperire a un quantitativo di cannabis, regolarmente prescritto, ma insufficiente per sopportare il dolore..
“Questa è una storia di negazione di diritto alla cura e di accesso a terapie consentite nel nostro Paese per curare il dolore grazie alla cannabis. Un dolore che non aspetta.“
https://www.dolcevitaonline.it/cannabis-terapeutica-indagato-walter-de-benedetto/
Official Piantamagica
Un caso di autoproduzione a fini medici per sopperire a un quantitativo di cannabis, regolarmente prescritto, ma insufficiente per sopportare il dolore.. “Questa è una storia di negazione di diritto alla cura e di accesso a terapie consentite nel nostro Paese…
Non c’è correlazione tra la legalizzazione e gli incidenti che coinvolgono i pedoni
Basandosi sui dati del Fatality Analysis Reporting System (FARS), gestito dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), i ricercatori non sono riusciti a identificare alcun aumento di incidenti automobilistici mortali in cui sono coinvolti pedoni che potrebbero essere attribuibili all’emanazione di leggi più liberali sulla cannabis.

https://www.dolcevitaonline.it/nuovo-studio-non-ce-correlazione-tra-la-legalizzazione-e-gli-incidenti-che-coinvolgono-i-pedoni/
2024/09/29 20:15:03
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